Trento, 08 ottobre 2004
BEZZI:
IL PEGGIOR PRESIDENTE
DELL'AUTONOMIA TRENTINA.
Alle ore 02 e pochi minuti il presidente Bezzi ha consumato un grave delitto peraltro annunciato, contro la libertà di parola nel parlamento trentino.
Già la stampa di stamani (preveggenza?) annunciava di un "segreto" accordo fra maggioranza e presidente dell' Aula affinchè si fermasse "quell' irriducibile consigliere" che non consentiva di varare le modifiche del regolamento.
E così, ad ore tranquille, quando più nessun operatore dell'informazione si trovava ancora a palazzo, con un pretesto del tutto arbitrario, senza che ricorressero i minimi motivi, il presidente Bezzi, (resosi fido servo del padrone Dellai), ha attuato il disegno poco nobile trescato con la sua maggioranza: ha imbavagliato il sottoscritto impedendomi di parlare per tutto il resto della discussione sul punto.
Fa poco onore al Partito Autonomista il presidente Bezzi: Partito Autonomista i cui uomini nel passato hanno condotto le più dure ed aspre battaglie che si conoscono nelle aule del Consiglio; ma che, anche in tempi di dominio assoluto del partito democristiano, mai hanno conosciuto i soprusi che Bezzi ha attuato (solo per convenienza) e concentrato in Aula in questi due giorni.
Si è visto un Bezzi sprezzante, spavaldo, irriguardoso, ironico e sarcastico, prendersi gioco di questo o di quel consigliere, ma mai sobrio, serio e rispettoso dei consiglieri stessi.
In questo clima si è svolto il dibattito sul regolamento, ed è finito con un premeditato "colpo di teatro": l'annientamento di chi andava contro corrente, nel pieno suo diritto di contestare un regolamento che pone nel nulla i diritti delle forze minori compresa quella alla quale egli appartiene.
Bezzi ha piegato vergognosamente il regolamento agli interessi della "sua maggioranza", comportamento che equivale alla perdita definitiva della verginità del suo onore.
E nessuno glielo potrà mai più reintegrare.
- cons. Sergio Divina -
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