di Luisa Pizzini
Nel
teatro di San´Anna, in Vallarsa, proprio sotto i drappi del sipario calato sul
palcoscenico, è andato in scena ieri sera l´ultimo atto della tormentata vicenda
che ha visto contrapposti il Comune di Vallarsa ed il suo segretario, Italo
Scotoni. Ultimo atto, scena seconda: perché la reintegrazione al lavoro Italo
Scotoni l´aveva ottenuta anche dalla precedente amministrazione. Questa volta
però in Comune hanno voluto riscrivere il finale: sindaco, assessori e
consiglieri hanno presentato alla popolazione le loro dimissioni. «Una
scelta obbligata dalle circostanze», hanno dichiarato ieri. Un modo per
protestare contro la sentenza della Corte d´appello di Trento ma anche per
tuonare contro le istituzioni che - il sindaco Gios ieri lo ha sottolienato più
volte - «non permettono ai piccoli comuni di autogovernarsi». Il teatro era
pieno, ci saranno state 150 persone per assistere a questo momento. Ma non è
stato un «requiem». Anzi, la serata è diventata una vera celebrazione a Geremia
Gios che il consiglio ha incoronato «Supersindaco del millennio», con tanto di
pergamena incorniciata per ringraziarlo del suo operato. Manco a farlo apposta
(o forse sì) ieri era anche il compleanno del sindaco che ha offerto da bere a
tutta la comunità. Dopo la discussione (e l´approvazione) dei primi tre punti
all´ordine del giorno durata poco più di un quarto d´ora, Scotoni (come da
copione) si è assentato e la seduta formale è stata sospesa per dare spazio alla
discussione. Gios ha preso la parola e si è rivolto al pubblico in sala. «È
stata una decisione sofferta - ha detto - presa però nella convinzione che non
si poteva continuare in questa situazione. Certo, c´è un po´ di rammarico per
quanto potevamo ancora fare continuando nel nostro mandato, ma non è una fuga,
né una disfatta. Non dobbiamo piangerci addosso, ma recuperare l´orgoglio di
saper fare anche al di fuori delle istituzioni, quelle istituzioni che non hanno
fatto nulla di concreto per evitare questo. E siccome quello che succede sulle
montagne prima o poi scivola anche a valle, e fa più danni, quello che è
successo si verificherà anche altrove. All´inizio dell´inverno, quando anche
le ultime foglie dei larici sono cadute, tutto sembra più triste. Ma ci sono le
gemme ed i germogli che aspettano la primavera. Così è la vita amministrativa:
le persone passano ma la forza della comunità unita resta. Anche se costretti
dalle circostanze abbiamo solo anticipato quello che molti altri, prima o poi,
si troveranno a fare». Tutti in piedi ad applaudire. Poi gli interventi del
pubblico: «Noi abbiamo eletto questa squadra, non l´hanno lasciata governare
calpestando tre importanti principi: la giustizia, la democrazia ed il buon
senso».
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