NOVEMBRE 1957                                                                                                                                             5-17

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LA TORRE DAVIDICA

Notiziario mensile della Chiesa Universale Giuris-Davidica fondata

nel 1872 sul M. Labro, Amiata, da David Lazzaretti C. D. G.

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Sede in Roma – Via Tevere, 21 - 5  Tel. 84.53.840 – Pubbl. Autor.

Tribun. Roma N. 5841 del 14-6-57Dirett. Respons. Elvira Giro

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ai militi crociferi dello Spirito Santo

 

 

 

RICOSTRUITO SUL MONTE LABRO L’ALTARE

DELL’ALLEANZA TRA IDDIO E GLI UOMINI

 

 

Quest'anno, anno 80° dell'Era Giuris-Davidica con lo Spirito Santo, è stato restaurato l'Eremo sul Monte Labro, dove fu collocato l'Altare dell'Arca dell'Alleanza tra Iddio e gli Uomini.

Questo Altare è un'affermazione del patto di Alleanza concluso tra Iddio e David Lazzaretti, il Battista, il Legislatore, il Grande Monarca.

Noi Militi Crociferi dello Spirito Santo, per ordine di Iddio, abbiamo collocato lassù questo pegno, quale attestato di avvenimento meraviglioso conclusosi come redenzione e resurrezione dell'anima e del corpo; perciò con novello vigore noi combatteremo da pionieri audaci e decisi per ristabilire le Leggi Divine e Naturali, emanate da Dio per mezzo di Mosè, di Gesù, e di David Cristo Duce e Giudice.

L'eremo di Monte Labro venne costruito nel 1870 col consenso delle autorità del tempo, essendosi allora costituito fra i seguaci giuris-davidici un ordine di eremiti e penitenti. L'eremo e la cappella furono terminati nel maggio 1872 e venne ottenuto anche il permesso ecclesiastico di benedirla per adibirla alle funzioni religiose.

L'Altare dell'Arca della Alleanza tra Iddio e gli uomini è interamente nuovo, ed è costituito di pietra bianca travertina di provenienza e lavorazione romana. Posto su un piano rialzato è a forma di sepolcro e destinato a contenere la statua ed i resti del corpo di David Lazzaretti posti all'interno di una vetrina di cristallo incorniciata di bronzo. Sopra l'Altare poi vi sono: tre grandi quadri sullo sfondo dei colori rosa, celeste e giallo, che rappresentano i simboli della Opera Trinitaria dello Spirito Santo e una croce di cristallo con i segni Giurisdavidici. In alto spicca la scritta in metallo: “Le stelle ci guardano, Iddio è con noi e siamo la sua Celeste Milizia!”

Quest'anno nella Festa dell'Assunzione avvenuta alla mezzanotte del 14 Agosto, vi è stata una grande Cerimonia con la Comunione generale alla moltitudine dei presenti che venuti lassù nella serata dai vari paesi vicini. Alcuni giornali si sono occupati di noi inviando dei cronisti per dare un resoconto sulla nostra festa, e non è mancato neppure tra i vari fotoreporter, un operatore cinematografico per la ripresa di un documentario. La Festa è durata due giorni. Vi sono stati dei Battesimi del Fuoco e di importante e fuori del consueto vi fu la Benedizione e consacrazione dell'Altare della Chiesetta dall'Eremo appena terminata di restaurare.

L. G.

Il 14 Marzo 1958, festa Giurisdavidica, per l'inizio dell'Era dello Spirito Santo (Madre) nella riunione del Consiglio della Chiesa Giuris-Davidica, presenti tutti i sacerdoti Davidici presso l'archivio della Chiesa, alle Fornaci (Arcidosso) fu deliberato dai componenti presenti di affidare all'Ing. Leone Graziani la carica di Capo dei Ministri del Culto della nostra Chiesa e fu sottoscritto un documento legale per dare inizio allo svolgimento delle pratiche presso il Ministero degli interni, affinché questa nostra Chiesa Universale Giuris-Davidica sia riconosciuta dalla Legge dello Stato quale Istituzione Morale, senza scopo di lucro, nella sua autorità Legislativa Spirituale, emanata dal Centro di Dio.

