Lo
slogan che caratterizzerà la sua campagna elettorale sarà «Vota per la valle».
Ed è proprio l´attaccamento alla sua valle, la Vallarsa, il motivo principale
che ha spinto Renato Angheben a scendere in campo come candidato sindaco alle
prossime elezioni comunali, sostenuto dalla lista civica «Vallarsa
domani». Forse sarebbe più corretto dire «a tornare in campo» dal momento che
Angheben è stato assessore alla cultura, all´agricoltura e forestale durante la
legislatura guidata dal sindaco Paolo Stoffella. «Un´esperienza che non
definirei entusiasmante» commenta a distanza di qualche anno, spiegando come le
note vicende giudiziarie, cominciate proprio durante quel mandato e trascinatesi
fino ai giorni nostri, lo abbiano convinto a prendersi una pausa. L´impegno
per la sua valle è proseguito nel mondo dell´associazionismo, mentre l´idea di
tornare a gestire la cosa pubblica è nata dopo le dimissioni di sindaco, giunta
e consiglio comunale. «Non censuro la scelta del sindaco Gios, comprensibile -
spiega Angheben - quello che io ed il resto della lista non condividevamo era la
scelta di non candidare più, di lasciare l´amministrazione in mano ad un
commissario». Quando il gruppo che oggi si identifica con il simbolo della lista
«Vallarsa domani» ha deciso di proporsi agli elettori per le elezioni comunali,
la lista concorrente (che sostiene il sindaco uscente, Geremia Gios) non aveva
ancora manifestato l´intenzione di scendere in campo. «Anzi - aggiunge Angheben
- credo che la nostra candidatura sia stata uno stimolo in più. E ne sono felice
perché dopo due legislature nelle quali si era proposta un´unica lista, ora la
dialettica aumenterà e questo non può essere che un bene. Quello che è mancato
fino ad ora infatti è il contatto con la componente che non era d´accordo con
chi governava». Angheben però tiene a precisare che i suoi rapporti con Gios
sono ottimi. «Va apprezzato il lavoro che ha saputo fare con la sua
amministrazione in questi anni - dice - ho collaborato anch´io in alcune
occasioni, come per i patti territoriali». Non c´è grande antagonismo nelle sue
parole, quasi volesse dire: «vinca il migliore, l´importante è che il governo
della valle torni nelle mani dei vallarseri». Ma se dovesse dare un motivo in
più agli elettori per apporre una crocetta sul simbolo della sua lista, qual è
il «valore aggiunto» rispetto alla compagine schierata da Gios? «La forza
giovane» taglia corto Angheben. «Su una lista di 16 elementi, sono soltanto
cinque le persone che hanno fatto parte della squadra di Stoffella. Gli altri
sono tutti volti nuovi che vogliono impegnarsi per la valle». Anche la sua
decisione però, come racconta, non è stata facile: «Fare il sindaco è un
impegno, inoltre a Vallarsa le condizione non sono le più idonee. Ma anche se la
nostra azione si limitasse alla gestione dell´ordinario, almeno questa sarebbe
fatta dalla gente di Vallarsa. Siamo consapevoli che si tratta di un momento
difficile, ma cercheremo di "convivere" nel migliore dei modi». Angheben è
molto pragmatico, ha già in mente qualche idea da realizzare nei prossimi cinque
anni qualora venisse eletto. «Ipotesi» come le definisce, perché al momento
attuale non possiamo fare promesse, non sappiamo se esistono le risorse per
realizzarle. Non parla però di ideologie politiche: «Sono un sostenitore della
lista civica da quando ho cominciato a ragionare di politica - spiega - secondo
me è l´unica soluzione per le valli come le nostre».
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