FEBBRAIO 1959                                                                                                                                Nr. 18-20

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LA TORRE DAVIDICA

Notiziario mensile della Chiesa Universale Giuris-Davidica fondata

nel 1872 sul M. Labro, Amiata, da David Lazzaretti C. D. G.

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Sede in Roma – Via Tevere, 21 - 5  Tel. 84.53.840 – Pubbl. Autor.

Tribun. Roma N. 5841 del 14-6-57Dirett. Respons. Elvira Giro

Pubblicazione Gratuita – Spedizione in abbonamento postale Gr. 3  

 

 

ai militi crociferi dello Spirito Santo

 

 

 

LIBERTÀ E CRISTIANESIMO PAGANO

 

Nel Vangelo si legge che Gesù disse ai Suoi seguaci: “Se mi seguite nel mio insegnamento io vi farò franchi” (cioè liberi). La dottrina di N. S. Gesù Cristo nell'insegnamento cristiano fu maliziosamente studiata e trasformata dall'imperatore Costantino e dai suoi compari, e gli effetti che ora si sono determinati, dicono chiaro che questa istituzione è anticristiana.

Cristo acceso d'amore per il genere umano fu primo a comprendere la potenza delle passioni, e volle formare la educazione degli uomini. E non già la sua morte ma la Sua vita fu tutta una passione, che infiammò quello spirito eccelso per il vero, per il buono per il santo. Però la Sua religione è la religione della passione. E il Suo cuore fu il focolare degli affetti che tuttora riscaldano e illuminano il popolo. La passione che fu accesa e diffusa dal cuore di Cristo, fu la passione per l'umanità per la elevazione dello Spirito a Dio, per la Fratellanza e l'amore.

È per l'alta passione onde fu invaso che Egli affrontò il martirio e la morte per giovare alla causa della umanità e di Dio. Invece, dopo il tradimento di Costantino, quando venne sostituito il falso al vero cristianesimo, anche il concetto della passione fu falsato, alterato. Si finse di adorare Cristo e si continuò ad incensare Giove, Marte e Venere. Alla abnegazione si sostituì la simonia e l’egoismo. Alla umiltà, l'orgoglio e la superbia. Alla carità e al perdono, la violenza e l'odio. Alla fratellanza, l'invidia. Alla tolleranza, le persecuzioni di una setta, la quale si appellò Chiesa Universale e fu la persecuzione universale. Ai simboli primitivi del Cristo, che erano: il sole che illumina, l'acqua che terge e purifica, l'olio della pace, ed alla vita di un uomo, tutto amore e abnegazione, si sostituirono le angoscie supreme della morte,  gli strumenti di supplizio, i simboli della tortura, i chiodi, le tenaglie, i martelli con cui si continuò a tormentare i popoli. Caino fu sostituito a Cristo. La morte alla vita. I malefici dell'anima e del corpo, al bene e alle gioie della fratellanza e dell'amore.

Essi fra loro nel consiglio dissero: Diamo pure la libertà agli schiavi, perché questo è il loro credo nel cristianesimo, ma dinanzi a questa libertà, inculchiamo loro lo scrupolo delle pene eterne dell'inferno, il premio dopo la tomba, i pericoli della morte dell’anima e la sua dannazione nel peccato.

L'attuale Chiesa Romana fu fondata (non da San Pietro, ma da Costantino Imperatore e dai suoi compari) sopra la violenza delle minacce degli eterni castighi, l'equivoco e gli effetti della morte, l'obbedienza sul servaggio, l'errore e l’annientamento fisico e morale, continuando l'odio dei popoli. Il falso cristianesimo è nato col suo innesto sulle basi pagane della Roma imperiale. (La bestia dragona e la bestia agnellina: Apocalisse 13, 1 e 13, 11). E i popoli che si dicono cristiani sono al di sotto dei pagani.

Cattolici e protestanti non adorano del Cristo che la carne crocefissa, lo consumano ogni giorno con l'Ostia consacrata in Cristo morto, adorano della Bibbia la parola morta e non sono che materia e sensi. In un Cristo morto, e sulla croce inchiodato, non si poteva divenire liberi per affrancarsi alle Leggi di Dio.

I preti fino ad ora hanno sostenuto questo concetto: “Dio per salvarci dal peccato originale si è fatto uomo in Gesù Cristo e si è fatto crocifiggere”... che, Dio, nostro creatore, sia morto inchiodato alla croce per mano di uomini, da Lui stesso creati, e che, Egli poi, perché è stato dagl'uomini ucciso, noi siamo stati salvati dal peccato originale, è il più grande controsenso! Il più ignominioso e crudele inganno per i popoli! Essi dissero ancora: “Godiamo, tanto Dio ha pagato per tutti noi, con la Sua morte sulla croce”. Ecco il falso concetto!