L'ing. Leone Graziani è stato nominato sacerdote il 15 Agosto 1954 sulla Torre Davidica del Monte Labro, lo stesso giorno del suo battesimo del Fuoco dello Spirito Santo. Ha abbracciato la fede Giuris-Davidica con slancio e volontà e da quella data ha portato tutta la sua instancabile azione per sostenere e rinsaldare la affermazione della Verità quale audace Milite Crocifero dello Spirito Santo.

La pratica del suo riconoscimento a Capo dei Ministri del Culto è stata presentata a Roma nell'ufficio competente del Ministero fin dal mese di Aprile 58 e venne completata da altri documenti sulla Istituzione Giuris-Davidica nell'agosto scorso su richiesta della Questura di Roma.

In questo tempo la stampa si interessa sulla sorte del Papato della Romana Chiesa, sopratutto parlando sulla profezia di San Malachia scritta nel 1139. Essendosi essa avverata quasi fedelmente su tutti i Papi che si sono susseguiti, ora è sorta la preoccupazione sulla sorte finale della Romana Chiesa. Chi sarà il “Pastor et Nauta”? Il Pietro secondo? Poiché questi due rappresentano la chiusura del Pontificato Romano?

La profezia dice che dopo il “Pastor et Nauta” seguirà il “Flos Forum” (il Fiore dei Fiori) cioè la Rosa. Sarebbe questa dunque quella Rosa mistica veduta da Dante nel Canto 31 verso 1, del Paradiso “la mistica rosa con la Milizia Santa?”

Se la profezia riguarda noi, questa rosa è la Chiesa Giuris-Davidica, la quale nel suo seno ha costituito il suo primo Pontefice Leone G. nella notte del 14-15 agosto 1954, festa della Assunzione e fin da allora il pontificato per l'ordinamento Spirituale del Diritto Divino sulla Terra è affidato a lui per ordine dello Spirito Santo di Dio.

Perciò lo sforzo che la Romana Chiesa sostiene nel fine di non perire è immenso. Staremo a vedere gli eventi che si determineranno per volere dell'Eterno Iddio, poiché il Triregno, appartiene nel suo Diritto Divino e umano all'Ordine della Chiesa Universale Giuris-Davidica.

 

E. G.

 

 

INTERVISTA DI DON ENRICO

 

Riportiamo alcune parti della registrazione di un colloquio avvenuto presso la nostra sede di Roma tra la sacerdotessa Giuris-davidica Elvira Giro ed il reverendo Don Enrico R. della Chiesa Cattolica Ap. Rom. che aveva delle domande precise da farci:

- D. Che cosa pensa, signora della Chiesa Cattolica Ap. Rom. nei confronti del vostro movimento (giurisdavidico)?

- R. Vi è una differenza di capitale importanza. La Chiesa cattolica raccoglie nel suo seno tutti coloro che vogliono redimersi in N. S. Gesù Cristo, in virtù della Sua Legge di Amore e Grazia, mediante l'amore fraterno, la carità l'umiltà nel pentimento di avere crocefisso e ucciso il Cristo nella carne, (mentre Egli era venuto per insegnare la fratellanza, la redenzione dell'anima e l'amore verso Colui che ci aveva creato). InvocarLo perché venga insegnata loro la Verità, per la Vita eterna dell'anima e del corpo. Mentre invece la Chiesa Universale Giurisdavidica, raccoglie nel suo seno, tutti coloro che hanno conquistato attraverso la Legge dell'Amore e Grazia in N. S. Gesù Cristo, la Resurrezione della anima e della carne, per la Vita Eterna in Dio nella unica Legge del Diritto Divino.

- D. Ma secondo lei, quando si sarebbe determinata questa Unica Legge del Diritto Divino?

- R. Questa Legge è stata emanata dall'Eterno Iddio nel 1878, dopo che David Lazzaretti aveva già dischiuso il Libro del 7 Sigilli, come già annunciato nel numero 6 dell'Apocalisse; con Lui,  Iddio ha rinnovato il Patto di Alleanza promesso fin dal Padre Abramo. Dopo millenni di dure prove, Iddio ci ha riportati nell'ordine delle Sue Leggi, di ordine Divino e naturale.

