AGOSTO 1957                                                                                                                                   SECONDO NUMERO

                             PUBBLICAZIONE GRATUITA                    

LA TORRE DAVIDICA

Notiziario mensile della Chiesa Universale Giuris-Davidica fondata

nel 1872 sul M. Labro, Amiata, da David Lazzaretti C. D. G.

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Sede in Roma – Via Tevere, 21 - 5  Tel. 84.53.840 – Pubbl. Autor.

Tribun. Roma N. 5841 del 14-6-57Dirett. Respons. Elvira Giro

Pubblicazione Gratuita – Spedizione in abbonamento postale Gr. 3  

 

 

ai militi crociferi dello Spirito Santo

 

L'EVENTO DELL'ONDA CRISTICA

 

Quando circa duemila anni fa ci fu l'evento della manifestazione Cristica, da Dio fu emanata la duplice Legge di Amore e Grazia, e i primi cristiani, con lo stesso Gesù e Giovanni Batt. ebbero l'ordine di applicare queste due Leggi di azione: «Ama il prossimo tuo come te stesso. Fa agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. Ama Iddio con tutto il cuore e con tutta la mente».

Questa dottrina di altruismo contenuta nelle due leggi di Amore e Grazia doveva eliminare l'egoismo personale radicato nei cuori di molti e dei più, ma fu seminata senza l'energia di amore dello Spirito del bene. Direi che la semina per questa applicazione di vita sociale spirituale fu facoltativa. Quindi la Grazia della Redenzione in Gesù Cristo, da tutti i figli dell'umana famiglia fu ricevuta senza entusiasmo e in parte dispersa e respinta.

Per discolparsi dell’errore commesso, di fronte a COLUI che aveva emanato dette Leggi, si vorrebbe prendere una scusante dicendo: «Signore, quella umanità era troppo densa di tenebre, cioè piena di ignoranza divina spirituale, e per questo non fu riconosciuto il Tuo Cristo!».

Quella umanità è la stessa di oggi, che si travaglia in dure doglie perché non ha compreso la Luce Divina del Raggio Cristico sulla carne a causa dell'orgoglio e della superbia degli uomini ribelli alle Leggi di Dio. Questa ribellione, conseguente residuo della nostra caduta dalle divine leggi del principio creativo, è stata funesta per quei pochi pionieri della fede e della forza nelle promesse di Dio, fatte ai nostri padri. Essi divennero il bersaglio dei violenti oppositori e infine, dopo 313 anni, per opera di Costantino, i due concetti furono boicottati e Gesù Cristo fu rovesciato nel concetto pagano della idolatria.

Costantino, l'imperatore e pontefice pagano, nell'accettare CRISTO Gesù, commise l'errore di dividere spiritualmente l'Altare dell'ARA PACIS, simbolo dei poteri temporali di Roma Eterna. Alla Chiesa del Cristo era toccata la parte di governarsi da sola con l’assistenza privata; mentre lo Stato aveva avuto per sé i diritti sulle ricchezze dei beni del popolo. Lo Stato si trovava a beneplacito mentre la Chiesa era abbandonata alla sua mercé, quando doveva essere assistita, come nel concetto pagano; cioè: lo Stato che deve assistere la Chiesa.

In conseguenza della divisione tra i due poteri sociale e spirituale (Stato e Chiesa divisi nel loro ordine di governo amministrativo) la unità dello spirito ed Corpo Cristico nelle sue membra, riflesse nel consenso umano, veniva diviso in due parti. La concordata pace tra Dio e gli uomini era in gioco. Diviso lo spirito Cristico era logico che di conseguenza venisse diviso anche l'uomo in se stesso, nella sua unità con Dio, tra la parte sociale e la parte spirituale (che è tutt'una con Dio). Con questa divisione l'uomo in se stesso veniva fiaccato, nell’entusiasmo sui divini disegni di Dio per il suo ritorno alle Leggi dell'Armonia del principio creativo.

In Isaia, n. 6, Dio vuole che il cuore e la mente vibrino in sintonia perfetta. Il cuore figura il tempio, il culto a Dio, mentre il cervello, il pensiero, l’azione, verso la pace feconda della Creazione terrena. L'uomo possiede la mente e il cuore ed è uno solo in se stesso e in Dio.

Il versetto del Vangelo detto da Gesù: «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» non fu capito nel modo giusto, nel momento della separazione tra l'imperatore Costantino e il rappresentante di Cristo in Terra.

Questo errore di impostazione Cristica fu una vera colpa che ha determinato il caos e la dispersione delle Verità che ci avrebbero liberati dal giogo degli egoistici sensi terreni. Però se   duemila anni fa l'uomo non era ben maturo, come afferma anche Gesù Cristo (Vangelo S. Giovanni 16-12-15) ... ho ancora molte cose da dirvi, ma queste sono al di sopra della vostra portata..........

...Quando sarà venuto lo Spirito di Verità Egli vi insegnerà tutta la verità, non vi parlerà in persona propria, ma vi dirà quanto ha inteso e vi comunicherà le cose che dovremo succedere. Egli mi glorificherà, perché prenderò ciò che è mio; tutto ciò che ha il Padre, è mio. (Lo spirito di Verità, Spirito Santo, essendo la Madre Santissima, conosce tutte le Verità).

Questo Spirito di Verità che cammina con l'Era dello Spirito Santo, ci fa conoscere che lo stesso errore fu ripetuto sì, in forma diversa, ma fu ripetuto, dal 1868 al 1878 verso David Lazzaretti. La missione di David, in Dio e con Dio, fu perseguitata e boicottata dalle stesse forze negative alle Leggi divine e umane. Ora, per rintracciare queste verità e stabilirle sulla Terra, necessita molta saggezza e volontà col fare noi atto di persuasione.

L'opera di azione con Dio, David la portò al suo compimento in forma rustica, a causa della incomprensione, e annunciò che la sua vita era un mistero. Noi giuris-davidici lo definiamo l'Artefice delle basi del Terzo Regno dello Spirito Santo.

L'onda Cristica che operò in Gesù, fu crocefisso nella carne. In conseguenza di questo fatto, noi umani dovevamo morire in Lui nella nostra superbia e nel nostro orgoglio, per assimilare in noi i due concetti della duplice Legge: Amare il prossimo come se stessi (cuore-amore) e fare agli altri quello che si vorrebbe fosse fatto a noi (cervello-luce di intelligenza) per poi risorgere in Lui.

La mancata base di applicazione e di assimilazione di questi due concetti nel consesso umano, ho fatto nascere le cause per cui il Cristianesimo non ha potuto trionfare con la venuta di David il Consolatore nella sua potenza Trina: Padre, figliolo e Spirito Santo.

