Può accendere un cero alla Madonna un
escursionista rodigino, Ulisse Nalio, 60 anni di Lusia, che ieri pomeriggio
sulle Piccole Dolomiti nella valle del Leno di Vallarsa, mentre percorreva con
le ciaspole ai piedi un sentiero innevato, è scivolato sul ghiaccio ed è finito
in fondo una forra dopo un volo di una sessantina di metri.
L´uomo, che è
sprofondato con il fondoschiena nella neve (provvidenziale si è rivelato lo
zaino per attutire il violento impatto sul ghiaccio) ed è rimasto per una
interminabile manciata di minuti nell´incomoda posizione rischiando di morire
per il freddo, è stato salvato in tempo dai soccorritori. Questi, portati in
quota dall´elicottero di Trentino Emergenza, dopo una breve ricognizione della
zona hanno notato gli scarponi dell´uomo uscire dalla coltre nevosa.
L´escursionista, che versava in un grave stato di ipotermia - la sua
temperatura corporea era scesa a 29 gradi - è stato trasportato al S. Chiara e
ricoverato in rianimazione. Non sarebbe in pericolo di vita, ma è stato
sottoposto a terapia per ristabilire i valori corporei. Sembra sia infatti
questa l´unica conseguenza del terribile volo nel crepaccio.
L´incidente, che
avrebbe potuto trasformare un pomeriggio in montagna in tragedia, si è
verificato verso le quattordici lungo il sentiero 27 a quota 1200 metri. Il
gruppo di escursionisti rodigini, che aveva trascorso la notte a Campogrosso,
era sceso in mattinata a Camposilvano e stava ritornando in quota per riprendere
le macchine e far ritorno a casa.
Lungo il sentiero alcuni centimetri di
neve fresca coprivano su un consistente strato di ghiaccio sul quale,
improvvisamente, Ulisse Nalio è scivolato. In quel tratto si costeggia un´ampia
e profonda forra di una sessanta metri scavata dal Leno di Vallarsa che, in
questo periodo, corre sotto un consistente strato di
ghiaccio.
L´escursionista è scivolato sul sentiero ed è finito nel crepaccio
sotto gli occhi atterriti dei compagni che nulla hanno potuto per evitare il
volo, ma che hanno subito lanciato l´allarme con un telefonino. Da Mattarello,
in pochissimi minuti, è decollato l´elicottero, che, a Camposilvano ha preso a
bordo un componente del Soccorso Alpino di Rovereto. La fortuna ha voluto che
l´uomo ferito, sprofondato nell´alveo del torrente dopo aver rotto la crosta di
ghiaccio, fosse individuato quasi subito.
Con il verricello i soccorritori,
fra cui il medico, sono stati calati nel crepaccio, dove hanno trovato
l´escursionista semi assiderato. Dopo le prime cure il «miracolato», issato a
bordo del velivolo, è stato trasferito a Trento ed affidato alle cure dei
rianimatori del Santa Chiara.