Il segretario comunale riceverà gli stipendi dal novembre 2000 a oggi e tornerà al suo posto
La Corte d'Appello gli ha dato ragione Il sindaco lo licenziò ingiustamente
Nel '98 venne licenziato da Stoffella ma i giudici del Tar lo rimisero dietro la sua scrivania
Italo Scotoni, alla fine di una vicenda travagliatissima, può,
anzi deve, venire riassunto come segretario del comune di Vallarsa.
Lo ha stabilito ieri la Corte d’Appello di Trento che ha ribaltato la sentenza del dottor Cuccaro, giudice del tribunale
di Rovereto, del 16 gennaio scorso.
La sostanza della sentenza di ieri è questa: Italo Scotoni deve ritornare al suo posto; e questo perché il sindaco di Vallarsa, Geremia Gios, il 18 novembre del 2000, lo licenziò illecitamente.
Non poteva farlo. Punto e a capo.
Cuccaro, a gennaio, disse che il sindaco s’era mosso in modo regolare; nella sentenza scrisse che Scotoni aveva avuto un atteggiamento ostruzionistico nei confronti dell’amministrazione e quindi Gios aveva fatto bene (interpretando correttamente le leggi) a mandarlo via.
Ieri, invece, la Corte d’Appello ha rivoluzionato la sentenza di primo grado ed ha consegnato la vittoria a Scotoni e, naturalmente, al suo avvocato, Gianni Margoni.
Adesso, abbiamo chiesto al legale, che succede? «In base al famoso articolo 18, - afferma l’avvocato Margoni - il dottor Scotoni può scegliere il reintegro nelle sue funzioni con la ricostruzione della carriera e il pagamento degli stipendi, più interessi e spese, dal novembre 2000;
oppure, se il rapporto di reciproca fiducia si ritiene venuto meno, ha diritto, oltre agli stipendi arretrati, ad un risarcimento pari a 15 mensilità. La decisione di riprendere servizio o di avvalersi del diritto al risarcimento, ovviamente, spetta a lui».
Questa la situazione. Il comune, va detto, ha la possibilità di ricorrere in Cassazione, ma la sentenza pronunciata ieri a Trento è immediatamente esecutiva: Scotoni può tornare dietro la sua scrivania, oppure farsi risarcire.
Da subito. Su questo non ci piove.
Così si è conclusa una vicenda lunga e, come si diceva, travagliatissima. «Una vera via Crusis», come l’ha definita l’avvocato Margoni, iniziata nel ’95, quando Scotoni prese servizio come segretario comunale in Vallarsa. Una storia fatta di attriti insanabili col sindaco e l’amministrazione, una vicenda di denunce e contro denunce, di sospensioni dal servizio, ricorsi al Tar.
Lo scontro endemico partì con l’amministrazione retta da Paolo Stoffella e arrivò al culmine, dopo le elezioni del giugno 2000, con il sindaco Geremia Gios. Quello, appunto, che nel novembre di tre anni fa prese carta e penna e licenziò il segretario.
Ovviamente Scotoni impugnò il licenziamento, ma davanti al tribunale di Rovereto perse la partita. Sarà interessante, ma ci vorrà qualche settimana, leggere le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello.
C’è da tenere presente però che questa è la seconda volta che il segretario comunale vince un «match» legale con gli amministratori di Vallarsa. Nel ’98, Stoffella lo licenziò dopo un lungo braccio di ferro. Lui non si diede per vinto e fece ricorso al Tar, allora competente in materia.
Ricorso che andò a buon fine: i giudici del Tribunale Amministrativo di Trento diedero ragione a Scotoni rimettendolo al suo posto. Ma la cosa non finì lì: la «guerra» continuò infinita.
«Guerra» punteggiata anche di episodi curiosi. Stoffella, per ovviare al blocco della posta in uscita, da lui attribuito a Scotoni, arrivò a «devolvere» l’indennità di sindaco ad un’impiegata perché sbrigasse la spedizione delle lettere.
Insomma, se da un punto di vista strettamente giudiziario, siamo ad una svolta (pur rimanendo viva l’ipotesi di un ricorso dell’amministrazione in Cassazione), dal punto di vista pratico si possono attendere ulteriori novità.
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