«Scale non solo sporche, ma
indecenti. Uffici vuoti, porte chiuse, il piazzale della scuola ghiacciato ed il
bidello ancora assente». Questo lo scenario descritto da un gruppo di residenti
in Vallarsa (che si firmano «Amici del Leno») all´ingresso del municipio di
Raossi lo scorso venerdì quando sulla porta dell´edificio era stato appeso un
avviso di chiusura degli uffici anche per il giorno successivo, sabato.
Ed il
gruppo di censiti si scaglia ancora contro il Commissario: «La nostra casa della
comunità è in mano a chi non sa che ci è costata tanto, che ne andiamo fieri e
la difenderemo - scrivono -. La nostra gente deve essere accolta con rispetto,
non trattata con arroganza e disinteresse, e non deve subire i risultati di una
gestione che compromette l´erogazione dei servizi». Infine un invito rivolto a
chi è temporaneamente affidata l´amministrazione della valle: «Se Le sembra di
essere stato frainteso la preghiamo di dare segnali chiari e forti a chi attende
da lei partecipazione e comprensione dimostrabili rivitalizzando il suo
incarico, raccolga le scelte che l´amministrazione precedente ha fatto e le
porti a conclusione».
A queste voci si unisce l´interrogativo rivolto al
Commissario dall´associazione «Dieci Erre» che lo ha conosciuto in occasione
della sessione forestale: «Cosa intende per amministrazione ordinaria?».
Vogliono capire «quale ruolo egli rappresenta in questo momento, perché la sua
persona è potere e responsabilità di un´intera comunità».
Comunità che -
come spiega l´associazione - «non intende aspettare le elezioni in silenzio e
nell´immobilismo assoluto che è quello che in questi giorni si nota in Vallarsa,
una calma piatta. La quiete prima della tempesta? O sarà piuttosto un modo di
fare per non avere seccature da qui alle elezioni?».