«Se l´obiettivo è quello di
gettare discredito sulla gestione commissariale a meno di un mese dal suo
effettivo avvio, allora, usando una frase già abusata io dico "non ci
sto"».
Il commissario straordinario di Vallarsa, Enrico Negriolli, ha appreso
dalla stampa «con non poca sorpresa» - come egli stesso afferma - dell´esposto
presentato alla magistratura dall´ex assessore Stefano Gasperini per denunciare
la mancata approvazione del bilancio di previsione 2004, un ritardo che secondo
l´ex assessore corrisponde ad un «abuso d´ufficio».
Negriolli è stato
chiamato a gestire la difficile situazione creatasi nel Comune il 19 dicembre
scorso, quando il sindaco, la giunta ed il consiglio hanno rassegnato le proprie
dimissioni in segno di protesta contro la decisione del tribunale di riammettere
al lavoro il segretario comunale Italo Scotoni, licenziato per ben due volte.
«Dopo la mia nomina - spiega il commissario - ho proceduto all´esame della
proposta di bilancio già abbozzata ma per la quale erano necessari
approfondimenti tecnico-contabili. Con la collaborazione degli uffici e del
consulente del Comune sono stati rielaborati e definiti gli atti del bilancio
che sono ora pronti per essere adottati nei primi giorni della prossima
settimana».
«Sono consapevole che il ritardo nell´approvazione del bilancio,
anche se rappresenta un comportamento fuori regola - continua - non può essere
semplicisticamente qualificato come atto illecito passibile di censure sul piano
penale e contabile, come vorrebbe far credere qualcuno». Negriolli ci tiene a
precisare però che «nessun danno è derivato al Comune da questo ritardo per la
cui fattispecie tra l´altro esiste la specifica previsione normativa
dell´esercizio provvisorio» e che ci sono altri 40 comuni trentini che non hanno
ancora approvato il bilancio. «Quello che più mi indispone è la fonte dalla
quale deriva: un ex assessore comunale. Se posso comprendere che all´origine
esista una motivazione di rivalsa personale a me estranea - incalza Negriolli -
non posso non rilevare che un tale comportamento non giova al buon andamento
della già difficile gestione del Comune». Infine un consiglio rivolto a
Gasperini e colleghi: «Dovrebbero piuttosto prepararsi ad affrontare con
serenità ed unità di intenti l´imminente scadenza elettorale per ridare alla
comunità un vero organo di governo. Il commissario è un passaggio anomalo,
occorre tuttavia che possa lavorare con la dovuta serenità».