22/04/04




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«Mi interessa la nostra valle, non la politica»
Renato Angheben candidato sindaco
della lista civica «Vallarsa domani»

Torna in campo per sfidare Gios, fu assessore nella giunta Stoffella fino a quattro anni fa

di Luisa Pizzini


Lo slogan che caratterizzerà la sua campagna elettorale sarà «Vota per la valle». Ed è proprio l´attaccamento alla sua valle, la Vallarsa, il motivo principale che ha spinto Renato Angheben a scendere in campo come candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, sostenuto dalla lista civica «Vallarsa domani».
Forse sarebbe più corretto dire «a tornare in campo» dal momento che Angheben è stato assessore alla cultura, all´agricoltura e forestale durante la legislatura guidata dal sindaco Paolo Stoffella. «Un´esperienza che non definirei entusiasmante» commenta a distanza di qualche anno, spiegando come le note vicende giudiziarie, cominciate proprio durante quel mandato e trascinatesi fino ai giorni nostri, lo abbiano convinto a prendersi una pausa.
L´impegno per la sua valle è proseguito nel mondo dell´associazionismo, mentre l´idea di tornare a gestire la cosa pubblica è nata dopo le dimissioni di sindaco, giunta e consiglio comunale. «Non censuro la scelta del sindaco Gios, comprensibile - spiega Angheben - quello che io ed il resto della lista non condividevamo era la scelta di non candidare più, di lasciare l´amministrazione in mano ad un commissario». Quando il gruppo che oggi si identifica con il simbolo della lista «Vallarsa domani» ha deciso di proporsi agli elettori per le elezioni comunali, la lista concorrente (che sostiene il sindaco uscente, Geremia Gios) non aveva ancora manifestato l´intenzione di scendere in campo. «Anzi - aggiunge Angheben - credo che la nostra candidatura sia stata uno stimolo in più. E ne sono felice perché dopo due legislature nelle quali si era proposta un´unica lista, ora la dialettica aumenterà e questo non può essere che un bene. Quello che è mancato fino ad ora infatti è il contatto con la componente che non era d´accordo con chi governava».
Angheben però tiene a precisare che i suoi rapporti con Gios sono ottimi. «Va apprezzato il lavoro che ha saputo fare con la sua amministrazione in questi anni - dice - ho collaborato anch´io in alcune occasioni, come per i patti territoriali». Non c´è grande antagonismo nelle sue parole, quasi volesse dire: «vinca il migliore, l´importante è che il governo della valle torni nelle mani dei vallarseri».
Ma se dovesse dare un motivo in più agli elettori per apporre una crocetta sul simbolo della sua lista, qual è il «valore aggiunto» rispetto alla compagine schierata da Gios? «La forza giovane» taglia corto Angheben. «Su una lista di 16 elementi, sono soltanto cinque le persone che hanno fatto parte della squadra di Stoffella. Gli altri sono tutti volti nuovi che vogliono impegnarsi per la valle».
Anche la sua decisione però, come racconta, non è stata facile: «Fare il sindaco è un impegno, inoltre a Vallarsa le condizione non sono le più idonee. Ma anche se la nostra azione si limitasse alla gestione dell´ordinario, almeno questa sarebbe fatta dalla gente di Vallarsa. Siamo consapevoli che si tratta di un momento difficile, ma cercheremo di "convivere" nel migliore dei modi».
Angheben è molto pragmatico, ha già in mente qualche idea da realizzare nei prossimi cinque anni qualora venisse eletto. «Ipotesi» come le definisce, perché al momento attuale non possiamo fare promesse, non sappiamo se esistono le risorse per realizzarle. Non parla però di ideologie politiche: «Sono un sostenitore della lista civica da quando ho cominciato a ragionare di politica - spiega - secondo me è l´unica soluzione per le valli come le nostre».




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