Dio infinito, non può assumere forma umana e finita, ed in ogni modo, Dio, Ente immortale, come potrebbe soffrire e morire? Dio, bontà infinita, non indurrebbe mai un popolo intero a commettere la più grave delle colpe, “l'uccisione dell'innocente” perché Dio comandò a Mosè: “Non uccidere!

Un vero tradimento al nostro S. Gesù Cristo! Un tradimento che ha generato il caos tremendo e la tragedia umana, che abbiamo dovuto e dobbiamo tuttora sopportare nelle dolorose lotte per stabilire le verità.

Di chi è la colpa se non di coloro che custodiscono e sostengono le tante false imposture, e da queste ne traggono profitti sfruttando il popolo nel nome di Dio, di Cristo e di tutti i santi, compresa la S.S. Madre?

Di Dio, degli angeli e santi, ne hanno fatto dei commercianti! Ecco gli effetti controproducenti del falso cristianesimo, istituito sul falso credo. La materia chiama la materia, la morte ha generato la morte corrosa dai suoi vermi. Questa è in sostanza la chiesa del Cristo morto, inchiodato, dagli uomini nemici di Dio.

 

 

Gesù Cristo, il primogenito

Gesù era stato confermato il primogenito dalla voce del Padre che Giovanni Battista sente mentre Lo stava battezzando nel Giordano. Lo sentono anche gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni quando si trovarono sul monte e Gesù fu trasfigurato nel sole (Matteo 17, 5). Essi odono la voce del Padre che dice forte: “Questi è il mio figliolo prediletto nel quale ho riposta la mia compiacenza, Ascoltatelo!

Dio è un Ente supremo, un Centro di comando legislativo, che col Suo raggio opera sulla nostra terra. Questo raggio sopra la terra ha maturato il Suo primogenito, (corpo e anima) e Lo ha fatto chiamare Gesù e poi Cristo, che vuol dire Unto. E da chi fu unto se non dal raggio solare? Perciò se unto equivale ad essere un Cristo, a volersi qualificare cristiano è come dichiararsi un figlio del raggio solare.

Gesù al Monte fu inondato dal sole”. Nel sole risiedono le gerarchie del comando dell'Ordine Legislativo e perciò il cristianesimo è di provenienza Solare. Le Leggi che Dio ha emanato sulla terra per mezzo di Mosè, di Gesù e di David Lazzaretti, sono le Leggi di ordine solare che la terra ha ricevuto per ristabilire nella società umana l'ordine, la pace e la concordia tra tutti i popoli, figli del raggio cristico. La superbia degli uomini della terra aveva abbandonato e disperso queste Leggi, perciò sono caduti nel travaglio.

 

 

 

 

 

 

OPERA DELLA SS. TRINITÀ DI DIO

 

 

A volere respingere o demolire le Leggi Divine Solari o Cristiane, ormai è impossibile, perché esse sono radicate nel cervello e nel cuore di molti, e l'anima umana ormai vibra nell'Unità del pensiero verso un Dio Unico, Ente Supremo, con la Sua Legge di gravitazione, attrazione e repulsione: collegati in quella Unità comprensiva che costituisce l'universo, la forza centripeta e centrifuga per cui ogni cosa è attratta o respinta dal Centro e tutto finisce per equilibrarsi e con l'equazione delle forze si genera e regna l'Unità.

La società umana conviene appoggiarla e ricostruirla su questa pietra angolare su cui appoggia il Cosmo. In sostanza questa era la finalità dell'insegnamento del cristianesimo. La via libera promessa dal primogenito della terra, Gesù C. era la nostra liberazione dalla schiavitù dei sensi della carne (o materia) per dirigere questi sensi (o passioni) alla sintesi del senso dell'Arcano del Divino, nell'ordine dell'armonia dell'Universo. Perciò Egli disse: “Seguitemi che io sono la Via, La verità, la Vita e vedrete nuovi cieli e nuova terra”.

La Legge determina il fatto; e le Leggi Solari consegnate a Mosè hanno determinato il fatto che ogni creatura è divenuta divina e umana. L'Eterno Iddio aveva comandato che le Leggi del Sole fossero usate e imposte per la maturazione della nostra anima e corpo; leggi necessarie per guidarci all'ordine divino per la congiunzione del nostro corpo terrestre al corpo spirituale celeste, e fare sì che la vita della terra sia regolata, e ordinata con le leggi cristiane inviate dal sole.