- D. Quale differenza sostanziale vi è nella vostra Cerimonia della Messa, perché ho letto nei vostri libri le nuove preghiere e i nuovi riti.

- R. Nell'ordine della Chiesa Universale Giurisdavidica non si chiede più il perdono a Dio per averLo crocefisso e ucciso sia in Gesù che in David, ma si ringrazia Iddio osannando alla Sua Gloria, perché per merito dei Suoi penosi sacrifici ci ha tratti in salvo dalla morte eterna. Noi Lo invochiamo affinché il Suo Regno si determini in Terra in perfetta armonia con i Mondi abitati e con tutto l'Universo per la Legge del Diritto Divino e umano da noi riconquistato.

- D. Ma il Diritto Divino è sempre esistito!

- R. Sì, ma a gradi. Il primo a ricevere l'ordine sacro nei diritti divini fu il Sacerdote e Re Melchisedech (Genesi 14, 18). Da Lui il Diritto Divino poi si è trasmesso nei diversi movimenti di evoluzione fino a stabilirsi nelle Leggi di Mosè che è stato il primo gradino di Istituzione collettiva per determinare poi l’avvento Cristico: quale secondo gradino di evoluzione umana nel Diritto Divino. Ora questa Terza Opera Legislativa Giuris-davidica, Iddio l'ha collocata nel piedistallo Trino, dichiarandola, la completa Resurrezione umana, idonea a rientrare nella Pace con Lui. In virtù di questa Resurrezione ci ha congiunti al Centro della Armonia Universale da dove eravamo caduti con il peccato di Adamo ed Eva, perdendo così il Diritto Divino.

- D. Quale azione Divina avrebbe compiuto il vostro David per farsi chiamare il Consolatore o Paracleto?

- R. David Lazzaretti, ha obbedito ai voleri di Maria SS., dei Sette Arcani, ed ha saputo riconoscere e interpretare i simboli che tenevano racchiusa con i 7 Sigilli, la nostra crocefissione nella carne. Egli è riuscito a mettersi in contatto con l'Altissimo Iddio, per la difesa della natura umana. Ha superato la prova del Fuoco dell'Amore verso il Creatore. Ha lottato con le potenze negative, e le ha vinte. Era marcato in fronte da San Pietro col segno di Dio vivo e per queste conquiste Egli ha ottenuto dall'Eterno Iddio il dono di staccarci dalla nostra Crocefissione in N. S. Gesù Cristo e risorgere nell'Ordine Divino e umano.

- D. Con quale autorità è stato consacrato Leone a sacerdote Giurisdavidico?

- R. Io l'ho consacrato con la stessa autorità che N. S. Gesù Cristo ha consacrato San Pietro a capo della sua Chiesa, e con la stessa autorità che David Lazzaretti ha consacrato Filippo Imperiuzzi a Suo successore. È sempre la stessa onda di Potenza di Dio Padre, che ordina, regola i Suoi movimenti di Evoluzione Umana.

- D. Mi può dare dei particolari di questa consacrazione a sacerdote?

- R. Si rilegga la pagina 101 del mio Terzo Libretto delle Rivelazioni Spirituali. Io, alla mezzanotte del 14-15 agosto 1954, nella Potenza della Madre Santissima, Spirito Santo, ho consacrato Leone perché si era preso la responsabilità di guidare l'ordine della Chiesa Universale per fare trionfare la Legge del Diritto Divino e Umano, per la Redenzione e Resurrezione dell'umana terrena famiglia. E, dopo quattro anni, il 14 marzo, per decisione del Consiglio della Chiesa, fu eletto a capo della Chiesa Giuris-davidica.

- D. Secondo lei, Signora, chi è la persona più importante sulla Terra in questo tempo?

- R. È un'ora che lei parla con me e non l'ha ancora capito?

- D. Ma allora il Pontefice, nell'ordine Divino delle Leggi di Dio, chi rappresenta?

