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Via alla pagina principale Seconda Giornata, Novella quinta

Lo spazio è unitario e nuovo nella letteratura medievale: è quello della grande città, misteriosa e labirintica, e tuttavia rappresentata con precisione storica e realistica, anche la toponomastica è fedele alla realtà. Oltre allo spazio orizzontale della città, è presente nel racconto lo spazio verticale (dall’alto al basso e viceversa) della caduta e della risalita (nel chiassetto, nel pozzo, nel sepolcro). Pianta del Duomo di Napoli: nel transetto destro, la cappella Minutolo

Tutte e tre le sequenze sono costruite sullo stesso schema: in esse infatti si assiste sempre a una discesa o a uno sprofondamento verso il basso, con pericolo anche di morte, a cui segue una ripresa o risalita, con conseguente salvezza. E tutto questo dimostra che la novella è modellata sull’idea dell’iniziazione presente nel rituale delle culture primitive.

Nel rito dell’iniziazione, che segna il passaggio ad una forma superiore di vita, l’iniziando passa attraverso prove che rappresentano una sorta di umiliazione e di morte, rispetto alla sua condizione passata, e di rinascita in una nuova dignità della vita a cui viene iniziato. Questo schema è evidente nella struttura del racconto di Andreuccio che passa, nella sua durissima notte, da uno stato di ingenuità di fronte alla vita, a uno di consapevolezza e ritrovata franchezza attraverso i tre momenti di caduta in basso, che simboleggiano la sua totale disfatta.

Ma è importante sottolineare anche lo sfondo-cornice dell’ambiente napoletano: Napoli, con le sue strade malavitose, con il suo rigoglio di vita, di scambi umani, ma anche economici, di furbi di ogni specie.

Contemporaneamente,però, si pone anche come capitale della geografia sentimentale di Boccaccio, legato affettivamente alla città da un lungo soggiorno giovanile. Questo periodo rimarrà, anche dopo il ritorno a Firenze, nella sua memoria come simbolo di un’epoca gioiosa e spensierata, in cui ebbe modo di maturare anche la sua passione letteraria, a dispetto della professione mercantile e finanziaria impostagli dal padre. (Alice Aldini)

Litografia della Cappella Minutolo nel Duomo di Napoli

 

I luoghi descritti sono reali, esistenti, come la grande città in cui si svolge la vicenda, Napoli, luogo molto caro a Boccaccio, in quanto qui ha trascorso parte della sua vita.

In questo testo è molto importante la descrizione di spazi alti e bassi, per sottolineare una direzione verticale prevalente, con indubbia valenza metaforica.

Nella vicenda notiamo un alternarsi di luoghi alti (come la stanza da letto di Fiordaliso, cui si accede, salendo una scala) e bassi (come il pozzo).

Questo aspetto verticale ha una importanza simbolica, perché è la rappresentazione dei momenti sfavorevoli e favorevoli, delle cadute (luoghi bassi) e delle riprese (luoghi alti).

La suddivisione degli spazi può anche essere basata sulla opposizione aperto/chiuso: ad esempio, l’ambiente del mercato in contrasto con il letamaio, la strada in antitesi al sarcofago del vescovo Minutolo.

Lo spazio, in generale, è molto importante per lo svolgimento dell’intreccio, in quanto parte integrante della crescita di Andreuccio, delle sue tensioni e delle sue difficoltà, è una sorta di specchio dei sentimenti del protagonista. (Tatiana Sandrolini)