Lo ripeto: i pacifisti c'erano!
Caro Rudi,
mi dispiace dovermi ripetere, ho già scritto le stesse cose tempo fa (forum del 08/07/04) proprio in risposta ad alcune tue affermazioni, ma vedo che insisti...
Naturalmente sei libero di esprimere le tue opinioni su tutto, sei anche libero di definire "carnevalate" le manifestazioni che non ti sono gradite, ma non puoi permetterti di falsare la realtà, di negare fatti avvenuti per certo.
Ti ostini a dire che i pacifisti non contestarono la guerra contro la Serbia: semplicemente NON E' VERO!
Che ti piaccia o no, i pacifisti scesero in piazza per opporsi a quella guerra che vedeva coinvolta anche l'Italia, e contestarono il guerrafondaio di turno D'Alema (centro-sinistra) e il suo collega Clinton proprio come anni prima contestavano Andreotti (centro) e Bush, come oggi si contestano Berlusconi (destra) e Bush junior.
Ho personalmente partecipato a molte manifestazioni in quei giorni e ti assicuro che furono anche più numerose di quelle di oggi.
Per quanto mi riguarda, essere pacifista non è una scelta politica ma morale: non si tratta di essere di destra o di sinistra ma di rifiutare la logica della guerra.
Non accetto di considerare giusto il diritto del più forte a opprimere i deboli. Mi rifiuto di pensare che sia inevitabile risolvere le questioni internazionali con le armi.
Non accetto che un popolo debba essere sottomesso a un altro popolo. Che ci sia gente sfruttata e oppressa. Soprattutto è intollerabile che si facciano queste cose in nome della libertà.
Libertà è decidere da soli il proprio futuro, non che a deciderlo sia "L'Unto dal Signore" di turno da di la dell'oceano.
Sia il vangelo che i versetti del corano dicono la stessa cosa: "ama il prossimo tuo come te stesso". Chi è credente farà i conti con il suo dio, prima o poi. Io che credente non sono, lo sogno qui sulla terra un mondo migliore.
Sogno un mondo senza eserciti e senza guerre.
Hai ragione su una cosa, bisogna partire dal basso, vivere in pace con chi ci sta vicino, fare tesoro di valori come la solidarietà, la fratellanza, il rispetto e l'aiuto reciproco.
Questo non esclude che ogni tanto si possa provare anche a farci sentire, seppur inascoltati, dai nostri politici.
ciao,
Fabrizio
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