- R. Il Pontefice della Romana Chiesa è il rappresentante dell'Opera del Cristo Gesù, Figlio di Dio, nella Sua Legge di Amore e Grazia, concessa ai figli che volevano redimersi per rientrare nel bene Divino. Mentre io rappresento l'Opera della santissima Madre Regina dell'Universo, che nella Legge del Diritto Divino viene a raccogliere il frutto del bene terreno, maturato per la Giustizia Divina ed umana. Io sono in movimento per determinare questo grandioso evento di bene e per seminare la Verità sulla Conoscenza della nostra Creazione. Ma il Figlio non è superiore alla Madre che Lo ha creato, perciò il Pontefice della Romana Chiesa, nella sua Istituzione, è inferiore a me e alla mia Opera. Lui rappresenta il Cristo Gesù crocefisso dagli uomini, mentre io sono la Luce, la verità, la Resurrezione.

- D. Cosa dovrebbe fare allora il Pontefice?

- R. Accettare, riconoscere, sottomettersi all'Opera Giuris-Davidica.

- D. N. S. Gesù Cristo disse che la Resurrezione della carne veniva con la fine del Mondo.

- R. Che cosa intende per la fine del Mondo? Non certo la fine della Terra, ma sarà la fine del materialismo nelle sue lotte fratricide. Sarà la fine della corruzione delle anime, perché è già subentrato un fattore nuovo che regola e governa con la Legge di rigore che deve determinare la Pace e la Giustizia tra tutti i popoli della Terra. La Terra non può finire perché ormai è entrata nell'orbita dell'Universo per merito dell'intervento di Iddio Uno e Trino.

È per questo che la nostra chiesa si chiama Universale. E per stabilire la Pace nell'Armonia, Iddio ha concesso ai Suoi figli redenti e risorti, i mille anni, affidati al comando dello Spirito Santo Madre.

- D. Per quali ragioni voi asserite che siete nel Regno dello Spirito Santo? Nella Nostra Chiesa lo Spirito Santo è già disceso sugli Apostoli il giorno delle Pentecoste.

- R. Lo Spirito Santo è la Luce nei corpi umani. Essa è da paragonare alla Luce di una lampada. Questa Luce illumina, rischiara le tenebre, perciò, dire lo Spirito Santo, e dire Anima dell'Umanità è la stessa cosa. L'anima è femminile ed è la Creatrice dei corpi carne, perciò lo Spirito Santo manifestatosi negli apostoli, era l’anima che in loro vibrava nel nuovo ordine spirituale. A quel tempo non era l'espansione completa e l'espressione finale della evoluzione dell’anima umana. Infatti è Gesù stesso che dice: “avrei molte cose da dire ma non le potete capire perché non siete ancora maturi”. Essa doveva manifestarsi nel pieno della Sua potenza, dopo l'opera del Consolatore promesso da N. S. Gesù Cristo, (vangelo Giov. Cap. 14-16) che è David il Cristo Duce e Giudice.

- D. Quale rapporto vi è tra lei signora, e l'opera di David Lazzaretti?

- R. Io, con la mia Missione, ero stata promessa dopo l'Opera del Consolatore, ossia del Paracleto. Dovevo dare la piena testimonianza della Verità Divina e umana, essendo io congiunta nell'Anima Universale, il principio creativo, che è la Santissima Madre, Regina dell'Universo, della quale io faccio le veci, e La rappresento. Con me, e in me, Essa ha rinnovato l'ordine spirituale, rimettendolo nella Resurrezione della carne. Questa Resurrezione è dolorosa e piena di travagli a causa che sulla Terra si sono sviluppate troppe creature da paragonare alla famosa gramigna o zizzania, che soffoca le buone spighe, perciò le Verità spirituali furono alterate, confuse, disperse, e sopra tutta la Terra è piombato il castigo di Dio.

 

L. G.

 

 

LA NOSTRA CHIESA UNIVERSALE

 

Gesù Cristo nell'ultima cena disse: “Vi do un nuovo comandamento amatevi gli uni con gli altri come io ho amato voi. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli”. (Vang. S. Giov. 13, 14).