Vangelo S. Giovanni 14, 15: Se voi mi amate e osservate i miei comandamenti e io pregherò il Padre, Egli vi darà un altro Consolatore …...Vangelo S. Giovanni 16 – 7 – 8: ... e quando sarà venuto convincerà il mondo di peccato, di giustizia, di giudizio. Di peccato, perché non hanno creduto in me. Di giustizia perché me ne vado al Padre mio e non mi vedrete più. Di giudizio, perché il Principe di questo mondo (il Lucifero) è già giudicato.

Nei molti libri di testimonianza scritta da David Lazzaretti si  legge che Egli ha compiuto in pieno questa Missione, annunziata da Gesù Cristo.                                             (continua)

 

ELVIRA GIRO

 

 

IL GRAN DUCE DELLA MILIZIA SANTA

NELLA PROFEZIA DI SAN FRANCESCO DA PAOLA.

 

Lo poverello frate Francesco di Paola, minimo delli minini servi di Gesù Cristo Benedetto, scriveva il 5 febbraio 1452 una lettera profetica a Simone dell'Alimena, gentiluomo calabrese della   città di Montealto, che per le sue rare qualità virtù e bontà di vita, fu il maggiore amice che avesse avuto in terra il nostro patriarca.

(Lettera n. 22 alla pag. 113 del libro: CENTURIA DI LETTERE del glorioso patriarca San Francesco di Paola, fondatore dell'Ordine dei Minimi. (Spoleto, biblioteca privata Stefano Benedetti).

La grazia dello Spirito Santo sia sempre con Vostra Signoria si come voi sempre siete con li poveri di Gesù Cristo benedetto. O Signore Simone, per virtù dello Spirito Santo, per virtù delli vostri santi meriti, non per mia virtù, e ancora per li meriti della vostra santa Madre, mi è concesso Spirito di Profezia a dire spesso cose meravigliosissime, delle cose da venire sopra il fatto della reformazione della Santa Chiesa dell'Altissimo.

Da V. S. ha da nascere il Gran Duce della Santa Chiesa dell'Altissimo.

Da V. S. ha da nascere il Gran Duce della Milizia Santa dello Spirito Santo, la quale Santa Milizia ha da vincere il Mondo e insignorirsi del temporale e spirituale e non potrà esser al mondo   niuno Re, niuno Signore che non sia della Santa Milizia dello Spirito Santo. I santi militi porteranno il sogno di Dio vivo in petto, ma molto più nel cuore. Li primi che saranno di tale santo ordine saranno dalla città di Siena, città dove molto abbonda l'iniquità, li vizi e li peccati. Muteransi dal male in bene, di ribelli di Dio in fidelissimi, ardentissimi al servizio dell’Altissimo. Sarà tal città amata da Dio e dal Gran Monarca, eletto e diletto dell'Altissimo. Per virtù del loco di Siena tutte quelle anime sante che hanno fatto penitenza in detto loco, pregheranno nel cospetto di Dio per tal città e per li suoi cittadini. Ora che viene il tempo della grandissima e rettissima Giustizia dello Spirito Santo, si giustifichi (si renda giusta) e che molti cittadini seguitino il gran Principe della Santa Milizia.

Il primo che porterà scopertamente il segno di Dio vivo, sarà di tal città, al quale sarà scritto, comandato da un santo Eremita, che lo porti scoperto e scolpito nel cuore.

Tal uomo comincerà ad investigare li secreti di Dio, sopra la gran visita e reggimento che farà lo Spirito Santo nel mondo, per mezzo della sua Santa Milizia. O felice tal uomo, il quale ha da avere grandi privilegi appresso del magno Dio!

Anderà interpretando li oscuri secreti dello Spirito Santo e molte volte lo farà stare anmiratissimo, che li va antivedendo li pensieri del cuore e secreti rilevati dallo Spirito Santo.

O Siena, o Siena, allegrati in gran maniera che tal Principe sopra gli altri Principi e Re sopra li altri Re vi abbia da avere in grandissima grazia, e coronato che sarà delle tre mirabilissime corone, esalterà tal città, faralla libera Camera d'Imperio e faralla una delle prime città del Mondo.

Altro non dico, vi resto baciando le mani, uno con tutti li cittadini di Siena alli quali priego, quando vedranno questo lettera, si degnino pigliarla per profezia.

Mi raccomando alle vostre sante orazioni.

Dal nostro luogo di Paola, die 5 febbraio 1452, di Vostra Signoria servitore perpetuo e indegno oratore.

 

San Francesco di Paola

 

 

COME EBBE INIZIO L'ERA DELLO SPIRITO SANTO

SUL MONTE LABRO

 

(dal Libro «Storia di David Lazzaretti» del sac. Filippo Imperiuzzi)

(Tipografia Nuova - Siena 1905)

 

Dopo la morte del Papa Pio IX°, creato il papa Leone XIII°, David Lazzaretti fu chiamato in giudizio dal Santo Uffizio, (siamo al decimo anno della sua missione) e subito partì da Lione in Francia ove si trovava.

Passando per Siena decise di recarsi a Monte Labro a trovare i suoi seguaci, i quali saputo della sua venuta salirono a trovarlo all'Eremo.

Fermatesi prima in paese andò a trovare i fratelli e gli amici, che vedendolo tutto vestito di nero, e con nero velo al cappello, gli domandarono perché portava il lutto. Ed ei rispose: lo porto per il vostro Re. Nessuno lo comprese allora. Ma egli parlava di sé e andava a ricevere la condanna di morte del Sinedrio Romano.

Era la sera dell’8 marzo e si trovavano tutti nella Chiesa di Monte Labro a recitare il Santo Rosario. David si pose in ginocchio davanti all'Altare. Facendo da capo, recitava i misteri dolorosi, essendo venerdì.....

Palesò poi che gli erano apparsi due personaggi celesti: Enoc ed Elia, che gli notificarono l'avvenimento di un prossimo mistero.

Terminate tutte le preghiere, voltosi ai presenti disse: «Il Signore in questo momento mi ha rivelato cose grandi». E rivolgendosi a noi due sacerdoti disse: Il Sinedrio Romano vi ha tolto la Messa, ed interdetta questa Chiesa: domattina celebrerete liberamente la Messa, io vi ridono l'ordine, perché la mia autorità sopravanza tutte le autorità, e vi dico che in eterno sarà detta la Messa in questo luogo e non sarà bastante qualunque autorità a levare la Messa dal Monte Santo di Dio. David messosi seduto domandò che gli fosse portato il libro dei 7 sigilli. «Questa sera vi notificherò cose grandi – disse – al Santo Uffizio mi hanno accusato: partii di Francia per andare a Roma e quando fui in Siena decisi di passare da qui. Ora vi dirò il motivo dell'accusa. In questo Libro dei 7 sigilli, dove descrivo il mio rapimento al Cielo, dico che il sangue mio è unito al sangue di Cristo. Dicono essere questa una eresia. Ma essi hanno tolto la sostanza della dottrina che dice che nell'Ostia vi è il corpo, il sangue e la divinità di Cristo.        

