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Creato da: upmarine il 02/10/2006
Reporter a stile libero, anzi senza. Ovvero, un gatto attaccato ai maroni! Con le unghie. :-((

Trackback e commenti al Messaggio #56

 
Messaggio N°56
Tags: upmarine
29 Aprile 2007 - 03:52

Upmarine ... su Upmariner Channel

Caro amico,
fai in modo che mai,
mai per un solo momento,
in un solo istante della tua vita,
in un solo infinitesimo battito delle tua ciglia,
ti possa mai passare per la mente il barlume dell'idea
di alzare la tua mano sulla donna che ti sta accanto.
Anzi, ti dirò di più.
Assicurati che in nessun modo

lei possa avere il solo sospetto che tu
ne possa essere capace.
E' un buon principio.

Certo, amico mio.
Ma come può esserti passato questo pensiero per la testa?

E' solo che mi sono tornati in mente gli occhi di mia madre pieni di paura.
Che lui potesse fare del male, a noi figli.
Poi si è tranquillizzata, perchè era il sangue di madre che sgorgava dalla fronte.
Mentre le mie lacrime sgorgavano dagli occhi che lo fissavano da sotto il tavolo.

Poi crebbi, forse.

 
Inviato da: upmarine Commenti: 12
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Inviato da odio_via_col_vento il 29/04/07 @ 08:09 via WEB
è già molto avere avuto questa forte consapovelzza dell'amore di qualcuno che ti difendeva. ci sono anche donne che non riescono ad essere così.
è molto che questa violenza domestica ti abbia suscitato solo orrore e distacco. ci sono anche uomini che sanno solo ereditarla.
(Rispondi)

 
 
Inviato da carpediem56maestral0 il 29/04/07 @ 08:47 via WEB
...W il family day!!! Se poi all'interno vi sia solo un caldo, piccolo, ben organizzato inferno domestico a chi vuoi che importi? W il famili day!!! Nessuno che aiuti ad uscire "indenni" da quel delizioso focolare, nessuno che soprattuto osi metterci il naso...la privacy del focolare è tra le cose più inviolabili del pianeta...quindi non applicandosi ne la Convenzione di Ginevra sui prigionieri politici nè la dichiarazione universale dei diritti del bambino...che ognuno possa esercitare in Santa pace il suo ius pater familias in pace...magari, ogni tanto, marciando per le strade...Viva, viva,il family day...:-/
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Inviato da upmarine il 29/04/07 @ 21:34 via WEB
Nonostante tutto, è nella famiglia dove trovo ciò che più mi occorre.
(Rispondi)

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Inviato da carpediem56maestral0 il 29/04/07 @ 22:17 via WEB
So che cosa vuoi dire...ne con lei ne senza di lei...eppure volevamo cambiarla questa famiglia, non distruggerla, ma cambiarla, arieggiarla, democratizzarla,renderla il luogo degli affetti e non solo dei "doveri", il luogo dove ognuno potesse esprimersi per quello che era e non il luogo più adatto alla nascita e sviluppo dei "sensi di colpa"...non mi pare che ci siamo riusciti...o per lo meno non del tutto!un bacio...:-))
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Inviato da mara2003 il 29/04/07 @ 13:38 via WEB
esperienze del genere penso facciano parte del bagaglio di ognuno di noi, per alcuni sono state piccole cose, per altri hanno raggiunto il limite dell'eccesso segnando la vita futura...e poi c'è chi è fortunato perchè capisce di non essere responsabile del proprio vissuto nè colpevole delle cose che gli accadevano intorno quando era piccolo
eppure le famiglie di 20,30 anni fa reggevano a questi urti logoranti, oggi si sfasciano per molto meno e i figli sono molto più deboli di quanto lo siano stati i ragazzi dei matrimoni di una volta...che sta succedendo?
(Rispondi)

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Inviato da rimescolareilvolga il 02/05/07 @ 13:34 via WEB
Ciao Mara, le famiglie di 20-30 anni fa sei sicura che reggevano?...i figli di allora sono i padri e le madri di adesso..."un amico" mi raccontava, anni fa, quando erano a lavorare nei campi, perchè non si muovesse gli mettevano un masso sul grembiule e lui stava fermo ore...I problemi di una volta teli ritrovi adesso, fortunato/a chi non li ha vissuti sulla propria pelle...un saluto Mauro
(Rispondi)

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Inviato da mara2003 il 02/05/07 @ 23:27 via WEB
certo Mauro che mi risulta...solitamente non sparo a caso...le madri delle nostre generazioni restavano e sopportavano ogni genere di angheria, è vero che non c'era ancora il divorzio ma nulla vietava loro di porre fine alle tragedie che vivevano ma preferivano non sottoporsi alla critica dell'occhio della gente; oggi divorzio o no, con tragedia o no appena le cose non ci vanno epr il verso giusto prendiamo le nostre cose e ce ne andiamo di casa se non lo fanno i nostri quasi ex mariti...e con i problemi di una volta che ci ritrovaimo sulle spalle riusciamo ad essere forti e combattivi nel bene e nel male, in un certo senso siamo forgiati alle intemperie...i nostri figli oggi non hanno nemmeno un vissuto da cui pertire...ciao
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Inviato da MUSICANTE_0 il 11/05/07 @ 00:32 via WEB
Complimenti per il post Up, spero che non sia autobiografico.... le madri della generazione prima della nostra non si disperavanno quando veniva a mancare il marito, le madri della generazione prima della nostra non si sposavano per amore (e così i loro mariti), le madri della generazione prima della nostra erano le nostre nonne che vedevano i loro mariti partire per le americhe e alcune non li hanno più visti ritornare, e non perchè fossero morti....a loro bastava l'assegno che gli facevano pervenire a fine mese...le madri della generazione prima della nostra se ne fottevano dei loro mariti...Oggi se se ne parla qualcosa è cambiato in senso positivo...Music
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Inviato da upmarine il 11/05/07 @ 04:30 via WEB
Grazie per i complimenti, Mauro. Quello che scrivo ha molto di me. E' inevitabile. Autobiografico? Questo vissuto si. Incredibilmente, nonostante che fosse terribile vivere quei momenti, ora non solo non c'è traccia, in senso negativo, ma addirittura tutti i personaggi farebbero carte false per tornare indietro. Siamo giunchi che si piegano ma non si spezzano, evidentemente. Buona notte.
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Inviato da ilike06 il 29/04/07 @ 14:24 via WEB
per fortuna, nel mio vissuto, non c'è traccia di tutto questo...bacio Up
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Inviato da rimescolareilvolga il 02/05/07 @ 13:26 via WEB
Non conosco il tuo vissuto, non sò se è un'esempio, una storia, una parte di vita...di certo è orrore che resta dentro, certe volte insanabile, ci puoi mettere dei "cerotti" a coprire una ferita...ma queste sono ferite che restano aperte e ricucirle è assai difficile, comporta sofferenza...un rispettoso augurio. Mauro
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Inviato da upmarine il 03/05/07 @ 13:41 via WEB
Storia vera. Ma le ferite non sanguinano più. Anzi, ti dirò. Mio padre è morto da più di 10 anni, e tutti noi vorremmo che tornasse ancora una volta per dirgli che ci manca. Mia madre è quella che sente di più la sua mancanza. E' lei che ci ha sempre detto che, a modo suo, ci voleva molto bene. Certo che se fosse stato un po' più a modo nostro non avrebbe guastato.
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