Non è bastato un ultimo quarto giocato col cuore ai ragazzi del CSI per battere un Deportivo Deruta concreto, concentrato e preciso al tiro per tutta la partita. L’ultimo quarto è cominciato a -10 e i nostri si sono battuti fino a portarsi al -2, poi il tracollo. L’analisi della partita può esaustivamente limitarsi a quella di quest’ultimo periodo, visto che la nostra squadra ha praticamente regalato il resto dell’incontro agli avversari. La lentezza nella circolazione di palla e una scarsa precisione al tiro rendeva praticamente impossibile attaccare una difesa serrata come quella dei derutesi, mentre dall’altra parte Benucci, una nostra vecchia conoscenza, metteva 3 bombe e Martini segnava in ogni modo gli venisse in mente.

L’orgoglio ferito ha però spinto la Valdiceppo ad un risveglio rabbioso nell’ultimo periodo. Finalmente si è vista una difesa attenta ed aggressiva, un attacco un po’ più mobile e soprattutto quella grinta che fin lì era mancata. I 27 punti di Biselli, l’ottima prova di Alessio Rossi e l’encomiabile impegno difensivo di suo fratello Damiano ci hanno portato fino al distacco minimo di 2 punti. La svolta della partita quando il tabellone segnava impietosamente 1’ 10’’ sul cronometro e un 60 – 65 nei riquadri del punteggio. Damiano Rossi cerca una penetrazione centrale, batte il suo diretto avversario appena entrato e quindi freddissimo, il quale non trova niente di meglio da fare che agganciargli il piede destro e stenderlo in un intervento degno del cartellino giallo anche in un incontro di calcio. D’altra parte l’arbitro Silvestri sa bene di non essere Collina e lascia giocare, come se il povero Damiano fosse svenuto esausto in mezzo al campo (qualcuno ha temuto anche l’ammonizione per simulazione…). Le proteste del pubblico, la panchina riversata in campo e le urla dei giocatori in campo hanno creato un clima caldissimo. Su tutti si è voluto distinguere il presidente Ciaccio, che si è esibito in una protesta giusta nei contenuti ma sicuramente esagerata nella forma. Purtroppo questo articolo non è destinato ad un pubblico esclusivamente adulto, così non possiamo riferire in maniera dettagliata degli appellativi gridati dietro a Silvestri. Sappiate solamente che prossimamente arriverà a tutti gli abitanti di Ponte Valleceppi un bollettino postale per effettuare versamenti a favore della società per il pagamento della multa. A favore del factotum della Valdiceppo vorremmo ricordare che in quel momento era in campo e forse l’adrenalina non gli ha fatto ragionare su quante possibilità avesse avuto Damiano Rossi di mettere quei liberi. Lo avesse fatto, forse si sarebbe arrabbiato meno! Da queste fasi concitate se ne è venuti fuori con due tecnici e l’espulsione di Ciaccio, un tecnico alla panchina, una manciata di tiri liberi per il Deruta e la partita finita. Anzi no. Nel tentativo finale di un disperato recupero, quelli della Valdiceppo avrebbero voluto ricorrere al fallo sistematico, ma nonostante in due si fossero appesi al gigante buono Martini, il solito Silvestri non fischiava il fallo e, alla richiesta di spiegazioni, rispondeva che non è mica stupido. Il chiarimento di questo dubbio, che forse nella serata a qualcuno era venuto in mente, è uno dei pochi aspetti positivi della gara. Gli altri sono la conferma dell’ottimo periodo di forma di Biselli (la mano del capitano può essere dolce al tiro come quando abbraccia le due figliolette, ma potente come una ruspa quando si tratta di sradicare la palla dalle mani degli avversari), la sensazione di compattezza di squadra nell’ultimo quarto e la prova portata a termine con meno di 5 falli da Migliosi (si era già vista quest’anno?), altro è oggettivamente difficile trovare.

Martedì ci aspetta un altro incontro, forse non così difficile, ma non è più possibile sbagliare. Se le speranze di primo posto sono ormai prossime a zero (che nessuno veda in questa espressione l’accostamento al numero di maglia di Andrea Ciaccio!), cerchiamo di non perdere il secondo.