Quando l'uomo riceve degnamente Cristo, riceve il corpo, il sangue e la divinità di Cristo. Ed ecco come il sangue nostro viene unito a quello di Cristo. Ecco il sangue del vaso d'oro, riunito al sangue di Cristo e al mio, è sangue vostro e sangue di tutta la umanità riunita in Dio e in Cristo,  fino a quello di Abele. E vi dico che l'uomo riunito in Dio e in Cristo, è Dio in carne, perché in parte nobile dell’anima è procedente a Dio». (parte XIV del Libro dei 7 sigilli).

«Non temete, figlioli miei, se così mi avviene, perché l’inferno è tutto contro di me, ma mercé il Cristo cade vinto. Vinto in virtù di Cristo   Giudice. «E volgendosi agli astanti: … «e voi meco, Cristi Giudici!»

Si sentiva fuori dell'Eremo un rumore così forte di vento che pareva schiantare il monte, nel pronunciare le dette parole, divenne pallido in faccia, mentre parlava con gesto maestoso e grande, e nel tempo stesso gli grondava dalla testa una grande quantità di sudore da bacargli la       DAVID LAZZARETTI C.D.G.  barba, ed appariva a tutti che Egli soffriva moltissimo, tanto da destare le lacrime al vederlo. Comandò che si inginocchiassero e recitassero insieme un Pater Ave e tre Gloria Patri. Poi, con voce solenne, avendoci fatti alzare esclamò: Abbiamo vinto! I demoni e l'inferno si sono allontanati da me e da voi. Gridate a tutta forza per tre volte: Abbiano vinto! Evviva Iddio. Su di voi è completa Redenzione. Sì, completa redenzione per tutti i popoli della Terra. Prima, Cristo Duce e Giudice l'ha portata a voi. Poi la porterà a Roma profana, il 14 marzo, e poi la porterà per tutto il mondo». Disse ancora: «non vi impaurite della tempesta di fuori, poiché nella folgore e nella tempesta ci sono io. In questo momento si sono aperti gli abissi e milioni di anime ne escono.

Comandò che le portassi la sacra Bibbia e leggessi le parole del profeta Isaia XLII, Ezechiele XXXIV, che parlavano del pastore David. Lette che l'ebbi, el disse: «Ego sum: sì, io sono il David d'Isaia e d'Ezechiele, ego sum, sì io sono quell'aspettato dalle nazioni, il Figlio dell'Uomo. Io sono il Leone della Tribù di Giuda. Sì, io sono il vero sacerdote, secondo l'ordine di Melchisedech. Con me è il re, con me sono i sacerdoti, con me è tutto. Oh sì, miei cari figlioli, direte con voce di umiltà che il Diluvio di Fuoco ve l'ho liberato. Ma miei cari, rimane quello del sangue. Oh! Sì, questo non si libera, ma preghiamo con profonda umiltà affinché sia diminuito almeno in parte per quanto si può».

«Sapete miei cari figlioli che il nostro Redentore Gesù Cristo, quando venne nel Mondo, fece una cambiale e sborsò tutto il denaro che aveva, cioè tutto il Suo preziosissimo sangue. Ora è venuto il tempo che vuole essere rimborsato. La cambiale è scaduta, da pagarsi dall'umanità, e nessuno ha pensato a pagarla. Egli vuole esser pagato con nuovo sborso di sangue. E chi è che deve fare questo sborso di sangue? Cristo Gesù domanda a me il prezzo di quella cambiale!

Io sono la vittima che deve fare tale pagamento, e il sangue di queste vene placherà lo sdegno di Dio. Tenete a mente i giorni 14 marzo e 14 agosto..... Io sì son il David di Isaia e di Ezechiele, il Pastore del nuovo gregge; io sceglierò gli agnelli dai montoni, farò la scelta dei fedeli e degli infedeli. Sì, siano vicini a quel giudizio universale a quel finimondo, nel quali Iddio ho deliberato di premiare la virtù e di fulminare il vizio. Sì, ego sum, il giudice severo e terribile che combatte sulla faccia della terra, e gli uomini sono sordi a questi avvisi».

(continua)

 

 

IL SIGILLO DELLA SAPIENZA DI SALOMONE

 

Con la manifestazione dell'Era dello Spirito Santo e Spirito di Verità, dal Centro di Dio ci furono donate le spiegazioni del famoso simbolo e sigillo di Salomone. In questo simbolo erano racchiuse le chiavi della ragione di vita dell'uomo sulla terra e presso gli ebrei esso è simbolo del Divino.

Questo sigillo è una chiave che ci fa aprire gli orizzonti. È formata da due triangoli intrecciati e in ciascun vertice vi è un nome. Un triangolo figura i tre elementi e l'altro i tre regni della terra. Nel centro vi è lo Spirito Santo con una corona a sette punte che sono i sette spiriti mandati da Dio su tutta la Terra.

Lo Spirito Santo racchiude in sé la creazione dell'uomo, al quale ha donato il soffio di vita divino, da noi definito “anima”. L'uomo nella sua natura umana è anche divino, perché contiene il soffio vitale del principio di vita creativa.

Il nostro corpo umano è veramente composto di tutte le sostanze della terra contenute nei tre regni: minorale, vegetale e animale; e di tutti i tre elementi: acqua, fuoco, aria. Perciò la figura del sigillo di Salomone in noi e su noi è perfetta.

L'uomo nella sua natura fisica formato della sostanza e essenza terrena deve pensare che la sua madre natura è la terra, di cui si nutre; la terra è vita nell’uomo e dell'uomo perché in essa egli vive e si muove. Dovrei dire che in essa vi è un'anima che la fa vibrare in se stessa e nell'uomo, e in tutto ciò che è vita. Essa vibra col          dal libro: “Rivelazioni Spirituali” fuoco, con l'acqua e con l'aria; nelle mie viscere sono contenuti   di Elvira Giro alla pag. 178         quei minerali che sono oggetto di studio per l'uomo, per trarre profitto delle loro sostanziali manifestazioni, siano per l'anima, che per il corpo.

Ogni scoperta dell'uomo fu una rivoluzione, un progresso, ma non mai ben definito nel suo valore essenziale spirituale nell'uomo. Rimase nella società umana come progresso di beneficio, come sfruttamento di ciò che poteva offrire la madre terra.

