PROTAGONISTA - Marco Masini

 

Dopo tanti fallimenti, sono fiero di me stesso,

dei pensieri piu' violenti che traboccano dal cesso,

della mia colpa cristiana, forse sono un parassita

ma non faccio la puttana sulla strada della vita.

Meglio un giorno da leone che un generico ingranaggio,

meglio essere aquilone che un patetico pagliaccio.

Potrei fare il terrorista, un mercenario strapagato,

basta sia il protagonista di quest'attimo presente senza fiato.

Dopo troppi sentimenti, odio tutte le persone,

i vicini e anche i parenti, i barboni alla stazione;

soprattutto certi topi con i titoli di borsa

che hanno cuori come lupi ed il culo in una moccia.

Meno male, il mio interesse per il mondo e' relativo;

non mi riempio di compresse e per mantenermi vivo

metto il tempo in una busta, cancellando il prima e il dopo

Perche' da protagonista e' da anni che ormai vivo senza scopo.

Me ne frego se sono egoista, ma di notte ho paura di me...

Meglio essere un protagonista, che un fallito fantasma di se'...

Dopo tanta sofferenza, ho trovato la mia pace

nella vera indifferenza dei miei infami al controluce.

E' un cadere a capofitto, scomparire finalmente

da quest'incubo rifritto della sfiga del perdente.

Non si muore nella vita quasi mai al momento giusto

ma non vorrei farla finita prima di provarci gusto.

Forse sono un apprendista ma lo ammetto mentre scopo,

come fa il copio-idealista il mio cuore vola in lato senza scopo.

E me ne frego di quanto mi costa, ma ho un bagaglio di sogni con me.

Meglio essere un protagonista, che inseguire una gioia che non c'e'.

Me ne frego dei vostri miliardi, e' lo schifo di questa realta';

ma sull'albero dei miei ricordi cresce ancora il bisogno di me,

della mia identita'.