DEBASER
Ricordo quando seppi che un mio vicino aveva fatto un disco, "UN DISCOOOO??", saranno passati più di vent'anni.
All'epoca chi faceva un disco diventava una sorta di semidio, un vinile lo producevano solo a quelli davvero bravi, il mio vicino con sassofono era fra questi! Nei nostri giorni questa selezione non esiste più ma c'è qualche rara eccezione come la PunchRecords che produce, anche in questo caso, esclusivamente dischi in vinile.
Qualche settimana fa ho ricevuto la mia copia di Kanashii-Il piacere della tristezza (2004); di per sé è già un oggetto bellissimo, un vinile grigio con una copertina grigia . Non è un caso, in Kanashii non c'è spazio per altri colori , si possono cambiare le sfumature (Through Pluriverse), ci si può avvicinare al nero (Il premio della vita: la Morte), ma sempre di grigio si tratta.
I suoni sono quelli di una volta cioè dei sintetizzatori analogici come Minimoog, MS20 e i classici Roland, Ursich li utilizza con grande maestria, come fossero pennelli sulla tela di un pittore impressionista.
Kanashii raccoglie registrazioni che vanno dal '93 al 2000, nonostante ciò, il risultato è di rara coerenza, elettronica minimale e psichedelia per un disco strumentale che sfiora, se non tocca, la perfezione.
La beata solitudine ed il cielo scuro sono il contesto ideale per immergersi nel piacere della tristezza.
Review by Kurtz, 16-03-2005.