LA PROVINCIA DOVEVA SVEGLIARSI PRIMA

di Piazza Rudi


E' vero quello che ci diceva Lucio Angbenen nella serata di giovedì scorso al teatro di S. Anna di Vallarsa, quando affermava che quel giorno lì era un giorno nero per la nostra comunità.

Quello che mi fa arrabbiare è che non sia sia registrata la presenza di nessun politico, ne di centro, ne di destra ne di sinistra.
Eppure mi pareva che l'incontro sia stato pubblicizzato, perchè ha tenuto banco sui telegiornali locali tutto il giorno. Ma, evidentmente nessun politico ha avuto l'interesse di venire in Vallarsa, poi magari chiedono il motivo della scarsa affluenza alle urne. Il nostro Sindaco, anzi Super Sindaco, è stato lasciato solo.

Non vorrei che la cosa fosse stata creata apposta, cioè che in Piazza Dante a Trento abbiano pensato: "Beh, lasciamo perdere tanto qui non abbiamo nessun interesse elettorale".

Pensate se questo fosse successo in qualche Comune che "conta" tipo Trento, Rovereto, Riva oppure Pergine Valsugana. Come minimo avrebbero fatto il diavolo a quattro, tentando di incendiare il Ministero dell'Interno a Roma. Invece per Vallarsa, niente, non si è mosso nessuno. Per Trento le valli di periferia come la Vallarsa, non esistono che sulla cartina geografica o forse nemmeno lì.

Il brutto, è che adesso, la nostra Valle rimane bloccata, perchè secondo la legge, il Presidente della Provincia nomina un commissario, che altro no fa che sbrigare l'ordinaria amministrazione, quindi non è più possibile per almeno 6 mesi proporre delle nuove iniziative, per esempio.

Noi comunque, e di questo penso che come cittadini vallarsesi, perchè la Vallarsa, ha una gran ricchezza nel volontariato locale, come, secondo me, dobbiam essere fieri di aver avuto un'amministrazione, come quella di Geremia Gios, ha lavorato proprio per la gente e soprattutto nel cuore della gente. Io personalmente non ho mai visto, ad esempio nelle precedenti amministrazioni, i consigli comunali svolti nelle singoli frazioni, come dire, che non è il cittadino che è servo dell'istituzione "Comune" ma bensì viceversa, e facendo partecipe il cittadino alla riunione, a tal punto che la formalità dell'assemblea ad un certo punto veniva interrotta, oppure al termine della seduta, per poter fare in modo che il pubblico potesse intervenire, creando un dibattito, e potendo così ascoltare l'opinione del singolo cittadino.

Un' esempio talmente evidente di democrazia, che andrebbe sicuramente copiato...anche a Trento.



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