Coloro che sono recalcitranti a questa verità, sono soggetti alle Leggi di Causa e di Effetto tanto vale che si dichiarino remissivi e che si lascino guidare e governare da coloro che la sanno giusta e che sono idonei a dirigere le sorti dell'umanità. Non è a colpi di gomito che si stabilisce la pace, la concordia tra i popoli; ma bensì con l'insegnamento e la ragione. Non è la forza bruta che determina il bene; il bene nasce dalla forza morale collocata sul piedistallo delle leggi divine e naturali.

 

Il vero cristiano

Caro fratello in Cristo, conosci tu te stesso? conosci tu i tuoi doveri e i tuoi diritti? Vogliamo insieme esaminare le leggi di Dio per vedere se tu le osservi con devozione e rispetto per crearti il diritto di essere un cristiano, e di entrare nell'Unica Legge del Diritto Divino che le compendia tutte?

A Mosè Dio ha consegnato queste Leggi: “Io sono l'Eterno, l'Iddio tuo e non avrai altro Dio fuori di me. 1° Non ti prostrare né a scultura né a immagine alcuna. 2° Non nominare il nome di Dio invano. 3° Ricordati di santificare le feste. 4° Onora il padre e la madre. 5° Non uccidere. 6° Non commettere adulterio. 7° Non rubare. 8° Non dire falsa testimonianza contro il tuo prossimo. 9° Non desiderare la donna d'altri. 10° Non desiderare la roba d'altri”.

A Gesù Cristo ha consegnato queste Leggi: “Ama il Signore Iddio tuo con tutta l'anima e con tutta la tua mente. Amatevi gli uni con gli altri, come io ho amato voi. 1° Ama, il prossimo tuo come te stesso. 2° Fa agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”.

A David Lazzaretti, Cristo Duce e Giudice, Dio ha consegnato queste leggi: “Ama con tutto il tuo cuore l'Altissimo Signore Iddio Creatore, che ti ha liberato dalla morte eterna. 1° Ama lo straniero e consideralo come se fosse tuo fratello”.

La via libera promessa per l'amore di Gesù era quella di seguire le divine leggi, dalle quali tu, caro fratello, eri uscito causandoti dolori, sudori e lacrime amare per poter risalire in dette leggi che sono di ordine naturale, queste leggi sono quelle che ti affrancano all'Universo, al tuo Creatore; con queste hai la facoltà di spaziare col pensiero e con il corpo eterico su tutti i pianeti che popolano la grande galassia che tu vedi sul firmamento, dove tutto è Legge, Ordine, Vita.

Ora che la terra è entrata nell'ordine dell'Universo in virtù della terza Legge donataci, non sei più libero di trasgredire alle leggi che ci governano. Esse sono la tua vita, e se non le segui, ti annulli in te stesso inesorabilmente. Iddio è ordine, l'ordine è la legge dell'Armonia Divina Universale. La terra è entrata ormai nell'ordine solare (cristiano) perciò non concedo tregua ai viventi. Gli Arcani (o Arcangeli) esecutori hanno il dominio: sul demonio, sul satana, e sul diavolo.

Sul demonio che sull'uomo è l'orgoglio e la superbia. Sul satana che sull'uomo è il vizio e la lussuria. Sul diavolo che sull'uomo è l'ignoranza e la cattiveria.

Medita, rifletti su quanto ti ho comunicato per il tuo interesse. Perché solo questa è la via che conduce alla Resurrezione.

Non c'è che una via per tornare a Dio!

 

E. G.

 

 

SIAMO UOMINI DI PENSIERO O DEI BRUTI?

 

(Lettera aperta agli uomini di pensiero e alle creature di buona volontà).

Se siete uomini di pensiero seguitemi su quanto Vi espongo. Vediamo come i preti hanno trattato e inscenato la Teologia cristiana di Dio e se questa loro pretesa di insegnamento contenga una logica. Esaminiamo la questione dei santi. Nelle Sacre scritture i profeti parlando di Dio lo definiscono tre volte Santo e non esiste la spiegazione della parola: Santo. L'Iddio tre volte Santo ha creato il Cielo, la Terra e infine l'Uomo. Gesù C. non ha creato dei santi. In un passo delle scritture, Gesù lava i piedi agli Apostoli ed a Giovanni che, gli dice: Gesù tu sei buono, Lui risponde: “Nessuno è buono, ma solo il Padre che è nei Cieli” ed a Pietro, che aveva mostrato invidia per Giovanni E., Gesù risponde: “Vattene via da me Satana, tu mi sei di scandalo” (Matteo 16, 23).

