FENDER
VI
(Made in USA - 1972)
a.k.a. Fender Bass VI.
a.k.a. uno degli strumenti più inconfondibili del pianeta, dotato di un suono unico e inimitabile!
Si tratta di un ibrido tra chitarra e basso (a prima vista può sembrare una Jaguar affetta da elefantiasi), che non suona in realtà nè come l'una nè come l'altro ma in un modo tutto suo!
Accordato in MI come una chitarra ma 1 ottava più sotto, ma si può anche usarlo con accordatura da chitarra baritona (quindi il LA o in SI).
Strumento nato nel 1961 e rimasto in produzione fino al 1975, molto raro (si parla di circa 800 esemplari nell'arco di questi 15 anni di produzione).
E' stato usato
moltissimo nel cinema degli anni 60 e 70 (moltissime le colonne sonore dove si può sentire il suono di questo particolarissimo strumento), e anche da molti artisti famosi (Jack Bruce, John Entwistle, Robert Smith e, in tempi più recenti, i Placebo, per dirne alcuni), ma è sempre rimasto oggetto di un culto abbastanza ristretto di appassionati, essendo uno strumento forse troppo bizzarro e particolare per diventare popolare.
Questo non gli ha
certo impedito di raggiungere quotazioni da capogiro, negli ultimi anni!
Il mio, tenuta presente l'ultima considerazione, l'ho pagato una cifra ridicola! E' sicuramente in player conditions e andrebbe sistemato da un liutaio, ma per il momento lo posso usare anche così com'è, e il suono che esce da questo vecchio bestione a 6 corde è qualcosa di impressionante...va sentito per crederci!!! Grasso, caldo, sporco ma anche brillante, molto "snappy" se usato pulito (plettro, palm mute e un bell'ampli Fender col riverbero a palla e si è automaticamente nel paradiso del Fender VI!), devastante se usato distorto...una pasta, una polpa, una personalità da autentico campione!!!
Rispetto ai modelli degli anni 60, i Fender VI anni 70 hanno un suono un po' più definito e squillante, meno impastato...sono forse meno curati dal punto di vista estetico (meccaniche un po' più economiche, frequente assenza del meccanismo del mute, verniciatura in poliestere anzichè alla nitro), ma a livello di suono non hanno niente da invidiare, anzi, sono forse superiori (ho potuto provarlo di persona).
Ancora una volta ringrazio Roberto Cola, che mi ha fatto conoscere questo magico strumento e non ha avuto problemi a prestarmi il suo per un mesetto, dopodichè una volta restituitoglielo, mettermi a cercarmene uno è stata la mia missione!
Ah, per la cronaca, il Fender VI ha avuto anche delle reissue sia giapponesi che della casa madre, durante gli anni 90 e 2000...anzi, forse è ancora in produzione la reissue americana...ma secondo voi può suonare anche lontanamente bene come uno degli anni 60/70? .....Eeeh, no che non può!!! ;-)
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