Da "Micro & Personal Computer" - Rubrica "PC & Radio"- Dicembre 1995

GSM e conflitti generazionali (seconda parte)

Dopo averle introdotte nel precedente appuntamento, vediamo in questa puntata di precisare ed esaminare vantaggi e caratteristiche dei vari metodi di multiplazione, (FDMA, TDMA, CDMA), e quali ruoli essi svolgono nelle telecomunicazioni, via radio ed in generale.

di Mario Chisari IW0CDT

Avevamo presentato la scorsa volta le tre "generazioni" della tecnica di multiplazione via radio, che si rendono necessarie per trasportare l'enorme traffico prodotto dalla telefonia mobile: FDMA, TDMA e CDMA, acronimi rispettivamente della multiplazione nel dominio della frequenza, del tempo e di codice.

Le ultime due sono tecnologie nate per l'impiego digitale, e per questo è generalmente richiesto il passaggio dal segnale vocale ad un flusso di dati digitali, comprimibile con svariate tecniche (ecco perché questa rubrica se ne può occupare...).

Una volta passati al digitale, avevamo anche osservato che, paradossalmente, mentre il GSM appartiene alla seconda generazione, il Packet Radio appartiene già alla terza, dunque è, almeno apparentemente, più evoluto.

Queste "generazioni" non vanno confuse con gli "standard" che le realizzano, ossia E-TACS, o GSM, o Packet Radio; qualsiasi nuovo standard, creato ora o in futuro, appartiene necessariamente ad una di queste tre categorie, anche se, con il passare del tempo, sempre più ricadranno nella terza.

Nelle figure trovate la rappresentazione del tipo di uso fatto dei canali dalle varie tecniche.

LA PRIMA GENERAZIONE: LA FDMA

Nella FDMA (fig.1), tutto è molto semplice: ogni stazione trasmette sul suo canale, ed è tutto risolto. Questa apparente semplicità è però poco efficiente quando si hanno moltissime comunicazioni simultanee. La FDMA è, e rimarrà, principe nei sistemi di radiodiffusione (RAI, radio private, emittenti ad onde corte), per le stazioni utility (stazioni campione e meteo) e, per le trasmissioni in voce tra i radioamatori, che sono tutto sommato pochi. Vediamo quali sono le caratteristiche della FDMA.

LA SECONDA GENERAZIONE: LA TDMA.

Non esistono praticamente esempi di radiodiffusione o di trasmissione amatoriale in TDMA. Il fatto è che TDMA richiede un alto grado di cooperazione tra le varie stazioni che la utilizzano; l'unica situazione in cui è conveniente la TDMA è nei collegamenti punto-punto (tra due sole stazioni) o a stella (come nel caso dei cellulari, con la stazione base al centro e molti terminali mobili che parlano con essa).

Vediamo quindi le caratteristiche della TDMA:

Il prossimo passo dunque è la CDMA; ma, per i consueti motivi di spazio, ne riparleremo nella prossima puntata.

73 e 51 per le vacanze natalizie de Mario.

(2. continua)


Le immagini non sono più disponibili; mi dispiace...

 


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Aggiornato il 20/07/98.