Perciò in terra non si è buoni né perfetti da essere considerati santi. I preti, studiosi di teologia, si sono presi l'arbitrio dinanzi a Dio e agl'uomini di creare dei santi. E non credo che lo abbiano fatto con lo scopo di condurre le anime a Dio e all'insegnamento del Suo cristianesimo in Gesù Cristo, perché il popolo si è riversato verso i santi della Chiesa, abbandonando la dottrina di Gesù. Il popolo dice: “Gesù non fa le grazie, ma i santi si che le fanno” …. poi sono sorte le varie Madonne, e tra santi e madonne hanno riempito tutti i templi di statue le quali sono là per chiederti l’elemosina.

Un giorno scopriremo anche il significato del nome “SANTO”!

Ogni creatura ha il diritto di vita e se la deprezzasse andrebbe contro la volontà di Dio. Il nostro corpo è un dono di Dio. Abbiamo sì il dovere sociale di sostenere coloro che non riescono a bastare a loro stessi, ma non per questo si deve definire un santo colui che offre il soprappiù! Sia in Forza Fisica che in sapienza morale-spirituale.

Ma è a fin di lucro che i preti hanno creato i santi eccetera, elevando uomini di studio e di virtù ai poteri soprannaturali.

Il fatto è molto grave perché nel pensiero umano é stata rovinata la istituzione nell'ordine di Gesù Cristo, il primo figlio di Dio risorto dai morti e noi ammaestrati nella Sua dottrina, dovevamo risorgere in anime gruppo, nella fine dei tempi. E a dircelo sarebbe venuto il Consolatore, mandato dal Padre e anche da Gesù. E sarebbe venuto lo Spirito Santo, lo Spirito di Verità, che avrebbe parlato del Padre e del Figlio, ed avrebbe rinnovato tutte le cose per la Resurrezione della carne. (Giovanni Cap. 14, 25 o 16, 7).

Sono dolente nel doverlo dire, ma è tempo di sollevare le bende dagli occhi per vedere le piaghe, analizzare l'odore pestifero che producono e cercare il rimedio a questa istituzione. Molte sono le creature che ne sentono disgusto e molte le si accostano con indifferenza, ma subiscono gli effetti delle troppe droghe che furono loro propinate. Sostanzialmente, teologicamente, questa Chiesa dovrebbe essere il corpo di N. S. Gesù Cristo, il primo-genito del Sole Divino?

Il fatto è grave, ma nessuno si preoccupa di rimediare. Anzi si adagiano sulla responsabilità di colui che si è lasciato spingere più in alto dai concilii ecumenici, dai concistori, ossia dall'ordine dei prelati in carica di governo delle anime. Questo corpo Chiesa formato da loro, sarebbe dunque l'Essenza Spirituale generata dalla dottrina di N. S. Gesù Cristo? È questa forse la pietosa realtà del Suo sacrificio? E cioè un corpo che giudica e condanna e che fa del commercio con i Santi nel nome di Dio, dicendo di fare opere di assistenza e di intercessione?

Gesù nel Tempio ebraico ha usato la violenza nel gettare fuori i mercanti e i banchieri. Diceva che nella casa del Padre si doveva solo pregare e non commerciare. Ora io dovrei chiedere ai preti, dove sono i confini di questa loro Istituzione?

Per loro quel Consolatore, (promesso per la fine dei tempi per annunciare che la umanità è risorta e redenta per la dottrina di N. S. Gesù) sarebbe venuto nel giorno delle Pentecoste, cioè dopo 50 giorni che Gesù è salito al cielo?

Ora li debbo accusare di errore irreparabile perché in questo modo hanno chiuso il ciclo Cristico nel suo nascere e la umanità per causa loro sarebbe rimasta in eterno morta in croce, col Signore Gesù C. crocefisso.

Questo Consolatore (mandato dal Padre e dal Gesù) sarebbe venuto solo per poche persone e non avrebbe compiuto niente di straordinario, perché si sarebbe manifestato in 12 lingue di fuoco, a 12 persone, le quali poi si misero a parlare in lingue diverse.

Coloro che poi sulle piazze li ascoltarono li hanno considerati ubriachi. (Atti degli Apostoli 2, 13) Un consolatore di poco conto, non vi pare? E si sarebbe manifestato a sole poche persone che testimoniavano per l'evento dell'onda cristica.

E vorreste anche confinare, come dicono loro, lo Spirito Santo e lo Spirito di Verità nella medesima manifestazione del giorno delle Pentecoste? No, non è vero! Essi hanno avuto ben poca considerazione per questa potenza che è La Madre Creatrice delle anime.

Per quale finalità Essa si sarebbe manifestata? Mentre Essa era rimasta in terra come pegno di resurrezione fino al regno del Padre. Gesù dalla Croce disse a Sua Madre: “Donna ecco tuo figlio” e rivolto a Giovanni Evangelista: “Figlio ecco tua Madre”.

