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Nella novella un tema importante è quello dell’iniziazione. L’iniziazione di Andreuccio riguarda il suo ingresso nel mondo, che può essere definito, mercantile o borghese, dominato da una spietata legge economica, un mondo che non può essere giustificato dalla razionalità umana e si presenta, quindi, dominato dall’irrazionale potenza del Caso. |
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Nella novella, antagonista dell’eroe è appunto la Fortuna o Caso; il Caso che fa di Andreuccio, nel corso di poche ore, un ingannato e un ingannatore, un derubato e un derubante, un mercante che va a comprare cavalli e un ladro che invece si arricchisce di gemme; col condurlo a un precipizio, sempre il Caso, gli salva la vita; col metterlo a rischio di morte imminente, gli restituisce il denaro perduto.
La Fortuna, il Caso non sono più, come li intese Dante, divinità celesti che mutano e rimutano le sorti degli uomini per volere di Dio, al di là delle possibilità di difesa umane. Qui, contro la Fortuna, si pone l’intraprendenza degli uomini: inizialmente il Caso si accanisce contro Andreuccio solo perché questi non è in grado di contrastarlo, infatti, se fosse più accorto, non cadrebbe nel tranello della siciliana. Così, al termine, la Fortuna salva Andreuccio dal morire soffocato nella tomba, ma solo perché questi sa cogliere prontamente l’occasione che gli è offerta.
Altro tema di importante rilevanza è quello della società mercantile. Le allusioni al mondo mercantile sono di continuo presenti nella novella; nell’indifferenza con cui Andreuccio passa dalla truffa subita al furto, nello stesso lieto fine che pareggia anche il bilancio economico del protagonista.
Per Boccaccio ha grande rilievo la realtà del calcolo prudente, dello scambio vantaggioso, del maneggio accorto del denaro e dell’accumulo di ricchezza.
Boccaccio è anche attento alle basi materiali ed economiche su cui si basa la società, ma non vi è più traccia in lui del moralismo religioso che era proprio di Dante. Egli, anzi, guarda con compiacimento l’intraprendenza e l’abilità umana che si manifestano nella difesa e nell’acquisto del denaro.
La civiltà mercantile esalta l’iniziativa dell’individuo e la sua capacità di creare autonomamente tutt’un mondo. I limiti mentali della società mercantile sono però rappresentati dall’anteporre l’interesse economico a qualsiasi altro valore, insieme anche ad un grande senso d’egoismo: tutto ciò può portare anche a gesti di estrema crudeltà.
Così, l’iniziazione e il mondo mercantile, le due fondamentali tematiche trattate nella novella, ci guidano alla comprensione del messaggio, che è da considerarsi più attuale che mai: imparare a crescere e maturare in un mondo spietato, governato dalla legge economica. (Alice Aldini)
Il racconto è piuttosto realistico, ma non mancano elementi a carattere fiabesco, come ad esempio l’allontanamento da casa del protagonista, gli ostacoli puntualmente superati e il lieto fine, tutti elementi che ricalcano alcune delle funzioni indicate da Propp. Inoltre è bene sottolineare che anche le avversità, in età medioevale, erano riconducibili alla dimensione magica. È dunque possibile affermare che tutti questi elementi rendono la vicenda ancora più bella e appassionante, perché ricca di colpi di scena. (Tatiana Sandrolini)