Ora è l'epoca dell'uranio. L'uomo lo studia non sapendo e non conoscendo ancora tutti gli effetti che esso può produrre nel consesso umano, sia di positivo, che di negativo. Anche questo minerale fa parte del simbolo o sigillo chiave, contenuto nell'uomo e nello Spirito Creativo, dove l'uomo non è che una cellula che si plasma in Esso.

Lo Spirito che si trova nel centro del sigillo emana raggi sugli elementi e sui regni. Sopra lo Spirito vigila l’occhio di Dio. L'aria e il regno minerale si trovano di fronte segnati col n. 1, mentre si trovano abbinati il regno vegetale, all'acqua, n. 2. e il regno animale al fuoco n. 3.

L'uomo è rappresentato dallo Spirito essendo stato creato a immagine e somiglianza di Dio. Questo Spirito da noi definito anima e vita della terra, si è dilatato come tante fiammelle e ha formato la grande famiglia umana. Ogni anima è un essere che deve perfezionarsi in questo grande Spirito. La sua perfezione sta nella assimilazione, nell'equilibrio, nella sapienza di tutti i tre regni e nella potenza dei tre elementi, armonizzati in se stessa nel grande Spirito e nelle Leggi di Dio.

 

 

IL NOSTRO SQUILIBRIO IN QUESTO SIGILLO

 

A causa della caduta nello squilibrio, (da noi umani definito peccato originale di Adamo e Eva) abbiamo smarrito la ragione della vita sociale e collettiva della grande famiglia Umana.

La Terre divenne una Babele.

Essere divenuti consapevoli, di quanto oggi noi siamo in grado di affermare e stabilire a priori, è  per merito di coloro che sono riusciti a equilibrarsi in questo simbolo e Sigillo, chiave dello Spirito creativo. Se poi ci domandiamo come questi siano riusciti ad arrivare, la spiegazione più elementare, sta nella reincarnazione dell'anima e spirito, racchiuso nella grande Babele. La ragione   delle continue reincarnazioni di vita famigliare, sociale, collettiva, si spiega bene sotto questa forma e aspetto: L'aria, e il regno minerale (i due vertici col n. 1) e nel Centro lo Spirito di Creazione, indicano la finalità per cui Dio ci ha creato.

L'uomo creato da Dio, doveva contenere nella sua anima, o soffio divino, la essenza onirica di tutti i minerali della terra, ed essere l'uomo stesso il rappresentante di questo regno e saperlo equilibrare nell'ordine dei sette Spiriti di Dio e nei sette colori della  legge dell'Armonia Divina nel dominio dello Spirito Divino sulla Terra.

L'uomo per conquistare nella sua anima la sintonizzazione dei minerali ed esserne il rappresentante, li ha dovuti assorbire attraverso il nutrimento del corpo, e col sangue li doveva incidere nell'anima come in un grande disco a microsolco, attraverso il sangue linfa vitale.

Per crearsi il sangue, l'uomo si è servito e nutrito dei due regni inferiori: animale, vegetale. Deve divenire la essenza eterica dei minerali rappresentandoli come n. 1, e essere questo regno il primo nell'ordine della creazione terrena. Per questo Iddio quando ha creato l'uomo, gli disse: “avrai il dominio sul regno vegetale e animale”, e non parlò dei minerali. In quanto l'uomo stesso doveva essere il rappresentante di questo regno sulla faccia  della Terra.

La Madre Terra, nella sua essenza inferiore, possiede i minerali. Essa fa continuo atto di espansione, di quanto contiene. Essa lo dissolve lo spande nell'esteriore del consesso umano, e nei regni inferiori.

La terra si lamenta nella sua anima vitale spirituale, nell'uomo e non trova pace, e attende che l'uomo da Essa creato, col contatto dello Spirito di Dio, manifesti la sua ragione di vita divina e umana, collettiva, sodale, spirituale che si è determinata in questo tempo per merito dei più pronti.

Il contrasto della vita sociale è la conseguenza degli effetti di causa della grande Babele, nei molti figli in movimento di evoluzione umana e divina. È la conseguenza della originaria caduta dalle Divine Leggi, e dai suoi sette spiriti di ordine e disciplina per questa nostra evoluzione nella scuola della vita.

Nelle viscere della terra vibrano i minerali, essi si esternano a beneficio dei due regni, e soprattutto all'uomo che è unito allo Spirito di Dio, perché attraverso l'uomo il regno dei minerali rientra nelle leggi dell'Armonia Cosmica Universale.

Molti umani non si sono ancora potuti liberare dal giogo e dall'influenza dei due regni inferiori, in cui l'uomo si è contaminato con la caduta dalle divine leggi, perciò sono legati da istinti inferiori e privi della ragione divina. Dante nella sua Divina Commedia ha dato conoscenza utile al concetto che vi ho descritto sulle anime imprigionate sia nelle pietre, (minerali) vegetali, animali, che negli elementi acqua e fuoco. L’Aria, terzo elemento, vigilato dall'occhio di Dio, era riservato al cielo di chiusura, come effetto della nostra redenzione in Dio e nel Suo grande Spirito di Verità.

L'uomo è di natura nobile, perché procedente da Dio, per mezzo del Suo Grande Spirito di creazione. Nella sua natura terrena l'uomo deve mirare a entrare nelle leggi dell'Ordine e dell'Armonia, perorata dai setto Spiriti di Dio, operanti nella carne. Essi sono configurati sotto molti aspetti, racchiusi nel candelabro dalle sette braccia o fiammelle. Di Essi faremo descrizione nel prossimo numero.

ELVIRA GIRO

 

 

“LIBRO DEI CELESTI FIORI” di DAVID LAZZARETTI

Lamentazioni 7-13-18

 

Il mio cuore, è divenuto una fornace di amore che brucia per voi di fede, carità e giustizia. A causa di questo amore sono addivenuto un astro fuocoso che da per tutto sparge i suoi raggi fuocosi.

Non sono al momento nuocevole perché da lui sto lontano, non faccio altro che comunicargli la mia luce e splendore, girando intorno a lui; poi ritorno al mio centro, da dove fui mosso, dal vostro volere mio Dio. Gli uomini avranno un bel dire e un bel fare calcoli sopra di me, nulla comprenderanno se in voi, mio Dio, non fissano i loro sguardi e i loro pensieri. Io sarò per essi un mistero incomprensibile e non potranno comprendere se non coi lumi della fede, che procede dalla vostra Grazia. Giorno non è lontano in cui essi tutto comprenderanno. Ciò è quando vedranno l'adempimento di tutto ciò che io ho loro annunziato di Verità e di Giustizia, per vostro divino comando, mio Dio.