La Madre doveva manifestarsi per tutta l'umanità redenta nell’amore in Cristo e nel Suo insegnamento, così i preti hanno sostenuto questo concetto errato che lo Spirito santo fosse già venuto nella Sua piena manifestazione nei dì delle Pentecoste, di conseguenza Le hanno tolto la gioia di essere attesa. Che terribile inganno abbiamo sopportato! perché essi hanno annullato la Sua potenza di Maestà Materna. Lei che ha dato vita e luce a tutta la umanità, perché creatrice delle anime nostre; Lei sarebbe stata da loro limitata a tante pochezza, se in quel giorno delle Pentecoste, gli Apostoli furono presi per ubriachi?

Quanto era meglio per i ministri del Culto se si fossero attenuti ai Vangeli soltanto nella sostanza spirituale del Cristo Gesù il primogenito risorto dai morti! Il Rospo, che era invidioso della Mucca perché era grassa, si volle gonfiare. Ha respirato troppa aria  ed è scoppiato!

La Maestà Materna, Spirito Santo, è tanto potente che solo a Lei spetta per comando dell'Eterno Iddio il compito di stabilire in terra la Resurrezione, con la Legge del Diritto Divino e Umano e con questa santificare tutti i Suoi figli redenti come Gesù C. Infatti era Lei che doveva rinnovare ogni cosa sotto un nuovo ordine con l'Unica Legge che le unisce tutte e stabilire la Chiesa dell'Amore (del Giovanni) in cui ogni anima viene santificata nell'ordine Trinitario.

Perciò essi non possono giustificare il loro falso arbitrio di avere creato dei santi. La loro Istituzione ha radici pagane ed ha fatto germogliare il fiore del paganesimo. I loro santi li hanno messi sul piedistallo degli idoli pagani.

Iddio li ha puniti dello loro colpe ed ora si trovano in un gioco chiuso e con la partita perduta.

Vogliamo dare un'occhiata al Cantico del Cantici di Salomone? ((n. 8, 8) “se ella è un uscio, la chiuderemo con una tavola di cedro”) si difendano se possono dalle mie osservazioni che accusano i loro errori al cospetto di Dio Onnipotente, perché la loro istituzione è rimasta un uscio non un edificio, avendo essa chiuso sul suo nascere il ciclo cristico (o evoluzione cristiana).

Non possono sostenere che i santi da loro creati siano gli avvocati nostri difensori presso il sommo Dio, perché il padre ci ha donato la preghiera Sua affinché ci incontrassimo direttamente con Lui. I santi, che essi hanno proclamato, sono gli stessi loro accusatori.

Tu Chiesa Cattolica Apostolica Romana hai rovinato l'Opera del Consolatore promesso, venuto in David Lazzaretti, da te accusato di essere indemoniato, perché scopriva i tuoi vizi. Hai demolito i suoi edifici, hai fatto bruciare i suoi libri dicendo che erano eretici. Ed ora hai negato me nel mio nascere, perché ti ho detto che porto con me l'Opera della Colomba, la Creazione Madre, che rappresento Lei perché Iddio, il Creatore di tutte le cose mi parlò e mi diede i suoi ordini, ordini che ho sempre eseguito. Ma tu mi hai perseguitata con cause e minaccie contro i miei fedeli e seguaci Davidici.

Non volete che la Chiesa Universale Giuris-Davidica abbia vita e vigore, perché questo nuovo ordine vi demolisce? Siete davvero quella potenza satanica che N. S. Gesù Cristo riconosce in Pietro?

Nel Vangelo Paolino e Giovanneo che usate nel Messale Romano per la festa della Beata Vergine, del 7 ottobre, e che sarebbe una rievocazione dalla misteriosa sapienza dell'antico testamento, per la Madre S.S. (leggete questa Sua comunicazione:

“Il Signore mi possedette all'inizio delle sue opere, fin dal principio, avanti la Creazione, Ab aeterno, fui stabilita; al principio avanti che fosse fatta la terra. Non erano ancora gli abissi, ed Io ero già concepita. Or dunque o figli, ascoltatemi! Beati quelli che battono le mie vie. Ascoltate i miei avvisi per divenire saggi, non li ricusate. Beato l'uomo che mi ascolta, e veglia ogni giorno alla mia porta ed aspetta all'ingresso della mia casa. Chi troverà me, avrà trovato la vita e riceverà dal Signore la salute”.

Poi ancora: “Io uscii dalla bocca dell'Altissimo, primogenita, avanti tutte le Creature. Io feci nascere nel cielo una LUCE imperitura, e, come nebbia, ho ricoperto tutta la terra.

