L'Alaskan Malamute

è un cane che non si può descrivere in poche parole e che necessita di essere vissuto per capirne appieno le qualità ed i difetti. Mi limiterò perciò a dare , a chi non conoscesse la razza , le notizie che ritengo più importanti sulle caratteristiche comportamentali e a raccontare a fondo pagina alcuni aneddoti vissuti con i miei Malamute , rimandando comunque il visitatore , qualora interessato ad un approfondimento , alla lettura di pubblicazioni specifiche che segnalerò su richiesta ed ai link attivati .


Storia e carattere, un binomio indissolubile.

Razza antica , forgiata dalla natura prima ancora che dall'uomo. Deve il suo nome alla tribu degli eschimesi (appunto i Mahlemuts) che lo allevarono e dalla zona ultima di insediamento e cioè l'Alaska.

Probabile diretto discedente del lupo artico (con il quale veniva occasionalmente anche reincrociato lasciando una femmina in calore legata lontana dal campo, con lo scopo di rinvigorire la progenie), l'AM ne mantiene infatti diverse caratteristiche, prima fra tutte l'ululato.

La spietatezza dell'ambiente artico come selezionatore, e la tribu eschimese nomade come sapiente custode di quanto la natura gli aveva regalato, hanno fatto si che i nostri AM siano cani forti, generalmente sani, fieri ed indipendenti ma al tempo stesso capaci di collaborare come nessuno col proprio padrone, al quale riserva un amore profondo e disinteressato , non essendone dipendente affettivamente, ma solo se lo si è meritato.

Se madre natura e le esigenze di vita eschimese hanno creato la struttura formidabile degli AM, fondamentale è risultata la selezione fatta dagli eschimesi "Innuit" (popolo degli uomini, come amavano definirsi) per quanto riguarda il carattere di questo cane; essi avevano bisogno di un animale da lavoro, che avesse uno spiccato senso sociale , che lavorasse al traino chiunque fosse alla guida della slitta e che non desse problemi nell'accampamento dove erano in libero contatto con i bambini e dove anzi proteggevano la tribù dagli animali selvatici compreso il grande orso bianco .

Le particolari attenzioni dedicate dai Malhemuts al carattere dei loro cani ci hanno tramandato un animale che non conosce l'aggressività verso l'uomo (salvo rare eccezioni da imputare comunque ad un errata educazione) e che ovviamente non è adatto alla guardia e alla difesa perchè non ha mai conosciuto confini da proteggere.

Ovviamente i nostri ambienti ed i modelli di vita non sono quelli in cui si sono evoluti e pertanto l'AM DEVE ESSERE EDUCATO in modo adeguato. Rimane infatti un cane con spiccato senso delle gerarchie , un infaticabile lavoratore con un carattere forte e dominante , in particolar modo con i propri simili, ed è quindi compito nostro fargli capire quale è il suo posto e reprimere sul nascere ogni suo comportamento indesiderato.

Se state pensando di acquistare un AM ricordatevi che ha bisogno di correre e ne ha ancor più bisogno per la mente che per il fisico. Avrà anche bisogno del contatto continuo con qualcuno della famiglia altrimenti soffrirà enormemente la solitudine.

Non bisogna in nessun modo farsi incantare dalla meravigliosa bellezza e dalla attitudine a farci fessi dei cuccioloni in mille modi e non dobbiamo dimenticarci mai che i Malamute :

- sono intelligentissimi , anche quando fanno finta di non capire (che è la loro specialità); questo significa che dovremo sempre stare ben attenti al loro comportamento ed in particolar modo durante la crescita e l'educazione, perchè proveranno ad ignorare le nostre richieste facendo finta di non capire. Lo faranno per due motivi: il primo per testare la nostra forza di leader, il secondo perchè gli stiamo dando ordini o richiami insensati tipo vammi a prendere la pallina per la dodicesima volta oppure vieni qui a fare....niente (sanno già prima se li chiamiamo con un motivo o no).

- sono molto dignitosi e mai servili; non cerchiamo in lui il peluche ubbidiente bello e sottomesso, ma un collaboratore maledettamente in gamba che seguirà solamente un leader di cui si fida e del quale ha considerato attentamente le qualità di sincerità , coerenza e fermezza. Non pretendiamo di avere un cane quindi che si appiccica al piede e non si muove di lì finchè non glielo ordiniamo.

- dimenticate in partenza il giardino con pratino inglese che avevate progettato perchè il Malamute ve lo distruggerà compreso l'escavazione di buche che troverà infinitamente più confortevoli della meravigliosa cuccia che acquisterete per lui (e che comunque gli servirà per ripararsi nelle giornate umide).

