LUGLIO 1957                                                                                                                                     PRIMO NUMERO

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LA TORRE DAVIDICA

Notiziario mensile della Chiesa Universale Giuris-Davidica fondata

nel 1872 sul M. Labro, Amiata, da David Lazzaretti C. D. G.

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Sede in Roma – Via Tevere, 21 - 5  Tel. 84.53.840 – Pubbl. Autor.

Tribun. Roma N. 5841 del 14-6-57Dirett. Respons. Elvira Giro

Pubblicazione Gratuita – Spedizione in abbonamento postale Gr. 3  

 

 

ai militi crociferi dello Spirito Santo

 

 

L'EVENTO DELL'ONDA CRISTICA

 

Cari lettori, abbiano creato questo giornale «La Torre Davidica» con lo scopo di rendere assimilabile l'Opera della Chiesa Universale Giuris-davidica, P. F. S., col Paracleto, e volgiamo sperare che siate fedeli alla lettura periodica del notiziario, perché noi ci spiegheremo il nuovo ordine di cose, sull'insegnamento della creazione umana e divina e del congiungimento col movimento di tutti i pianeti abitati nell'ordine della Legge Arcana dell'Armonia Divina Cosmica Universale.

Queste nostre affermazioni non sono infondate ma derivano da fatti positivi avvenuti sulla terra: come la nascita (o crocefissione) di N. S. Gesù Cristo, di Giovanni il Battista, degli Apostoli e della Madre Maria SS. Se questi sublimi personaggi furono positivi, non si possono rinnegare i fatti che si sono susseguiti prima e dopo i loro avventi per la evoluzione umana.

Prima dell'evento del Cristo ci fu la annunciazione della Sua nascita e quella di Giovanni il Battista. Tutti e due furono annunciati dall’Arcangelo Gabriele. Per primo, Giovanni, fu annunziato a Zaccaria, sacerdote del tempio e alla sua sposa Elisabetta. Per secondo Gesù alla Vergine Maria.

Giovanni nacque sei mesi prima di Gesù, e fu per primo sacrificato per la testimonianza di Dio, con la decapitazione della sua bellissima testa, all’età di 33 anni. Per secondo fu sacrificato Gesù, sulla Croce per la stessa causa e per la nostra redenzione, all’età di 33 anni.

Giovanni diceva ai suoi seguaci che il vero Cristo era Gesù, il primogenito e figlio prediletto dal Padre. Mentre invece Gesù, diceva ai suoi seguaci che Giovanni (suo cugino) era più che Profeta, il maggiore nato di donna ed ha confermato che in lui era Elia che era ritornato (cioè reincarnato) ma  che doveva ritornare di nuovo, e Lo preannunziava come il Consolatore, per la fine dei tempi.

Giovanni il Battista e Gesù Cristo non si facevano concorrenza tra loro, ma l’Uno innalzava l'Altro perché in tutt'e due si completavano per la lotta di conquista sul demonio, sul mondo e sulla carne.

La lotta di Gesù e Giovanni, nello spirito del Padre, contro lo spirito impuro della materia, ha creato il ponte di contatto tra il cielo e la terra per determinare la conquista del corpo spiritualizzato in Dio, che si va manifestando tra i popoli attraverso questi due potenti Cristi.

Per loro merito, noi ora possiamo parlare del movimento dell’Armonia Divina Universale, sapere per quale fine Iddio ci ha creato, da dove veniamo. La prova l'abbiamo dagli eventi che si sono determinati secondo i vaticini profetici delle Sacre Scritture, che gradualmente vi delucideremo nel fine di rendervi consapevoli di quello che dobbiamo fare per stabilire il Regno di Dio in terra, invocato nella preghiera al Padre Nostro, donataci da Gesù Cristo. (continua)

 

Elvira Giro

 

IL RISVEGLIO DEI POPOLI

(di David Lazzaretti)

 

La mia morte fu il principio della nuova vita. Tre colpi avevano sparati contro di me inerme; e lo Spirito li aveva sviati. Alfine, non consentendo io mai che sangue innocente fosse sparso per causa mia, mi avanzai contro i gendarmi e le milizie schierate e, scoperta la mia fronte, dissi: 'Eccomi'.