 

DAVID LAZZARETTI

Libro dei Celesti Fiori

 

 

LA LEGGE DEL DIRITTO DIVINO

NELLA CHIESA UNIVERSALE GIURISDAVIDICA

 

Parlare di queste cose a coloro che si trovino ancora crocefissi in Gesù Cristo, per non avere assimilato i due concetti di Amore e Grazia già indicati, e mancando in loro la conoscenza  dell’evento di David Lazzaretti C.D.G., nell’ascoltare le nostri affermazioni si sentiranno recalcitranti. Con questi renitenti noi ricorriamo alla ragione alla persuasione per indurli a capire che queste manifestazioni non si possono né contenere né soffocare con le loro pretese egoistiche, né frenare le verità che ci appartengono per Diritto Divino, conquistato con sudori e col sangue.

Quando il pulcino è uscito dall'uovo non può rientrare nel suo guscio! Così ancora è questa Verità che nessuno ormai può frenare nel suo sviluppo di espansione sulla terra! Tanto vale accettarla di buon animo.

Quando David ha profetizzato la sua morte ai suoi seguaci, disse: “Io rappresento una cambiale aperta che deve essere pagata a Iddio per placare il suo sdegno contro i ribelli, prevaricatori delle Sue Leggi”.

E quando il 15 agosto 1876 fece il suo cruento sacrificio per tutti noi, disse ai suoi aggressori: “Io sono il Re dei Re, il Gran Monarca”, e aprendo il suo rosso mantello disse: “Ecco il mio petto, io solo sono la vittima, tirate su di me, e salvate il mio popolo!” (Nessun giuris-davidico della processione è perito nella tragedia oltre di Lui; mentre tra i presenti, curiosi e insidiosi, ci furono morti e feriti).

Questo fatto doloroso di David ha corrispondenza con l’Apocalisse di Giov. E. nel N. 5, 3 (4-5-6).. “e nessuno né in cielo, né in terra né sotto la terra, poteva aprire il libro né guardarlo. E io piangevo molto perché nessuno si era trovato degno di aprire il libro, né di guardarlo. Ed uno dei vecchi mi disse: non piangere: ecco ha vinto il Leone della Tribù di Giuda si da aprire il libro e sciogliere i suoi sette Sigilli. E in mezzo al trono dei quattro animali e in mezzo al vecchi ecco; io vidi un agnello in piedi come sgozzato, il quale aveva sette corna e sette occhi, che sono i sette   spiriti di Dio mandati per tutta la terra. E venne e prese il Libro dalla destra di colui che sedeva sul trono...."

Per noi giuris-davidici questo Agnello è David Lazzaretti:  David, il Cristo Re, fu nuovamente ucciso nel e dal consesso umano e la Sua morte rappresenta la nostra riscossa per i diritti divini e umani. Avendoci Egli consegnato nel nome di Iddio questa Legge del Diritto Divino, abbiamo il dovere di applicarla, se vogliamo che il Cristo Re ritorni glorioso e trionfante per regnare con noi.

È giocoforza applicare la Legge Sua del Diritto Divino e umano perché solo in questa legge, dove sono unite tutte le altre, emanate da Dio, noi saremo in grado di riconoscere il nostro Cristo Redentore.

Quest’ultima legge del Diritto Divino è stata affidata alla Milizia Crocifera dello Spirito Santo che deve applicarla nel consesso umano nel fine di stabilire l’ordire di vita sociale, morale, civile e religiosa. E salvare l’umana terrena famiglia dai travagli in cui si è venuta a trovare per effetto delle cause già indicate.

Noi Militi Crociferi dello Spirito Santo in piccolo numero abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità e forza di azione per divulgare queste Verità sublimi, nel fine che tutti coloro che fanno parte della Redenzione umana si uniscano a noi con amore, per stabilirla sulla Terra come evento di trionfo.

Affinché non si ripeta l’errore di impostazione spirituale avvenuto col Raggio Cristico, lo Spirito Santo che è la Madre Santissima, vigila cauta su tutti noi perché la Legge del Diritto Divino che appartiene a Lei, deve essere applicata perfetta nel suo ordine di governo spirituale, affinché il risultato della messe, alla fine sia abbondante per l’onore e gloria di Dio.

Essere rientrati in questa unica legge di Dio vuol dire essere risorti dalla materia impura, cioè rinati da spirito, come disse Gesù a Nicodemo, ed essere divenuti coeredi con Gesù nello Spirito   del Padre.

Però questa Legge indica che deve essere tolto il libero arbitrio all’uomo che vive nell'impurità dell’ordine di questa, ed impedirgli di creare leggi che non siano conformi a quelle arcane dell'armonia universale.

Applicare nell’umana e terrena famiglia quest’unica legge, non è compito facile ma è giocoforza di eseguirla nel fine di stabilire l'ordine e la pace fra tutti i popoli, essendo questa legge per tutti coloro che sono stabiliti sul piano terra. Questa missione fu affidata all’Italia. E qui abbiamo il salmo di Re David che dice:....... da Sion partirà la legge, e l’altro che dice... non fece così con nessuna Nazione… cioè all'Italia per mezzo di David fu consegnata la Legge del Diritto Divino, cantata col Battesimo del Fuoco dello Spirito Santo.

Non sarebbe possibile per noi della Milizia Crocifera stabilire questa Legge se Iddio non fosse con noi. È un compito complesso perché come ha profetizzato Gesù in questa unica Legge si devono unire tutte le religioni per formare un solo culto, un solo ovile col solo pastore: il Cristo Re.

Iddio non abbandona l’opera Sua!

Noi confidiamo che Egli susciterà uomini di fede, di forza, e di volontà per realizzare questo beato fine nella grande famiglia umana.

 

 

LA FESTA DELL'ASSUNZIONE SUL MONTE LABRO

CELEBRATA DAI SACERDOTI GIURIS-DAVIDICI

 

In ricorrenza del 15 agosto, festa dell’Assunzione al Cielo della SS. Madre, i giuris-davidici si porteranno sul Monte Labro nell'Amiata, come ogni anno fin dal 1878, per solennizzare l’avvenimento sublime di quella notte in cui David Lazzaretti, Cristo Duce e Giudice, fece il Patto di Alleanza tra il Cielo e la Terra, come atto di amore e di congiunzione della natura umana con la divina.

In tale ricorrenza, la sera del 14 agosto i giuris-davidici saliranno sulla vetta del Monte Labro, nella Torre Davidica, per festeggiare l’evento con un gran fuoco, e celebrare una funzione di ringraziamento all’Altissimo Signore Iddio Creatore, per avere mantenuto le Sue promesse su noi umani.

La notte sarà poi trascorsa, alternando le ore di preghiera, con canti religiosi! Al mattino si celebrerà la funzione con la comunione generale e i Battesimi del Fuoco dello Spirito Santo.

Monte Labro, altitudine 1187 dista 6-7 Km da Arcidosso (prov. di Grosseto) con una carrozzabile che giunge fino a un terzo dalla vetta. Autoservizii collegano la zona di Grosseto, Arezzo, Siena, Roma.

