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Quinta Giornata, Novella ottava | |||
Nastagio è un gentiluomo, diventato ricchissimo dopo la morte del padre e dello zio. Egli si innamora di una figlia di Messer Paolo Traversano, molto più nobile di lui e, per compensare questo divario sociale, cerca di fare innamorare la ragazza con la sua gentilezza e con la sua generosità. A Nastagio viene più volte in mente l’ipotesi del suicidio a causa dei continui rifiuti e dell’odio che la donna da lui amata nutre nei suoi confronti. | |||
Non ci viene
fornita una descrizione fisica del protagonista di questa novella, poiché, in
questo caso, è necessario sapere solamente la sincerità dei sentimenti da lui
provati nei confronti della nobile donna. Nastagio è sicuramente un personaggio a tutto tondo e dinamico, in quanto caratterizzato da complessità psicologica e, nel corso della vicenda, è presentato nella sua evoluzione interiore. Inoltre possiamo definire Nastagio un uomo furbo e dotato di buon senso: quando capisce che la situazione peggiora sempre più ed è irrecuperabile, accetta il consiglio degli amici e si trasferisce; ma continua ad amare la “sua donna” e, non appena gli si presenta l’occasione (anche in questo caso si può parlare di Fortuna, come spesso avviene nelle novelle di Boccaccio), trova la soluzione al suo problema e riesce finalmente ad essere amato e quindi a prendere in sposa la figlia di Traversaro. Sicuramente l’episodio che determina il cambiamento in Nastagio, e di conseguenza nella donna amata, è la visione del cavaliere che, per punizione, è costretto ad uccidere la donna che in vita amava, ma dalla quale non era amato. Boccaccio assume il topos della “caccia infernale” trattato anche da Dante nel XIII canto dell'Inferno, ma ne rovesciò il senso. Possiamo notare la nobiltà d’animo in Nastagio da un paio di aspetti principali: nonostante sia ricco e il suo amore non venga corrisposto, non muta i suoi sentimenti nei confronti della ragazza ed inoltre è disposto a combattere fino alla morte contro il cavaliere ed i cani per proteggere una donna indifesa. È opportuno sottolineare che Boccaccio utilizza aggettivi come “ricchissimo”, “giovane”, “innamorato”, per definire il protagonista della vicenda, ma il tratto più importante del carattere di Nastagio, ossia l’intelligenza, è trasmesso esclusivamente in forma indiziaria prima e poi mediante le sue stesse azioni. La nobile Traversari è una donna nobile di sangue, che, per alterigia, rifiuta il sincero amore di Nastagio. Ella è l’oggetto del desiderio che il protagonista riuscirà a conquistare con l’aiuto di alcuni aiutanti: il cavaliere e la donna, interpreti della rituale caccia infernale. Durante la novella, la giovane e bella nobile non è in gran rilievo, il suo ruolo è strumentale per caratterizzare maggiormente Nastagio e quindi potremmo identificare in lei lo statuto di un personaggio piatto. Nello scioglimento però questo personaggio acquista importanza, subisce un cambiamento psicologico e diventa poi un esempio per tutte le donne della società contemporanea: la sua arrendevolezza si presta infatti a costruire lo stereotipo della donna ravennate accondiscendente nei confronti dello spasimante. (Maria Chiara Rignanese) |