Caro Fabrizio,
ho letto con un po' di ritardo il tuo scritto-appello per ciò che riguarda la stipula della convenzione fra il nostro Comune e quello di Villalagarina.
Sono dell'idea che ogni dubbio vada chiarito e tu mi conosci, sappi che le domande che tu poni ce le siamo poste noi per primi.
Innanzitutto va detto che già da amministrazioni precedenti erano state fatte convenzioni con altri comuni, forse di non così ampia portata, ma il principio era lo stesso: ottimizzare le risorse per fornire ai censiti servizi più efficienti ed efficaci. Questi obiettivi sono probabilmente stati raggiunti senza che gli utenti stessi ne siano stati o no a conoscenza.
Ma torniamo a noi: è vero, la Provincia "caldeggia" - forse è meglio dire sostiene economicamente - questi progetti fra comuni, progetti che hanno un inizio e una fine (il nostro periodo è di un quinquennio) ma che, se sfortunatamente l'esperienza non dovesse essere positiva, possono terminare in un qualsiasi momento.
Quando abbiamo intrapreso questa strada, i partners potenziali erano due: Rovereto e Villalagarina. Abbiamo scelto il secondo proprio per non far nascere dubbi di possibili futuri scenari.
Nessuno vuole rinunciare a ciò che abbiamo avuto in dono da chi, prima di noi, è vissuto in questa valle, anzi è sicuramente doveroso difenderlo.
Per questo ti invito a leggere quanto è scritto nel prossimo numero di Vallarsa Notizie riguardo la convenzione e ti invito ad "assaporare" (permettimi questo verbo) le richieste fatte dai nostri avi quasi 600 anni fa, per preservare quei privilegi faticosamente conquistati, ad apprezzare con quanta tenacia e fermezza li hanno rivendicati e soprattutto quanta rettitudine traspare dallo scritto.
Permettimi di dire che le nostre decisioni sono state mosse dallo stesso desiderio del bene comune.
Paola Gios
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