 

 

LA VOCE DI DIO COSÌ PARLÒ A DAVID L.

NELL'ISOLA DI MONTECRISTO (26-27-28/l/1878)

 

 

Son’Io, son’Io fra i turbini                                             Io son il più terribile

Negli urti e nelle scosse                                                 Il più potente e forte

Son’Io fra lampi e folgori                                              Il più sapiente e massimo

Son’Io per monti e valli                                                 Il più clemente ed umile

Son’Io dell’onda il margine                                           Il più amoroso e pio

Son della Terra il pie’                                                    Piestoso senza limite.

Son degl’abissi il cardine                                               E son fra i giusti l’unico

Del Cielo il perno Io son                                               Il vertice d’amor.

Chi sei tu uom che strisci                                               La mia bellezza è fulgida

Sull’imo della Terra?                                                     Quanto la luna e il Sol,

Pien di Superbia e misero,                                             Più d’una forma arrecami

Con faccia altera e orribile,                                           In ogni forma Io son!

Sfidi la mia beltà?                                                          Se vuoi vedermi guardami

Tu non sei quella polvere                                               Che Io son dove sei tu

Che un dì ti trassi a vita?                                               Fa come vuoi, nasconditi

Non sei colui che l’Angelo                                            Ma sempre son con te.

Dall’Eden ti fugò?                                                         Fai bene o mal, ti giudico,

Del mal giungesti al cumulo                                            Ti danno e ti perdono.

E ti sottrassi allor!                                                         E quando a me tu supplichi

Non ti bastan le memori                                                Ti ascolto e son con te.

Opre da me mostrate,                                                   Se tu mi brami, umiliati

E sempre ingrato, offendi                                              Sarò tuo protettor

Chi tutto il ben ti dà?                                                     E ascenderai nel Triade

Nei dì prescritti, o perfido,                                            Trono del mio Poter!

Tu lo vedrai ch’Io son!                                                  (dal Libro: Il Risveglio dei Popoli)

 

 

NOTIZIE IN BREVE

 

Il notiziario la Torre Davidica vi verrà spedito regolarmente senza alcuna spesa. Scopo della nostra missione di apostolato è che venga compresa l’opera della Chiesa Universale Giuris-davidica nel suo valore spirituale sul piano terra. Qualora questa stampa gratuita non vi giunga gradita, vi preghiamo di rimandarcela. Nei limiti del nostro possibile la invieremo a chi ce la richiede, inviandoci il suo esatto indirizzo.

 

 

DISCHI  VOLANTI

 

LA VOCE DEI POPOLI DELLO SPAZIO

a cura di Terra

 

 

L'UOMO E I DISCHI

 

Con questa serie, che continueremo nei prossimi numeri, cominciamo a dare qualche colpo di accetta allo scetticismo sui dischi volanti, scuotendo i meno tiepidi e mostrando in conclusione come questa realtà astronautica, trovi il suo luogo naturale, la sua spiegazione intima in una più vasta realtà cosmica, o come piace dire ai terrestri, religiosa.

 

 

1. CREDERE O NON CREDERE?

 

Dischi, bolidi, sigari, globi verdi, globi rossi, astronavi, piatti, nebbie azzurre, bambagia a fili, scie luminose....: di tutta questa bella roba ci occupiamo noi, e sosteniamo che sta nel Cielo e viene da altri mondi. Ma la gente ci crede? Sì o no; due terzi no e un terzo sì. In genere per convincersi di quanto diciamo sui dischi, non c’è che un mezzo: documentarsi sulle numerosissime prove scritte.                 

La soluzione dell'enigma delle astronavi è una: cultura. Se non leggete libri, se il vostro piede non consuma i gradini di una biblioteca, difficilmente potrete convincervi che i dischi volanti ci sono e vengono da quei posti. Ma quanti si prendono la briga di procurarsi un libro sui dischi volanti, diciamo un classico, un Michel, un Keyhoe, un Williamson, un Leslie, un Adamski? (1)

Noi pensiamo alle cose serie, dicono i buoni borghesi: alla “600” al frigorifero, alla camera da pranzo, alla villeggiatura. I libri! A scuola ci siamo stati, abbiano già studiato, ce ne hanno fatto leggere tanti. Questo è forse il solo punto sul quale si trovano d'accordo, in questo rumoroso ma placido mondo, l'impiegato, il commerciante, il bancario e il salumiere.

Lasciando agli eventi stessi il compito di agitare questa brava gente quando sarà venuto il momento, rivolgiamoci piuttosto a coloro che non sono tanto coriacei da rimanere insensibili dinanzi alla realtà dei visitatori dello spazio, la più meravigliosa realtà di tutta la storia, ma sono tuttavia esitanti, per varie ragioni, a credere. Rispettiamo i dubbi di questi esseri guardinghi e cerchiamo di aiutarli a eliminarli onestamente. Non è nostra intenzione mostrare loro tutto il mondo dei dischi, quale si è rivelato già ai terrestri, ma semplicemente di condurli sulla soglia di questo mondo, condurli su quella porta che si chiama fiducia.

Apriamo dunque il cervello dei nostri amici ed esaminiamo i loro dubbi. Vi leggeremo per primo questa proposizione: Noi crediamo alle cose che sono già state realizzate industrialmente, anche se strabilianti. Ad esempio crediamo alle centrali atomiche, perché sono una realtà industriale. Ma i dischi? Dov'è questa industria sulla terra? Qui possiamo rispondere: “L'industria esiste, da millenni, ma non è in questa terra”. Ma, ci si risponderà, noi non possiamo credere alle cose ultraterrene, per la semplice ragione che sfuggono al nostro controllo. Tuttavia, diremo noi, ci sono altri oggetti che sono fuori di questa terra, e sui quali siete disposti a giurare: le stelle. Non sono esse lì in ogni notte serena. Inafferrabili, eppure tremendamente reali? Ecco una classe di oggetti ultraterreni di cui si può affermare con sicurezza che esistono.

 

(continua)

 

Francesco Polimeni

 

NOTE – Michel, “L’enigma dei dischi volanti”, Massimo, Milano.

                Keyhoe, “La verità sui dischi volanti”, Atlanta, Roma.

                Leslie e Adamski, “Flying Saucers Have Leaded” (I dischi volanti hanno atterrato), Werner Laurie, Londra.

                Adamski, “Inside The Space Ships”, (Dentro le astronavi), Abelard-Schumann, New York.

                Williamson e Bailey, “I dischi parlano!”, Ist. Edit. Domma, Roma.

 

 

I DISCHI VOLANTI NON ESISTONO PIÙ!