Un colpo allora partì dal fucile di un povero soldato ignaro di quanto faceva, trapassò lo stigma impresso nel mezzo della fronte, onde fosse adempiuto il testo che dice: «E in quel segno voi lo riconoscerete».

La palla penetrò nel profondo del capo; io caddi ginocchioni dicendo ad alta voce: «I destini si compiono, la Tua volontà sia fatta». Voi accorreste solleciti intorno a me e, al mirare il mio occhio sempre vivo e scintillante, ed una aureola di luce irraggiarmi la fronte, credeste che io vivessi ancora della vita terrena. Era la luce che lo spirito vi aveva diffusa nel suo passaggio, sprigionandosi dall'involucro terreno ed esultando nella vita novella. E voi pietosi, sollevandomi dal suolo, portaste la mia salma alle Bagnore, tergeste la ferita aperta, e dicevate l'un l'altro: «egli vive ancora».

Ed io rivivo infatti, qui, in queste sfere superiori, ove il pensiero non incontra più limiti, né ostacoli alla libera espansione; qui ove il passato si manifesta ancora come il presente, e il presente domina il tempo e abbraccia l’avvenire. Qui, dove le armi della violenza, il pugnale dell'insidia non possono più colpirmi; né la menzogna, né la calunnia arrivano a ferirmi, qui, onde la verità può diffondersi libera e consolatrice sopra il genere umano. Qui dove tutto è luce, sincerità e giustizia.

E a lungo, dopo la morte, io vagai, spirito libero, nel vostro pianeta, di zona in zona, di clima in clima, a cercar modo di manifestare il mio pensiero e continuare il mio lavoro secolare, ivo attorno tentando di incontrare lo Spirito, che parlasse al mio Spirito, l'anima che si elevasse a me, per potermi svelare in essa e per essa. Ora tu che vivi tra coloro che si perfezionano aspirano alla nuova fede, leva lo spirito a me, ed io da provvida forza, son tratto a te e con te. Tu sia la mano, io il pensiero che la dirige, tu la voce che suona, io il Verbo interno che lo spira e muove; tu il labro, io l'afflato; tu la lama fotografica, io il raggio che l'illumina e vi disegna e stampa la parola dell'Evangelo futuro. Levati a me ed io discendo in te. E che la vetusta Italia, primogenita della   civiltà, ora risorta a novella vita, mandi all'Era che si rinnova, lo squillo del risveglio dei popoli!

 

DAVID LAZZARETTI

 

(dal libro: Rivelazioni di David Lazzaretti; Ed. Ambrosoli Milano – 1881)

 

 

 

LA TORRE DAVIDICA

(di Filippo Imperiuzzi)

 

Or bene quel DIO che regge e regola le nazioni, le distrugge le rinnova, doveva far conoscere quello che nei Suoi decreti irreprensibili aveva stabilito a punizione e a salvamento della umana stirpe. Ma, mistero profondo di DIO, Egli per avvisare gli uomini dei Suoi valori si è servito di strumenti infimi e di mezzi semplici, contrarii alla superbia ed alle idee degli uomini mondani. Ora nel corso di questa storia narrando come il Figlio dell'Uomo doveva fabbricare come fabbricò una Torre sulla cima di un alto monte d'Italia per salvare l'umana stirpe dal diluvio di fuoco, non è possibile agli uomini spiegare questo fatto se essi non ricorrono con fede ed umiltà al depositario delle Sante Scritture dove è tutto predetto quello che doveva avvenire. Monte Labaro o anche Monte Labro (da Labbro – Parola – Verbo) è l'ultimo da parte di Mezzogiorno degli Appennini Toscani. Esso si erge a guisa di piramide e sta a 1187 metri sul livello del mare...

Nel declivio del Monte Labro nascono in tre punti diversi tre ruscelli di acqua pura ciascuno dei quali prende la china verso i fiumi che scorrono nelle pianure: verso l'Albegna, verso le Fiora e verso l’Ombrone. Nelle colline circostanti al monte sono dei poderi abitati da contadini di vari paesi circonvicini, quali sono Arcidosso, Santa Fiora, Roccalbegna.