Io abito nel più alti Cieli, il mio Trono sta sopra colonna di nubi. Io sola sola feci il giro del Cielo. Penetrai nel profondo dell'abisso, camminai sui flutti del mare, posai i piedi in ogni parte della terra, presso tutti i popoli. In ogni nazione ebbi l'impero, e di tutti, grandi e piccoli, conquistai i cuori. Tra tutti questi Io cercai un luogo di riposo e decisi di dimorare nell'eredità del Signore.

Allora il Creatore di tutte le cose, mi parlò e mi diede i Suoi ordini. E Colui che mi creò riposò nel mio Tabernacolo”!

Sono riuscita a risolvere le bende dagli occhi? Ora dovrei rischiarare le vostre vedute?

Nel mio libro “Rivelazioni Spirituali” stampato a Roma nel luglio 1954 alla pagina 31 ho fatto questa comunicazione, nel fine che intendiate la sostanza della mia Missione.

Casella di testo: ELVIRA GIRO
SACERDOTESSA
DELLO SPIRITO
SANTO MADRE

“Per grazia Divina io rientrai nel Padre, ed il Padre mostrandosi nel Cielo vi farà conoscere chi io sono. Io sono nel Padre,  ed il Padre è in me, perché io sono in Lui. Rai, il mio compagno, sarà al mio fianco, perché io ero con Lui prima che il mondo fosse.

Ed ora io con Lui nel mondo saremo, perché così vuole il Padre. Il mondo sarà guidato da me, e Rai, con me Egli camminerà, nei secoli e secoli, perché nessuno più ci potrà dividere.

Vi dico che tutto passerà, ma non passeranno le mie parole. Siano le mie parole e il mio libricino il vostro dolce miele, che non avvelena più il ventre, ma lo farà vibrare e lo addolcirà come   la manna del cielo. L'armonia del Cielo è scesa sulla terra, accoglietela amorevolmente, non respingetela più; Vi dico che sarebbe come voler mettere il mare in un guscio di noce, tanto ormai è assurdo il vostro sforzo per respingerla.

Cadranno i renitenti e i dormienti, la loro caduta sarà di risveglio o di morte, cercate, voi duri di cuore, di fonderlo in tempo e armonizzarlo nel mio insegnamento, affinché la morte seconda non vi trovi immaturi.

Molti insegnamenti vi furono dati e vi vengono dati, molti altoparlanti come trombe hanno suonato per tutti, i messaggeri hanno attraversato monti e mari per annunziare la mia venuta e la venuta di Rai.

Risvegliatevi, l'oro è scoccata, l'Uomo Divino e umano è compiuto. Attendete la manifestazione che è già pronto. Lo spirito ha scritto per mezzo del mio Corpo”.

 

ELVIRA GIRO

 

 

 

 

IL NUOVO SACERDOZIO

 

Sinora il sacerdozio, così nel mondo pagano, come nel cristiano, formava una classe, o casta a parte, era una società nella Società uno Stato nello Stato. Bastavano alcuni segni mistici a consacrare il prete, il quale, ottenuta quella consacrazione cessava di appartenere a sé, alla patria; non apparteneva che alla sua sola casta ed alla Chiesa. Questa fu una delle cause della scissione che divise la società laica dalla sacerdotale, lo Stato dalla Chiesa, nei tempi moderni.

In una società, in cui è abolito il privilegio di casta e di nascita, il prete non può più formare classe appartata dalla società civile; Il principio di unità, fondamento del dogma, deve estendersi al culto. Al principio del privilegio, deve sottentrare quello naturale e razionale. Ed il principio naturale è quello dell'attitudine della vocazione.

Il vero sacerdozio si disse venire da Dio. Ora è Dio, la natura che desta il genio e lo consacra. L'uomo di alto cuore, di genio superiore, di sublimi ispirazioni è pieno del divino; esso sarà il sacerdote dell'avvenire. La provvidenza stampa sulla fronte dell’uomo di genio un suggello incancellabile. È la corona luminosa che avvolgeva il capo di Mosè, dei profeti, aureola che circondava la testa di Cristo.

Sinora l'uomo di genio, fu segno alle ire dei potenti. Nella civiltà passata genio divino, significò martirio. Così furono perseguitati Giovanni Huss, Arnaldo da Brescia, Giordano Bruno, Giovanna d'Arco ed altri molti. Ma il popolo riconosce la loro potenza, e segue con entusiasmo i loro passi sulla terra, e grida: in essi è Dio! Quindi il grande artista, il quale sa cercare le fibre del cuore e con la parola, con la grazia, con le ardenti immagini del pensiero, esercita un fascino benefico sulle masse, diviene centro che attira gli animi, li associa, li rilega. Esso è l'uomo religioso per eccellenza.

