l'Adige - 5 dicembre 2003


Arriva il segretario, se ne va il consiglio
Vallarsa, applausi al «supersindaco Gios»
«Democrazia calpestata», censiti arrabbiati



di Luisa Pizzini

Nel teatro di San´Anna, in Vallarsa, proprio sotto i drappi del sipario calato sul palcoscenico, è andato in scena ieri sera l´ultimo atto della tormentata vicenda che ha visto contrapposti il Comune di Vallarsa ed il suo segretario, Italo Scotoni. Ultimo atto, scena seconda: perché la reintegrazione al lavoro Italo Scotoni l´aveva ottenuta anche dalla precedente amministrazione. Questa volta però in Comune hanno voluto riscrivere il finale: sindaco, assessori e consiglieri hanno presentato alla popolazione le loro dimissioni.
«Una scelta obbligata dalle circostanze», hanno dichiarato ieri. Un modo per protestare contro la sentenza della Corte d´appello di Trento ma anche per tuonare contro le istituzioni che - il sindaco Gios ieri lo ha sottolienato più volte - «non permettono ai piccoli comuni di autogovernarsi».
Il teatro era pieno, ci saranno state 150 persone per assistere a questo momento. Ma non è stato un «requiem». Anzi, la serata è diventata una vera celebrazione a Geremia Gios che il consiglio ha incoronato «Supersindaco del millennio», con tanto di pergamena incorniciata per ringraziarlo del suo operato. Manco a farlo apposta (o forse sì) ieri era anche il compleanno del sindaco che ha offerto da bere a tutta la comunità.
Dopo la discussione (e l´approvazione) dei primi tre punti all´ordine del giorno durata poco più di un quarto d´ora, Scotoni (come da copione) si è assentato e la seduta formale è stata sospesa per dare spazio alla discussione. Gios ha preso la parola e si è rivolto al pubblico in sala. «È stata una decisione sofferta - ha detto - presa però nella convinzione che non si poteva continuare in questa situazione. Certo, c´è un po´ di rammarico per quanto potevamo ancora fare continuando nel nostro mandato, ma non è una fuga, né una disfatta. Non dobbiamo piangerci addosso, ma recuperare l´orgoglio di saper fare anche al di fuori delle istituzioni, quelle istituzioni che non hanno fatto nulla di concreto per evitare questo. E siccome quello che succede sulle montagne prima o poi scivola anche a valle, e fa più danni, quello che è successo si verificherà anche altrove.
All´inizio dell´inverno, quando anche le ultime foglie dei larici sono cadute, tutto sembra più triste. Ma ci sono le gemme ed i germogli che aspettano la primavera. Così è la vita amministrativa: le persone passano ma la forza della comunità unita resta. Anche se costretti dalle circostanze abbiamo solo anticipato quello che molti altri, prima o poi, si troveranno a fare».
Tutti in piedi ad applaudire. Poi gli interventi del pubblico: «Noi abbiamo eletto questa squadra, non l´hanno lasciata governare calpestando tre importanti principi: la giustizia, la democrazia ed il buon senso».


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