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- Peraltro il modo migliore per accostarsi al mito letterario di Cesare è quello di
basarsi su ciò che egli stesso, in quanto autore, dice di sé, in riferimento all'agente
delle vicende narrate, valendosi perciò direttamente, senza altre mediazioni letterarie,
della documentazione fornita nei Commentari.
- Un tratto peculiare consiste nella
consapevolezza d'essere un uomo d'azione dotato dell'eccezionale capacità di comprendere
a colpo d'occhio le situazioni.
- E' allora pensabile supporre che un temperamento siffatto
non sia riuscito a preventivare i rischi esiziali di una congiura rivelata da numerosi e
inconfutabili segnali? Svetonio sostiene che a molti amici Cesare lasciò il sospetto di
non voler vivere più a lungo, tenuto conto del declinare delle proprie condizioni
fisiche.
- Questo dato può forse spiegare il ruolo di attore gestito da Cesare anche
nell'ultima scena di una morte oramai annunciata:
"...si avvolse la toga attorno al
capo e con la sinistra ne fece scivolare l'orlo fino alle ginocchia, per morire più
decorosamente, coperta anche la parte inferiore del corpo". (Svetonio, Vita
Caesaris, 82)
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