L'uomo, il quale per la nobiltà e bontà dei suoi pensieri, per la moralità degli atti della vita, suscita la riverenza e l'affetto dei cittadini, l'uomo che comanda, non perché impaura ed impone collo forza, ma perché persuade ed attrae, che irradia intorno a sé l'umore, pronto sempre a consacrarsi al benessere del prossimo, e vive non chiuso nell'egoismo, ma intento al bene della città, dell’umanità, senza distinzione di razze o di sette, questo uomo è il sacerdote, questo è il prete dell'avvenire.

L'ufficio a cui è chiamato sarà d'insegnare a tutti ad amare la famiglia, la città, lo Stato, l'umanità, di penetrare, studiare le leggi dell'Universo, ed elevarsi a Dio; Suo ufficio sarà soprattutto, anziché dividere, come facevano le religioni del passato, di unire tra di loro gli uomini, essere vincolo di unione tra le varie attitudini ed arti, per consociare l'industriale con lo scienziato, il lavoro col capitale per modo che la città sia una nella vita, come deve essere unita ad un intento comune; - al miglioramento morale e materiale.

Questo potere di conciliare e rilegare tra loro gli uomini, questa tendenza di accrescere il bene è innaturata, più ancora che nell'uomo, nella donna. Essa possiede in modo particolare la facoltà di amare, di consacrarsi a soccorrere altri; essa ha nobili entusiasmi per ciò che è bello; buono e generoso. Quindi il sacerdozio appartiene tanto alla donna quanto all'uomo. Vi saranno sacerdotesse come sacerdoti.

La donna deve trasformarsi con la nuova fede. Questa trasformazione già iniziata nella vita sociale, con l'educazione prodigata alle fanciulle e con l'ammissione della donna in alcuni pubblici uffici, conviene compierla con l'infondere in lei lo spirito della nuova fede ed additarle i nuovi doveri religiosi e sociali che le sono imposti.

Questi doveri devono corrispondere con le sue facoltà ed essere conformi al suo organismo così diverso dal maschile; essa è creata per completare l'umano, non per contraffare il virile. Quindi l'ardua questione sulla donna, che si agita in quest'epoca, non è per nulla sciolta con la parola ora in voga fra voi, di emancipazione. L'emancipazione è principio negativo e dissolvente, e la Società invece vive di principi positivi e durevoli.

La donna è dotata di facoltà positive al pari dell'uomo. Tali sono la bellezza, la dolcezza, la grazia; inoltre essa possiede un fascino particolare per cui domina le passioni della società, ed è l'occulto e più gagliardo movente a cui cede il cuore umano. Ma queste sue facoltà a che giovarono sinora nei consorzi sociali? furono usufruttate da pochi o come strumento di piacere e di voluttà, o per pompe vanitose per satollare i capricci degli oziosi e divenire mezzo di corruzione.

Sacerdotessa dell'avvenire, la donna potrà sedere e splendere presso l'Altare con l'artista-sacerdote, accendere gli animi d'amore per la famiglia, la patria, l'umanità; infervorare l'uomo alle nobili imprese, al lavoro e compensarlo con la purezza del suo affetto; compiere l'uffizio principale imposto dalla religione, attuire le ire e unire, consociare le varie classi sociali.

Essa in modo più positivo ed elevato, che non per il passato in Italia, dovrà simboleggiare la gran Madre e la Vergine, questi ideali del popolo italico. La Vergine simbolo di purità, di affetto, di abnegazione; la Gran Madre, simbolo della Potenza Creatrice, che accoppia la bellezza alla forza, la grazia alla scienza e alle arti, il sentimento alla ragione. Sacerdotessa, essa consacrerà con la parola e con l'affetto il tempio della sapienza, dell'armonia e della pace.

 

DAVID LAZZARETTI

 

(dal libro: Rivelazioni di David Lazzaretti; Ed. Ambrosoli Mllano-1881)

 

 

 

IL PARADISO DI DANTE CON BEATRICE

 

Poiché ho già spiegato la urgente necessità di riformare la istituzione della Romana Chiesa, e affinché gli uomini si rendano conto che tutto si muove per volere dell'Eterno Iddio, ecco ancora poche righe sul poeta Dante, il fortunato mortale che la Madre, col nome di Beatrice, condusse nei gironi della nostra evoluzione spirituale (dell'anima). Dante Alighieri osserva che Beatrice in ogni girone cambia aspetto, ed è per questo, attento e perplesso. E quando arriva nel Sole vede e si rende conto della origine della sua Beatrice e si smarrisce. (Canto 32, v. 132: “e contro al Maggior Padre (di fronte) siede Lucia, che mosse la tua donna, quando chinavi a ruinar le ciglia”). Il pianto di Dante fece sì che la Luce movesse Beatrice.