Sopra questo maestoso Monte fu comandato a David da Dio d'innalzare un monumento di misteriosa natura; ed egli nel luglio 1869 disse ai suoi amici e credenti che in detto luogo doveva fabbricare per ordine di Dio una Torre che si dovea chiamare: «l'Arca della Nuova Alleanza» simbolo della novella Chiesa, nella quale si dovea salvare la famiglia eletta da Dio dalla inondazione di un secondo diluvio di fuoco e di sangue e che in essa erano racchiusi tutti i tesori della terra, e tutte le leggi sante della vera giustizia stavano raccolte dentro di essa e che tutti i potenti e popoli hanno bisogno di essa. Per questi motivi esortava i suoi credenti a voler cominciare siffatto monumento. Aderirono molti, e in numero di settanta cominciarono a scavare i sassi in cima al monte. La notizia di questo nuovo edificio si sparse immediatamente nei paesi e villaggi circonvicini; quei montanari presi da entusiasmo salivano al monte per potere lavorare alla Torre. David dirigeva il lavoro e coll’esempio esortava gli altri a lavorare. Principiò le fondamenta della Torre nel circolo di 33 braccia, dovendo essere rotondo l'edificio. Il muro si faceva a secco perché il governo non voleva che murassero a calce, temendo che ivi si erigesse una fortezza. Proseguiva il lavoro alacremente. A portare sassi vi erano anche dei ragazzi. Furono chiamati gli scarpellini a scavare e adattare i sassi, come persone pratiche; venivano pagati colle offerte dei credenti gli altri prestavano l'opera gratuita. Il lavoro essendo proceduto con molta assiduità e prontezza fu terminato nell'agosto 1870. La Torre era stata elevata all'altezza di 30 braccia e dentro vi erano tre celle rotonde, una sopra l'altra. Si poteva salire fino alla cima esternamente con comodità, girando intorno. Nello scavo dei sassi sulla cima del monte e propriamente sotto il luogo, ove si fabbricava la Torre, fu scoperta una meravigliosa grotta, fatta dalla natura nello squarcio dei massi per qualche terremoto, in guisa che, si vedono sopra, delle grandi pietre che la ricoprono; essa è lunga 30 braccia e si scende comodamente fino al fondo; la sua larghezza ordinaria è di due braccia, dove più dove meno. Al fine della discesa evvi un vuoto più largo, quivi fu eretto un piccolo altare, ove fu posto in venerazione il quadro della Madonna della Conferenza.

Nello scavare i sassi e la terra furono trovati alcuni vasetti etruschi e un pezzo di lancia antica, e lo scheletro di un guerriero alto 2 metri, segno che lassù anticamente si fossero rifugiati dei combattenti dei quali la storia di Arcidosso fa cenno...

...Ai primi di luglio 1876 mi venne l'ispirazione di piantare una croce di alto fusto alle falde del Monte. La mattina del 24 in compagnia di Paolo Conti decidemmo di innalzarla. Di tutto questo mio operato non avevo fatto consapevole David che stava in Francia. Ma Iddio in visione glielo aveva fatto conoscere chiaramente e subito mi scrisse narrandomi la visione avuta e domandandomi informazioni di tutto.

Nel ricevere tale lettera rimasi molto impressionato; allora maggiormente mi confermai nella fede verso David, poiché conobbi che lo spirito di Dio era con lui. Egli narrandomi la visiona mi diceva che Gesù Cristo in forma di fanciullo e S. Michele Arcangelo assistettero alla operazione quindi salirono il Monte e visitarono la Chiesa, l'eremo e la Grotta sottostante alla Torre, e benedissero l'acqua che stillava dall'alto dei massi, la quale acqua avrebbe guarito molti morbi; e gli erano state date le regole per usarla nei tempi futuri. Tra le altre cose mi domandò se io avevo veduto i detti personaggi celesti, io risposi che non li avevo veduti. E fu in quel giorno che David ebbe la rivelazione di tutti i disegni per la costruzione dell'Arca della Santa Alleanza e dei 12 muraglioni del Monte, il cui disegno esterno è riportato nella stampa del libro dei Celesti Fiori.

