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Frutto
della collaborazione tra il Musée du Louvre e il Comune di Verona, con
il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la
mostra, curata da Vincent Pomarède, dedica a Jean-Baptiste-Camille Corot (Parigi, 1796-1875) una esposizione di dipinti provenienti dai maggiori Musei francesi.
Nelle
sezioni dell'allestimento, suddiviso per ambiti tematici, sono proposte
significative comparazioni tra le opere dell'artista francese e
composizioni di autori antecedenti o successivi, che contribuiscono a
tracciare un percorso di storia delle immagini suffragato da continui
richiami diacronici. L'eoluzione del paesaggio storico si precisa
mediante i richiami alla tradizione italiana di Annibale Carracci,
documentato dall'opera La lapidation de Saint-étienne
(Paris, Musée du Louvre), o a quella francese di Nicolas Poussin e
Claude Lorrain, con la progressiva subordinazione della figura umana
all'impianto spaziale naturalistico e con la scomparsa delle
scenografiche impaginazioni architettoniche, a tutto vantaggio della
veduta. Nell'opera presentata al Salon del
1841, Démocrite et les
Abdéritains, Corot
rilegge una narrazione già interpretata da Achille-Etna
Michallon (1796-1822), che valse al ventunenne artista, nel 1817, il premio dell'Académie de France di villa Medici a Roma. Basato
su un racconto apocrifo di Ippocrate, il tema trattato disquisisce in
merito al comportamento del saggio, che gli altri uomini (in questo
caso gli abitanti di Abdera), nella loro insensatezza, scambiano
per pazzia. A ben vedere, la morale del testo si addice assai bene alla valutazione poco lusinghiera che i critici erano soliti attribuire alle innovazioni sperimentali degli artisti di talento. Ma
ciò che più colpisce, in entrambe le opere, è la focalizzazione
distolta, rispetto ai personaggi, che cattura lo sguardo di chi osserva
verso le profondità degli spazi naturali: in direzione delle cime
montane avvolte d'azzurro, nel quadro di Michallon, o lungo i fusti
sottili delle piante protese verso la libertà del cielo, nel dipinto di
Corot.
Achille-Etna
Michallon Démocrite et les Abdéritains , Paris, Ecole Nationale
Supérieure des Beaux-Arts |
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Jean-Baptiste-Camille Corot Démocrite et les Abdéritains, Salon de 1841 MBA, Nantes
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"La
bellezza dell'arte è verità immersa nell'impressione, nell'emozione che
si riceve dalla natura... verità cercata e precisa, ma avvolta dal
sentimento che tu hai avvertito al primo momento. Se sei stato sincero,
nelle tue emozioni, tu sarai in grado di trasmetterle anche agli altri".
(Jean-Baptiste-Camille Corot)
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