Nel Canto 33, v. 1 Dante ode poi la Santa Orazione alla Vergine: “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, umile ed alta più che Creatura, temine fisso d'Eterno consiglio, Tu sei Colei che l'umana natura nobilitasti, ecc”. Nel Canto 6, v. 1 invece, quando Dante si ritrova nel Cielo di Mercurio, apprende dall'anima di Giustiniano Imperatore, che: “POSCIA CHE COSTANTIN L'AQUILA VOLSE CONTRO IL CORSO DEL CIEL, CH'ELLA seguì dietro all'antico che Levita tolse, ecc. cioè gli dice che Costantino è andato contro la volontà del Cristo! Dante vorrebbe sapere ancora il perché Dio ha permesso questa negazione del Cristianesimo, ma Giustiniano risponde: (Canto 7, v. 94) “Ficca mo' l'occhio per entro l'abisso dell'Eterno Consiglio, quanto puoi”. Dante deve comprendere allora, che tocca all'uomo di riparare i propri errori, con l'umiltà. Ed ora vediamo il Canto 27, v. 19 ove l'Ap. Pietro è tutto sdegnato contro i pastori della Chiesa che usurpano in terra il luogo suo, mentre (v. 1) in tutto il Paradiso il dolce canto inebria col gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo.

Al verso 133la Madre sua, (vecchia scienza) che con loquea intera, disia poi vederla sepolta (La Verità Divina e umana) così si fa la pelle bianca, nera. (mischia il sacro col profano). NEL PRIMO ASPETTO DELLA BELLA FIGLIA (Chiesa Universale Giuris-Davidica) DI QUEL CH'APPORTA MANE, e lascia sera. (porta la LUCE). Tu, perché non ti facci meraviglia, PENSA CHE IN TERRA, NON È CHI GOVERNI. Onde si svia l'umana famiglia. Ma prima che gennaio tutto si sverni, per la centesima ch'è laggiù negletta (la nostra Madre), ruggiran, si, questi Cerchi Superni, CHE LA FORTUNA, CHE TANTO S'ASPETTA, le Poppe volgerà, ove son le prore. Si, che la classe correrà diretta. È VERO FRUTTO, VERRÀ DOPO IL FIORE”! E questa sarà la MISTICA ROSA, con la Sua Milizia Santa, nell'Ordine Giuris-Davidico (Paradiso, Canto 31, v. 1).

 

L. G.

 

Lode all'Altissimo IDDIO. Oh! Altissimo Signore! Creatore, Potenziatore, Conduttore del moto Universale. La mia lode la mia devozione alla Maestà Vostra, per avermi insegnato a dirigere il mio pensiero all’Armonia del Creato. A Voi il nostro amore e la nostra devozione per averci tratto in salvo; oh Altissimo Signore!

Lode alla SS. Madre. Oh Divina Madre degli Angeli; Potente Maestà materna. Tu vedendomi caduto nell'abisso mi salvasti. Oh! Tesoriera immensa e maestosa! L'anima mia Ti cerca per trovare pace, forza e saggezza. Soccorrimi la mente, rinforzami il cuore, sorveglia i miei passi, conducimi al creatore. Maestà potente, custode dell'anima mia Madre degli Angeli. Oh! PORTA del CIELO, AIUTAMI!

 

E. G.

 

 

Notizie in breve - Il consiglio Mondiale delle Chiese ha colto da vari mesi la istanza presentata dalla Chiesa Giuris-Davidica di Roma per la distribuzione di beni messi a disposizione dal fondo dalle Chiese Mondiali. Sono stati messi a disposizione per i Giuris-Davidici nel mese di Aprile Q.li 10 di pasta alimentare, distribuita dopo le elezioni, Q.li 10 in agosto e distribuita dopo la festa dell'Assunzione di Maria SS. Una terza distribuzione in tutto altri 10 Q.li tra indumenti formaggio farina e pasta. Distribuzione fatta dopo il Natale Davidico che si è celebrato il 1° Novembre festa di tutti i Santi. Fu festeggiato con grande giubilo per il felice evento del Suo 121° Natale e per la sua manifestazione, quale legislatore e grande Monarca. Un'altra distribuzione verrà fatta il giorno 14 marzo p.v. festa dello Spirito Santo Madre, che si terrà sull’Amiata e sul MONTE LABRO.

 

Il Capo Sac. LEONE G.