 

Filippo Imperiuzzi

primo sacerdote Giuris-Davidico

(dal libro: Storia di David - Siena 1905)

 

 

 

PRIMO SACERDOTE GIURIS-DAVIDI CO

FILIPPO IMPERIUZZI (1845-1921)

 

Nativo di Gradoli in provincia di Roma, fin da ragazzo mostrò la vocazione allo stato religioso e per questo, suo zio don Luigi Pescatori della Congregazione di S. Filippo Neri, lo fece istruire   negli studi della carriera ecclesiastica, e prima di prendere gli ordini sacri fu accolto in detta Congregazione. Ordinato sacerdote nel 1869 dal Vescovo Diocesano, fu da esso mandato come cappellano ad Arlena, poi a Gradoli ed infine a Monte Labro.

Fu a Gradoli che egli conobbe David Lazzaretti. Ecco il suo racconto: «Era il 10 giugno 1872 allorché David per la prima volta venne a Gradoli. Io lo attendevo ansiosamente, non comprendendo il perché. Appena mi si presentò davanti rimasi meravigliato In modo sorprendente e a lode della verità dico che vedendo lui mi si presentò l'immagine viva di Gesù Cristo. La mia vista fu come un lampo, e mi sentii commuovere in tutte le fibre dal mio cuore e rimasi consolato a tale vista, e fu allora che provai un trasporto sincero di amore verso di lui, non mai provato verso altre persone. Questo affetto tenevo chiuso nel mio cuore e non lo palesai con le parole ma coi fatti».

Più avanti Imperiuzzi scrive ancora: «Ho letto e copiato tutti i di lui scritti e avendolo veduto scrivere da solo, tra la penitenza, il silenzio, e la preghiera, ho dovuto convincermi che non è opera di uomo la promulgazione delle sue verità: ma che in lui tra lo Spirito di Dio che lo guidava e lo assisteva in ogni suo operato. Ho viaggiato con lui più volte per l'Italia e sono stato più volte con lui in Francia ed ho potuto conoscere ed ammirare moltissime cose che ho registrate, in testimonianza della verità, la quale deve risplendere in piena luce».

Filippo Imperiuzzi, seguì David Lazzaretti spinto da un grandissimo amore interno e nella certezza di giovare alla causa di Dio. All'inizio per oltre cinque anni la sua opera religiosa fu   approvata e lodata dai suoi superiori ecclesiastici della Chiesa Cattolica. Eremita e penitente condusse sempre una vita esemplare nel timore di Dio. Semplice umile e retto fu dichiarato da David il successore del Triade.

Molte sofferenze e persecuzioni ha subito ma non crollò mai la alta volontà e la sua fede. Dopo la uccisione di David fu carcerato e processato anche dal governo con la imposizione di lasciar l'Amiata. Pellegrino prima a Siena poi a Roma ove si stabilì con la Chiesa fin dall'anno 1909 mantenendo saldi i legami con gli apostoli e i discepoli della Chiesa Giuris-Davidica del Monte Amiata. Morì a Roma nel 1921 circondato affettuosamente dai suoi fedeli.

Nella foto qui riprodotta lo vediamo nella sua divisa grigio argento di primo sacerdote giuris-davidico, nella sinistra tiene il labaro della SS. Trinità, P.F.S.; nella destra la verga preziosa a cinque nodi del potere spirituale. Il cappello a tre piume, appartenuto a David, è simbolo del comando Trinitario.

 

L. G.

STATO E CHIESA

NELL'OPERA GIURIS-DAVIDICA

 

Trovandoci socialmente in così caotico stato, sotto tutti gli aspetti, ed essendosi realizzate in gran parte le sue profezie, è giocoforza dare uno sguardo al nostro David per studiarci quello che Egli, guidato dalla mente di Dio, ha voluto dare come esempio a tutti i popoli e sopratutto a quello italiano, nella sua opera religiosa e sociale.

Non si può negare la buona volontà di David e il suo sforzo di intuizione nel capire i disegni di Dio sulla grande famiglia umana. La sua missione di profeta e Consolatore fu ardita e intelligente perché ha saputo unire le due forze 'azione, pensiero' vale a dire i due ordini di governo in uno solo. Cioè l'ordine di vita sociale, civile, morale e quello religioso spirituale; in un solo organismo, col nome della santa Lega delle famiglie cristiane.