L'anno scorso il Vicariato di Roma ci dedicava una colonna del suo “Bollettino di informazione” supplemento al “Clero Romano” (n. 2 Marzo-Aprile; An. V°) con regolare imprimatur dell'Arcivescovo Aloisio Traglia. Era uno scritto sarcastico e offensivo verso la Chiesa Universale Giuris-Davidica. Noi volevamo chiamare in causa Don Gaetano Carollo, così poco riverente verso di noi, ma poi abbiamo avuto indulgenza della loro poca intelligenza, poiché essi si scusavano della loro poca sapienza teologica e scrivevano che per loro la nostra Opera Giuris-Davidica non è di facile comprensione. Ci fu poi un'altra battuta nel loro giornale “l'Osservatore Romano” del 18 Agosto scorso ove si dichiaravano incompetenti di capire la nostra Istituzione. La volpe che non riusciva a rubare l'uva, diceva che era aspra.

Ci siamo accorti, caro Don Gaetano Carollo, che vi diamo del filo da torcere; nel grossetano e nell'Amiata, avete tentato di soffocarci come ai tempi del nostro David; la vostra supremazia, spirituale, unita a quella di Cesare (denaro) ha ormai poca forza e poca resistenza tanto da paragonare il vostro ordine alla famosa statua vista in sogno dal Re di Babilonia. "Nabucodonosor" e cioè una statua dalla testa d'oro, il petto le braccia d'argento, il ventre le coscie di rame, le gambe di ferro e i piedi di argilla. Una pietra partita da un Monte, e senza opera di mano, colpisce la statua, la frantuma e la annulla! E la pietra, quella che aveva colpito la statua, diventò un grande Monte, che riempì tutta la terra. (Il Monte Labro, col Suo Altare della alleanza). Questa volta non riuscirete a soffocarci, e la sentite questa nostra supremazia! Le tre cause intentate contro di noi le avete due perdute, una ritirata: una sconfitta per Voi degna di nota! Vi abbiamo vinto sul Battesimo del Fuoco dello Spirito Santo. Vi abbiamo vinto per il nostro Tempio sulla vetta del Monte Labro. Vi abbiamo vinto nella liturgia e teologia. Noi Giuris-Davidici siamo stati felici di queste vostre accuso che tornavano tutte a nostro vantaggio. Dunque i Sacerdoti Giuris-Davidici sono morali davanti alla Legge del buon costume e per giunta hanno una potenza spirituale superiore alla vostra. Non ci siamo misurati abbastanza? Troppe volte le vostre staffette mi hanno disturbato! Ma tanta persecuzione contro di noi fin dal 1870 viene dallo Stato e dalla Chiesa Romana? Se l'insidia è dalla Chiesa Romana dove sta la sua forza disgregatrice? se ancora noi viviamo più forti che mai in virtù delle sue persecuzioni? Dove sta la Sua virtù se opprime i giusti di cuore? Sappiate che la nostra forza spirituale è costituita nella Conoscenza della Unica Legge del Diritto Divino e Umano, nella Resurrezione della Carne con Cristo Duce e Giudice. Noi siamo risorti in Cristo, mentre voi siete morti ancora in Gesù Cristo e continuate a tenerlo inchiodato in croce. Voi cercate di colpirci accusandoci una setta. Ma sappiate che la nostra parola d'ordine è IDDIO è con noi e siamo la Sua Celeste Milizia.

 

E. G.

 

 

PROFEZIE SUL CAMBIAMENTO DEL MONDO

 

Oh! voi popolo tutto nell'insieme! Ricordatevi di esser cristiani, e pensate che in Ciel vi regna un Dio; Ei prepara su noi le sue vendette, se a Lui non ci mostriamo penitenti. Lungi non sarà il dì che la Sua mano piomberà su di noi così pesante, che molti periren sotto il gran peso. Avete sempre il tempo di emendarvi. Fate conto che a voi parlasse un Giona, o emendarsi o perir.

 

DAVID LAZZARETTI

 

(dal libro "IL RISVEGLIO DEI POPOLI" stampato nel 1873)