AMPEG V4B
(Made in USA - 70s)
Semplicemente il miglior amplificatore da basso che mi sia capitato fra le mani!!!
Dimenticate i cadaveri moderni prodotti dalla Ampeg...non hanno niente a che fare con le cose che questa ditta è stata capace di costruire negli anni 60 e 70!!!
Questa meraviglia di testata è in grado di offrire il suono più caldo, rotondo, corposo, ricco, equilibrato, magnificamente completo che
abbia mai sentito finora!!!
Interamente valvolare, originariamente nata con valvole 7027A, ma in grado di funzionare egregiamente (in alcuni casi previa piccola modifica di alcune resistenze) anche con molti altri tipi di valvole come le 6L6GC, KT88, 6550 e perfino le EL34 (che infatti sono presenti nel mio)!
La sezione di equalizzazione è per l'epoca (la testata è nata nel 1970) qualcosa di estremamente avanzato. I semplici controlli di alti, medi e bassi, già di per sè molto efficaci, sono ulteriormente aiutati dai tre switch: ultra-hi (esalta le alte frequenze), uno switch centrale che permette di selezionare il range delle medie, e ultra-low (che non esalta le basse frequenze bensì elimina quasi del tutto le medie e le alte...che avessero già pensato al dub all'epoca???). Con questi controlli questo ampli è
in grado di scolpire il suono in qualsiasi modo si desideri.
Anche la costruzione è estremamente curata. Solidissima (l'ampli pesa una tonnellata!), con lo chassis montato in modo da assorbire le vibrazioni con un ingegnoso sistema "molleggiato" (state attenti quando sfilate lo chassis!), grafica spartana e dall'indiscutibile fascino 70s!
Sempre scoraggiato dai prezzi di queste testate (le V4B sono molto più rare e conseguentemente più care delle più comuni V4 per chitarra), non ho potuto lasciarmi scappare un'occasione che mi è capitata all'improvviso, pagata praticamente il prezzo di una V4 normale!
Come datazione, la V4B è nata nel 1970 ed è stata prodotta per tutti gli anni 70. I numeri di serie della Ampeg non sono molto affidabili, se si tratta di datare un prodotto. Rimane quindi solo di affidarsi ai particolari costruttivi oppure ai seriali dei potenziometri, che però non sono di facile accesso a meno di non smontare completamente tutto quanto. Dalle caratteristiche estetiche direi che la mia appartiene grossomodo al periodo 1976-1979.
Sicuramente uno dei migliori acquisti che abbia mai fatto. Un ampli che mi porterò nella tomba!!!
Qui sotto è in cima alla sua corrispondente cassa V4B anni 70! Cassa mostruosa (grande come una 8x10 ma profonda quasi il doppio) dal suono molto secco, asciutto, legnoso ed appuntito.
La particolarità di questa cassa è che 2x15 folded-horn. Questo significa che gli speaker sono girati al contrario e inclinati. Il suono in questo modo parte da dietro e viene proiettato in avanti, acquistando corpo man mano che va distante. Era infatti progettata per un periodo in cui gli impianti PA si usavano solo per la voce, e quindi servivano ampli che sparassero il suono sulla platea.
Personalmente preferisco accoppiare la testata ad altre casse (le casse Ampeg le trovo sempre troppo asciutte, mentre io amo i suoni più grassi), ma esteticamente questa accoppiata è qualcosa che toglie il fiato!!!