Corano: conoscere gli altri non fa male!



Penso... di poter studiare l'inglese senza essere costretto a dimenticare l'italiano, o il mio amatissimo dialetto "valarser".
Penso di poter mangiare un piatto di "cous cous" senza dover dire addio per sempre alla polenta con i crauti che mi piace tanto.
Penso di poter bere un buon bicchiere di "Cannonau" della Sardegna senza che le bottiglie di Teroldego rotaliano che ho in cantina debbano sentirsi offese.

Così... penso che chiunque, anche chi è di fede cattolica, possa leggere il Corano senza correre grossi rischi.
Quello che ne otterrà sarà semplicemente una lettura interessante.
Non lo costingerà a togliere l'acquasantiera dal bordo del proprio letto. Non gli impedirà certo di recitare le preghiere del mattino, del pranzo e del prima di coricarsi.

Leggere un libro non è come prendere una brutta malattia infettiva, contagiosa e mortale. Studiare significa invece diventare più ricchi, moralmente e spiritualmente. Conoscere come la pensano gli altri non fa male!

Io sono ateo, ma (se ne avessi) vorrei che i miei figli a scuola frequentassero anche l'ora di religione (che è facoltativa e non è imposta con la forza a nessuno) e sarei felice se avessero l'opportunità di studiare, oltre alla cattolica, anche le altre principali religioni.
Conoscere altre culture li aiuterebbe a vivere meglio il rapporto con gli altri, con i nuovi compagni di scuola, con i nuovi vicini di casa e con i nuovi futuri colleghi di lavoro.
La Conoscenza di altre culture li aiuterebbe a difendersi dal disprezzo per le opinioni altrui, dall'integralismo, dall'intolleranza, dal razzismo, che sono fra i peggiori mali del nostro tempo.

Conoscere altre culture aiuterebbe i miei figli e i figli dei miei vicini a costruire... insieme... un mondo migliore.

Fabrizio


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