 

I dischi volanti sono scomparsi. Erano tutte allucinazioni. Non se ne sente più parlare e nemmeno si possono vedere!

 

 

 

 

Una “madrenave” (portaerei) durante il decollo di dischi volanti (“ricognitori”) che escono dal suo interno. Cinque ricognitori si trovano già fuori, sospesi nello spazio, dopo essere scivolati nel corpo della madrenave, lungo rotaie inclinate, per uscire dalla sua parte inferiore, tramite due boccaporti. Questa foto è stata presa da George Adamski il 5 marzo 1951 alle ore 10,30 del mattino, dalle pendici del monte Palomar, in California. Si trova nel libro “Inside The Space Ships” (Dentro le astronavi) dello stesso Adamski (ed. Abelard-Schumann, New York).

Per anni, in qualunque stagione, Adamski ha fotografato i1 cielo dalle falde del monte Palomar, per tentare di fissare le immagini delle navi che non sono di questo mondo. Egli ha dovuto scattare migliaia di fotografie prima di avere la fortuna di ottenere eccezionali riprese come questa.

 

 

 

Infatti il “Messaggero” di Roma del 13 luglio scrive che dischi volanti, viaggianti a 3600 Km orari, sono stati avvistati nella California il 23 marzo scorso e sono apparsi anche sugli schermi radar di una torre di controllo d'aeroporto. Polizia, aviatori e altre persone hanno contornato l'avvistamento.

Un disco è stato visto anche a Cosenza il 14 maggio, come si legge sul “Giornale d'Italia” del giorno dopo. E il 24 maggio si è visto un disco nel cielo di Pietrasanta (Lucca), stando al “Paese Sera” dello stesso giorno.

Anche alla fine di maggio si vedono dischi nel Texas, come riporta il “Momento Sera” del 1° giugno.

In Svizzera, a Boecheppe, il 5 giugno il fattore René Andriès e il doganiere Maurice Willems scorgono nel cielo una sfera di fuoco rossastra dirigersi da est ad ovest. Lo dice il “Courrier Interplanetaire” di Ginevra in data 10 luglio 1957.

E cosa è accaduto nel cielo di Glasgow e sulla costa occidentale della Scozia la notte dell'11 giugno? Ce lo dice la “Flying Saucer Review” (Rivista dei dischi volanti) di Londra: 12 luminosi oggetti volanti senza rumore, di tinta arancione, hanno attraversato quei cieli a tremenda velocità, lasciandosi scintille dietro, e dirigendosi da est ad ovest. Interrogato, il Ministero dell'Areonautica britannica, ha fatto sapere che nessuna esercitazione aerea si era svolta in quei luoghi e di non avere la più pallida idea di cosa possa essere stato.

E cosa avranno pensato migliaia di cittadini di Chicago verso l'imbrunire del 12 luglio quando hanno visto, secondo la “United Press” un oggetto rotondo librato al di sopra della città per circa un'ora a bassa quota? Immobile e luminoso era lo strano corpo che naturalmente secondo le autorità locali, non era altro che un .....pallone metoreologico. Quella luce era un riflesso dei raggi del sole, hanno detto gli 'esperti'. Tuttavia parecchia gente non è riuscita a spiegarsi come mai il sole già tramontato, abbia potuto illuminare per un'ora un oggetto così vicino alla terra.

E se ci fossimo spostati in Australia nei giorni 18 i 19 luglio, avremmo visto su Katoomba, a 80 Km da Sydney, per tre volte oggetti volanti e misteriosi. E, riferiva l’“Associated Press” in quei giorni, l'aviazione australiana teneva pronti due caccia 'Meteor' a reazione alla base aerea di Richmond per l'inseguimento delle ‘cose’. In tutta l'Australia in quel periodo è stato un susseguirsi di notizie stampa sensazionali su avvistamenti di oggetti rotondi, luci strane, in cielo, ecc. mentre le redazioni dei giornali e delle agenzie, ricevevano centinaia di telefonate dal pubblico che voleva sapere. Le autorità non hanno dato, come al solito, alcuna spiegazione.

Se prendiamo ora in mano la rivista “Tempo” del 18 luglio vi troviamo una lettera di un tale che afferma di aver visitato addirittura un altro mondo, a bordo di un disco volante, precisando di essersi assentato da questa terra per ventidue giorni. L'intelligente direttore di questa rivista, col quale ci congratuliamo perché non ha riso, ha invitato l'autore della lettera (che vuol conservare l'incognito per evitare il ridicolo, e comprensibili fastidi) a presentare la sua relazione particolareggiata, per l'eventuale pubblicazione sulla rivista.

Ma anche il Canadà è oggetto dell’attenzione dei misteriosi astronauti, se, a quanto hanno informato i giornali di Toronto il 22 luglio, il Corpo Osservatori di Terra dell'aviazione canadese,    si sta tuttora rompendo la testa per sapere chi si diverte a mandare su e giù per i cieli dell'Ontario, tutte le notti da un mese in qua, un globo di fuoco sulla cui natura non si ha la minima idea.

Ma cosa succede a Galt, nell'Ontario il 31 luglio? Un disco volante di 3-4 metri di diametro, resta librato per 40 minuti a poca altezza dal suolo, poi si eclissa. Sul posto, il giorno dopo trovano orme di 40 cm e bruciature nel terreno. È l'“Associated Press” che dà la notizia a tutto il mondo.

Ed ora veniamo alla sarabanda serale danzata da strani globi di fuoco negli Stati Uniti, su un triangolo con vertici Los Angeles, Portland e Salt Lake City, con lati di 1300,900 e 1000 Km, quindi su un'area doppia dall'Italia. Inizio dello spettacolo ore 21,30 del 1° agosto. Ecco le notizie del “Corriere della Sera”: “- Bolidi, scintillanti, di vario colore... velocità cinquemila chilometri orari... bluastri, verdastri, fosforescenti…. Taluno con lungo strascico verde... con appendici filamentose che si distaccavano e venivano giù arrossandosi.. Uno di essi si è disintegrato con una tremenda esplosione... Altri sono svaniti all'orizzonte... Visti anche su tutta la baia di San Francisco, ad Eureka, Sacramento, Yreka, San Jose, mentre le autorità non sanno che dire.....”

 

Dunque: i dischi volanti sono scomparsi, come si vede, e quelli che ne parlano sono senz'altro matti!

