Pensiero unico


Ho letto con attenzione il messaggio di Fabrizio, intitolato "Solidarietà a Scotoni". Pur facendo parte del consiglio comunale ho vissuto questa settimana CALDA per l'amministrazione da distante, essendo impegnato a Bari per un congresso di psicologia.

Per avere un quadro della situazione ho dato uno sguardo, su internet, agli articoli di cronaca locale concernenti la vicenda.

Non mi stupisce che l'articolo del Trentino del 24 settembre abbia stupito, ed in parte infastidito, Fabrizio. Sono convinto che Fabrizio non sia l'unico "non allineato" sulle posizioni di quell'articolo. Sono convinto che non tutti siano così dispiaciuti del ritorno di Scotoni.

Non amo le maggioranze "bulgare". Non le amo nemmeno quando io stesso rappresento la maggioranza, come in questo caso. Mi fa piacere che qualcuno abbia avuto il coraggio di esprimere esplicitamente una posizione controcorrente. Parafrasando Voltaire, non sono d'accordo con te, Fabrizio, ma difendo il tuo diritto a dissentire.

Comprendo anche, Fabrizio, la tua voce in difesa della giustizia. Abbiamo visto troppi tentativi di delegittimazione del potere giudiziario negli ultimi dieci anni per non renderci conto che un atteggiamento ostile nei confronti di una sentenza può essere un gioco pericoloso. Sono d'accordo con te, Fabrizio: le sentenze non si discutono; sono giuste per definizione. Il che non significa che siano buone di fatto, intendiamoci. Le sentenze possono non piacere - ed a me ovviamente la sentenza della corte d'appello non piace affatto - ma vanno accettate.

Il licenziamento del dott. Scotoni è stato un errore? No, non è stato un errore. L'allontanamento del dott. Scotoni ha permesso alla municipalità di Vallarsa di lavorare bene per 3 anni. Ha permesso di ripulire il bilancio del comune da innumerevoli magagne, ha permesso di realizzare lavori già progettati, di progettarne e realizzarne altri. In presenza del dott. Scotoni sarebbe di fatto stato impossibile fare quello che è stato fatto. Ne sono sicuro, e proverò a sostenere la mia ipotei con un esempio. Nel 2000, ai tempi in cui il dott. Scotoni era ancora in servizio, il consiglio comunale decise di chiedere alla provincia di riprendersi la strada Obra - Campogrosso. Per fare questo era naturalmente necessaria una delibera da parte del consiglio stesso. Al segretario fu chiesto di farsi carico degli aspetti burocratici necessari per poter deliberare. Il segretario si presentò in consiglio e, a quel punto dell'ordine del giorno, nell'illustrare la questione fece un brillante e per certi versi divertente resoconto cronologico della storia della strada Obra Campogrosso. In un intervento di 20, 25 minuti riassunse l'iter della strada, dagli anni 60 ai giorni nostri. L'intervento, di per se interessante, ebbe un epilogo quantomeno sorprendente: il segretario aveva scoperto che la strada non era stata mai registrata nelle mappe catastali, e giunse pertanto alla conclusione che quella strada non esiste. Orbene, sotto il profilo formale le conclusioni del dott. Scotoni sono ineccepibili. Surreali forse, ma ineccepibili.

L'esempio è paradigmatico del modus operandi del dott. Scotoni, dotato di una spiccata attitudine a scovare i vizi di forma di qualsivoglia atto amministrativo, dimostrando una pervicacia degna di miglior causa, ma evidentemente poco incline a suggerire un qualche rimedio al problema.

Sia l'amministrazione Gios che la precedente amministrazione Stoffella sfruttarono spesso i numerosi periodi di malattia del dott. Scotoni per deliberare in sua assenza, con l'aiuto di un segretario "a scavalco". Io penso che questa sia la peggiore delle strategie da seguire, in quanto in questo modo si deresponsabilizza la figura del segretario.

Le dimissioni del consiglio costituirebbero la risposta più forte al reintegro del dott. Scotoni. Il consiglio comunale deve però essere consapevole che, ragionevolmente, le nostre dimissioni non avrebbero alcuna efficacia in merito alla vertenza: dubito fortemente che il comissario pro tempore si assumerebbe l'onere di allontanare nuovamente il segretario.

Personalmente ritengo si possa prevedere un altro scenario. Penso che si potrebbe decidere di prendere la sentenza - che non ci piace - alla lettera. Se la corte d'appello ritiene il dott. Scotoni idoneo a rivestire il ruolo di segretario comunale, ebbene il dott. Scotoni si assuma la responsabilità di farlo. Sindaco, giunta, consiglio, dipendenti comunali dovranno semplicemente attenersi alla lettera a ciò che la legge prescrive. Nessuna supplenza, nessuno scavalco, nessuna deresponsabilizzazione. Dal giorno in cui il dott. Scotoni riprenderà servizio il municipio di Vallarsa sarà nelle sue mani. Nessuna delibera dovrà essere presa senza il suo consenso, nessun atto che non abbia il suo esplicito avallo. Se il segretario dovesse ammalarsi il municipio si fermerà, in attesa del suo ritorno. L'orologio burocratico del comune dovrà sincronizzarsi sull'orologio biologico del segretario.

Se il signor segretario dimostrerà di sapere, potere e volere gestire in maniera efficiente la macchina comunale noi saremo felici di ammettere di aver avuto torto. Se il signor segretario si dimostrerà incapace di gestire l'amministrazione le conseguenze economiche e civili del suo mancato operato ricadranno esclusivamente sulle sue spalle.

Stefano Bussolon


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