- non dimenticano niente e nessuno , pertanto dobbiamo essere sempre coerenti nelle richieste, e decidere in anticipo cosa potrà e cosa non potrà fare. Non dovremo mai in nessun caso contraddirci altrimenti ci guarderà e penserà che la nostra parola non vale niente e comincierà a convincersi che come leader non siamo un gran chè e che pertanto sarà meglio per il branco se sarà lui a prenderne il comando.


Aneddoti vissuti.

La fedeltà

A chi mi chiede a volte per strada che tipo di carattere hanno i Malamute sono solito raccontare alcuni aneddoti esplicativi , che riguardano spesso la JUDY che dei tre è senz'altro quella più dominante e dignitosa, caratteristica che aumenta anche con l'avanzare dell'età.

Quando incontro persone che mettono in dubbio la fedeltà dei cani nordici, racconto di una volta che , a spasso in montagna a circa 6/7 km dal centro abitato, ed arrivato nei pressi di un rifugio distante ormai solo 3/400 mt circa, decisi di fermarmi vicino ad un torrente a riposarmi un poco. La Judy mi osservò per alcuni minuti e poi , visto che mi ero seduto e che presumibilmente non mi sarei mosso, si allontanò in direzione del rifugio da cui si sentivano provenire delle voci (se c'è gente vuole assolutamente farne la conoscenza). Dopo 5 minuti circa eccola arrivare dal sentiero giusto il tempo per venire a controllare se ero ancora lì e, dopo una rapida occhiata da dietro un cespuglio, ripartì veloce.

Vollì allora vedere la sua reazione se non mi avesse trovato e così fù. Mi allontanai in direzione opposta per un centinaio di metri, ma sempre sul sentiero da dove eravamo venuti e mi nascosi dietro un albero che comunque non mi impediva di vedere il posto dove ero precedentemente seduto.

Dopo altri 5 minuti ecco arrivare Judy che appena arrivata nota che non ci sono più ed allora comincia a girarsi nervosamente e a saltare a destra e sinistra per controllare meglio ; non c'ero proprio più ed allora, dopo qualche istante , prese decisamente e di corsa il sentiero nella mia direzione che corrispondeva alla via di ritorno.

Ora nei guai c'ero io; non volevo farle vedere che le avevo fatto uno scherzo , ma prima che avessi pensato una soluzione lei arrivò, mi vide scorgere da dietro all'albero e proseguì la corsa per altri 20/30 metri come se neanche mi avesse visto , cercando furiosamente tra i cespugli chissa quali animali selvatici.

La dignità era salva e....la fedeltà pure.


L'affidabilità

A chi mi chiede se sono cani che mordono invece racconto di quella volta che andammo con Judy e Kuma in paese davanti ad una gelateria e lì ci fu un gruppetto di persone che spontaneamente si radunarono attorno alla Judy che adora come già detto fare nuove amicizie. Kuma invece studia molto di più le persone che si avvicinano anche se poi finisce per saltargli ... in braccio.

Dicevamo dunque di Judy attorniata da sette o otto persone; tra questi c'era un ragazzo che manifestava eccessivamente le sue coccole e si girava verso gli altri dicendo quanto era carina e dolce ed intanto non smetteva di dargli delle autentiche pacche sulla testa; lo avvertii allora che stava esagerando , ma mi rispose che si vedeva che non era un cane mordace: ed ancora pacche sul cranio. Mi allontanai infastidito di qualche metro dal tifoso troppo esuberante, dato che era evidente che quel ragazzo stava mettendo alla prova la Judy , nell'attesa che mia moglie uscisse dalla gelateria, ma il signore non era ancora soddisfatto e mi raggiunse nuovamente, e quando allungò la mano sulla testa di Yudy sentì partire un sordo ringhio (pur scodinzolando) che gli fece capire il raggiunto limite. Me ne disse di tutti i colori e io ridendo gli ricordai che tra persone quando ci si conosce ci si dà la mano e non ci si prende certo a sberle.

In conclusione i Malamute non devono essere mai e poi mai aggressivi con le persone, anzi , ma cavolo, quello lì bisognava proprio sistemarlo.


Se sei interessato a scambiare impressioni o racconti nè sarò particolarmente felice.

Tutte le notizie contenute in questa pagina sono frutto delle letture e studi fatti sulla razza e delle considerazioni dirette fatte nella vita quotidiana al fianco dei miei cani.

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