IL PROBLEMA DEI MOTOCICLISTI IN TRANSITO SULLE STRADE DELLA VALLARSA

Come ogni anno, con l'aprirsi della bella stagione, si ripresenta in Vallarsa un problema ormai classico:
quello dei motociclisti indisciplinati.

Purtroppo, si prende spesso spunto per interventi di questo genere dalla cronaca locale. Proprio nella giornata di domenica sulla vicina provinciale Rovereto-Terragnolo-Folgaria, è successo l'ennesimo incidente, che ha visto coinvolto un motociclista con esito purtroppo mortale.

Anche la Statale 46 del Pasubio, negli anni scorsi, purtroppo non è stata immune da incidenti mortali, che hanno visto vittime giovani centauri, l'ultimo, alcuni anni fa, sopra Piano.

Ci sono alcuni motociclisti, per fortuna non tutti, che prendono queste strade (e la nostra Statale 46, purtroppo rientra in questa classifica), come delle vere e proprie piste di motociclismo, praticamente una specie di Muggello o di Monza.

Purtroppo per le sue caratteristiche, la Statale 46 sembrerebbe prestarsi a "gare" di questo. Vengono completamente ignorati i limiti di velocità di 50 Km orari nei centri abitati, e c'è delle volte che nel centro del paese di Raossi, sembra di essere sul rettilineo d'arrivo di un gran premio, moto che sfrecciano via, incuranti.

Rallentano solamente quando vengono avvisati che davanti al Monumento dei caduti staziona la pattuglia dei carabineri o dei vigili con tanto di autovelox, dopodichè, li puoi vedere tranquillamente che "smanettano" come se niente fosse.

Ora, una cosa che io ho visto fare, specialmente quando viaggiano in gruppo, è quella di tagliare le curve nettamente, finendo spesso e volentieri sulla corsia opposta. Il primo centauro tiene la sua destra e non ci sono problemi, gli altri tagliano sempre più, fintantochè l'ultimo, generalmente è proprio contromano. Per gli automobilisti, secondo me, l'unica è tenere sempre la mano sul clacson della propria automobile, sperando che riescano a sentirti e a tenere la destra, perchè secondo me, non ha efficacia il sistema dei fari accesi anche di giorno, come in autostrada.

Ci sono poi dei motociclisti che sorpassano in curva, e che non sanno aspettare che il veicolo che precede abbia affrontato la curva stessa.

Io non mi sento, di fare come hanno fatto i giornali locali, che praticamente volevano fare di tutta l'erba un fascio, nel senso che hanno scritto che i motociclisti più spericolati sono i vicentini. Ho visto anche moto con altre targhe di città italiane non del Veneto, correre sulle strade della Vallarsa. I motociclisti tedeschi, e qui in Vallarsa ne transitano parecchi, ho notato però che sono i più prudenti.

Le strade della Vallagarina, sono state ultimamente teatro di gravi incidenti motociclistici. Ricordiamo quello di San Ilario tempo e fa, ed appunto quello di domenica 15 giugno in Terragnolo. Generalmente, anche qui in Vallarsa, abbiamo una "media" piuttosto alta. Sono purtroppo rari i sabati e le domeniche estive in cui l'Orsa Maggiore di Vallarsa, oppure il 118 di Rovereto non siano impegnati nel soccorso a motociclisti incidentati.

Il periodo di maggior transito è senz'altro quello della tarda primavera-inizio estate.

Le forze dell'ordine qui in Vallarsa (carabinieri e vigili urbani) fanno egregiamente il loro lavoro. Purtroppo sono in forze minime, e non è possibile a loro agire più di tanto, bisognerebbe che a dar manforte venisse anche qualche pattuglia della Polizia stradale, magari motociclisti, dato che la Polstrada dispone di questo servizio, e poi bisognerebbe soprattuto poter far comprendere a tutti gli utenti della strada, (anche ad alcuni automobilisti) che la strada non è a senso unico, e che ci sono degli altri veicoli in transito, ed anche dei pedoni.

PIAZZA RUDI - RAOSSI DI VALLARSA


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