 

 

LE ANTENNE UMANE

 

Siamo grati al nostro collaboratore TITANUS di Marte, per averci inviato questa corrispondenza, tramite la medium Scalia del Cenacolo “Spiritus" di Napoli:

….“Nei vostri libri antichi si parla degli dei, e Marte è stato raffigurato come il dio della guerra. In questo gli antichi non sbagliavano, come voi ora pensate. Soltanto pochi millenni fa l'umanità terrena conosceva Marte come un dio della guerra, perché i veggenti dell'epoca percepivano effettivamente questo pianeta come infiammato di fuoco bellicoso, sentivano gli efflussi di   quell'odio, di quelle guerre di quegli stermini che avvenivano nel nostro pianeta. E queste emanazioni si spandevano per l'etere e giungevano anche alla terra eccitando in voi l'istinto della lotta. I marziani di due o tre-mila anni fa, prima della venuta del Cristo sul quarto pianeta, erano guerrieri feroci, detentori inflessibili - gruppo per gruppo - di limitate regioni del pianeta che difendevano e attaccavano guerreggiando tra di loro implacabilmente, come fate voi oggi sulla vostra terra.

Venne il Cristo! Il Cristo è uno! Venne il Cristo e dettò la sua dottrina di affetto, di pace e di perdono, e in due o tremila anni i marziani sono diventati quello che oggi sono, dei veri amorevoli seguaci del Cristo!

Voi siete più restii, ad accogliere la dottrina di onore, di pace e di perdono. Voi avete sviluppato troppo la parta meccanica e materiale della vostra intelligenza, ed avete oppresso, compresso, gli slanci della generosità e dell'amore. Perciò fate più fatica ad assottigliare, ad alleggerire la vostra materia; e benché i vostri corpi siano molto diversi da quello che erano tremila o quattromila anni fa, essi sono ancora di materia densa, pesante, che soffoca le aspirazioni del corpo astrale, alterandone e sacrificandone le possibilità espansive.                                .

Dovete guadagnare tempo! Noi non abbiano avuto bisogno del Giudizio Universale e ci siamo redenti accogliendo, seguendo alla lettera le dottrine del Cristo.

Pregate, pregate e diffondete. Non abbiate paura di essere derisi, non abbiate paura di essere ritenuti dei pazzi. Non è lontano il giorno in cui queste vostre riunioni saranno morbosamente ricercate da tanti assetati, affamati di verità e di salvezza!”............

 

 

PEREGO

 

Come era stato preannunciato, è apparso nel mese scorso il libro dal titolo: “Svelato il mistero dei dischi volanti - Rapporto sulla Aviazione Elettromagnetica” di Alberto Perego. (Ed. La tipografica, Roma).

Il Libro è un vero vade-mecum del “discofilo”, giacché, contiene, oltre al materiale originale dell'autore (avvistamenti numerosissimi in Italia) una rapida sintesi delle varie manifestazioni della “aviazione elettromagnetica extraterrestre” avutesi negli ultimi dieci anni in tutto il mondo, insieme ad una apprezzabile interpretazione delle medesime, sopratutto sotto il profilo politico.

La tesi dell'autore è che la presenza di questa aviazione extra-terrena, non offensiva, e della quale i capi di governo dei principali paesi del mondo sono al corrente, ha influito decisamente   sulle grandi linee della politica internazionale, evitando finora il disastro di una guerra globale con conseguente sterminio dell'umanità tramite le bombe atomiche. L'autore è più che mai convinto che gli extraterreni sono venuti nel nostro mondo per impedirci di distruggere noi stessi e di pregiudicare l'equilibrio fisico di questo pianeta e quello dell'intero sistema solare, con le esplosioni nucleari.

Quando Perego scriveva il suo libro, non poteva sapere che per i Giuris-Davidici, i suoi avvistamenti avrebbero assunto un significato particolare: Il 6 novembre 1954, mentre quaranta dischi volanti disegnavano nel cielo di ROMA la croce cristiana, a Roma in via Apuania n. 43 veniva inaugurata la Chiesa Giuris-Davidica, la Chiesa del terzo millennio! (1).

Questa singolare coincidenza non può che far riflettere.

 

NOTA - (1)    Vedi pag. 9 e pag. 17 del libro indicato, di Alberto Perego. Dai particolari risulta che i dischi a un certo

                        momento formarono i due C contrapposti che figurano anche nel segno giuris-davidico!

 

UN SAN-GRI-LA NEL PERÙ

 

Nelle remote vastità delle Ande sudamericane vi sono uomini che vanno alla ricerca di civiltà perdute. Perù, Lago Titicaca, Fratellanza dei Sette Raggi, Abbazia di Intihuaci, o “Casa del Sole” in incaico.... Nomi che sembrano di favola, e che pure hanno mille legami con le civiltà passate e con scuole misteriche sparse in tutto il mondo: in Africa, nel Nordamerica, nel Tibet, nello Yucatan.

Chi sono i Fratelli dei Sette Raggi? I custodi dell'antica sapienza di Lemuria, tramandata da millenni nel Monastero, i quali cercano ora nelle remote immensità del continente le orme degli antichi civilissimi Paititi, che avevano rapporti con gli Uomini dello Spazio. Oggi stesso una Gerarchia di Ventiquattro Anziani del Sistema Solare guida la Fratellanza dei Sette Raggi verso le suo mete.

- Riportate alla luce l'antica sapienza delle antichissime civiltà - dicono i fratelli interplanetari, -impadronitevi di nuovo di quei segreti che fecero dei terrestri di un tempo i signori delle forze della natura, accioché l'umanità futura, unendo lo conoscenza di oggi a quelle esumate dal sepolcro del tempo, possa progredire verso la Luce, ed essere ammessa nella Fratellanza Interplanetaria; affinché la terra possa cominciare la sua marcia eterna attraverso il Tempo e le Stelle!

Ed ecco i Fratelli dei Sette Raggi, gli adepti dell'antichissimo Ordine Ametistino, di questo San-Gri-La del Perù, ricercare le misteriose Città Perdute, ripercorrere a piedi il sentiero della Grande Muraglia peruviana, che si estende dal Pacifico fino a chissà quale remota località dell'interno, scoprire con occhi attoniti i simulacri di pietra scolpiti da un popolo di giganti, riconquistare pian piano la tecnica dello sfruttamento dell'energia cosmica, con gli stessi riflettori, specchi e dischi, che usavano gli antichissimi Paititi, i cui discendenti pare ancora esistano nel più folto della foresta vergine.

Università sud-americane, musei e scienziati di varie nazionalità collaborano al gigantesco programma di ricerche archeologiche. I figli della scienza moderna ritornano sul sentiero dei loro antenati.

In tutto questo complesso problema la comparsa dei Dischi Volanti ha un ruolo di primo piano, e di questo e di tutto il resto parleranno i bollettini periodici che l'Abbazia del Lago Titicaca invia gratuitamente a coloro che vogliono sapere.

Tali documentazione sarà pubblicata quanto prima anche in italiano, a cura del rappresentante in Italia della Fratellanza dei Sette Raggi. Daremo notizia quanto prima di tale pubblicazione.