I pacifisti c'erano!
Caro Rudi,
nel tuo articolo oltre ad esprimere le tue idee politiche e le tue opinioni su molte cose, che naturalmente rispetto anche se non condivido, fai anche una domande ben precisa alla quale mi sento in dovere di rispondere.
Chiedi: "perchè i pacifisti non ebbero da obiettare quando gli Stati Uniti attaccarono la Serbia"
Devo contraddirti con i fatti. I pacifisti anche in quell'occasione scesero in piazza a protestare contro l'intervento militare.
Vennero organizzate manifestazioni, scioperi, sit in, raccolte di firme, convegni, concerti...
Venne fatto anche in quell'occasione quel poco che dei semplici cittadini possono fare per contrastare l'arroganza dei governanti (all'epoca il centrosinistra di D'Alema) che, calpestando perfino la propria costituzione, portano avanti gli interessi dei propri centri di potere anziché quelli della gente.
Ricordo di aver partecipato a molte di quelle manifestazioni, a Rovereto, Trento e dintorni.
Certo, forse eravamo in pochi, mancavano i partiti politici, mancavano i sindacati,
ma la gente in piazza c'era. I pacifisti c'erano!
Le bandiere della pace le avevamo già usate all'epoca della prima guerra contro l'Irak. In quel caso il governo era di centro (DC, PSI e altri, guidato se non sbaglio da Andreotti).
Oggi la nostra protesta è di nuovo contro la guerra all'Irak, con al governo la destra di Berlusconi, Lega, An e gli altri.
Come vedi i pacifisti sono scesi in piazza per tre volte, le tre guerre a cui l'Italia ha partecipato da quando esiste la repubblica. Abbiamo lottato contro governi di centro, di sinistra e di destra. Per tre volte ne siamo usciti sconfitti, non riuscendo a fermare nessuna guerra.
Non c'entra un bel niente il colore dei governi, la pace non è ne di destra ne di sinistra e il colore del sangue degli innocenti uccisi in quelle guerre è stato sempre lo stesso. Come sempre lo stesso è stato il mandante, chi quelle guerre le ha volute, cercate, ne ha costruito le condizioni, ne ha fabbricato le false motivazioni da far bere alla gente.
Sempre lo stesso è stato il burattinaio dal quale i nostri governi hanno ricevuto e ricevono gli ordini:
lo sceriffo dell'impero mondiale, il cui nome in codice è U. Esse. A.
Ciao,
Fabrizio
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