La sua opera di azione positiva, nel nome di Cristo ebbe inizio fin dal 1868, e nel 1872 già aveva unito vari paesi col nome della Santa Lega di Famiglie Cristiane. Queste famiglie da lui guidate avevano unite in comune accordo le loro terre, il bestiame, le case e anche la biancheria e i loro risparmi li avevano messi in comune beneficio.

Tutto l’ammontare del capitale era tenuto registrato dalle persone di giuramento nella fede in Cristo; il capo nominato a consiglio era chiamato presidente Decurione; controllava le spese e i redditi da dividere in parti uguali ai componenti di dette famiglie, provvedeva per la cura dei malati, dei vecchi, delle vedove e degli orfani, per le tasse dovute al governo, e teneva anche delle coperative di spacci di consumo ecc. per la loro chiesa Giuris-davidica, mantenevano due preti cattolici e pagavano il tributo alla Romana Chiesa.

I due incaricati per la cura della anima erano: don Giovanni Batt. Polverini, e don Filippo Imperiuzzi. Essi celebravano la santa Messa nella chiesa Giuris-Davidica del Monte Labro.

Questa era la struttura della organizzazione della Legge delle Famiglie Cristiane guidate dal nostro David.

La solidarietà, la fraternità, il rispetto, la dignità nel santo timore e amore di Dio regnava nei cuori dei componenti di tutta la comunità, le donne avevano cura dei loro uomini e gli uomini delle loro donne e figli; ciò che David diceva era per loro regola ordine, legge.

Queste famiglie, unite nella santa Lega erano numerose tra quei paesi e frazioni che sull'Amiata abbondano; in quest’ordine di fratellanza nel nome di Cristo e della SS. Trinità di Dio, erano più di 4.000.

Se non fossero sorte le persecuzioni contro David, loro fondatore, forse sarebbero durate ancora, unite fino a questo tempo, come è rimasta ancora viva la fede per la sua religione giuris-davidica, per il determinarsi dei suoi vaticinii profetici.

Il suo faticare è durato dieci anni; e a causa delle sue lunghe assenze, la unione della santa Lega ha cominciato a subire la influenza negativa e di conseguenza la fede e il buon senso non hanno resistito. La uccisione di David e l'arresto dei seguaci e degli apostoli dichiarati ipocritamente responsabili della tragedia del 18 agosto 1878 fece il crollo della santa Lega perché i migliori   furono trattenuti nel carcere di Siena per 14 mesi, cioè fino alla fine del processo che si risolvette con la assoluzione di tutti per mancanza di prove su ben 240 accuse che erano state fatte contro di essi; (erano in 23 e due erano periti in carcere). E di questo sanguinoso episodio di persecuzioni ne parlarono i giornali di molto nazioni perché l'ingiustizia di avere sparato contro una processione inerme di religiosi ora stata troppo barbara. Essi erano nel loro giorno di festa e scendevano dal Monte Labro cantando preghiere con gli abiti appositamente preparati; preceduti dalle bambine vestite di bianco e dal sacerdote Filippo Imperiuzzi salmeggiante.

Quello che avvenne dopo è solo scempio malvagio di quanto di buono si erano costruito. Dalle documentazioni che sono stato registrate dai Giuris-Davidici si può capire quante sofferenze dovettero subire per la loro fede che non voleva darsi per vinta perché volevano eseguire la volontà di Dio comunicata attraverso il loro David.

In realtà che cosa intendeva farci conoscere il nostro David profeta e Cristo Duce e Giudice? se non una realizzazione di una socializzazione di tutti i beni mettendoli alla amministrazione comune per governarli in armonioso accordo nel Santo Amore e timore di Dio? Egli ci ha insegnato che la base di tutto è il lavoro quotidiano, la concordia, la onestà; ha insegnato che il peso della grande famiglia umana di tutta la terra è basato sul lavoro e sulla preghiera.

Tutti i Giuris-davidici dopo la loro giornata di lavoro chiudevano con la preghiera di ringraziamento a Dio e al Suo Cristo, perciò uniti in completa armonia mantenevano le loro famiglie, la loro casa e il loro Tempio o Culto.

Era dalle loro fatiche che sostenevano la nascita e il Culto; e in prima era la società; perciò è lo Stato sociale che deve sostenere il Tempio al Culto di Dio. Essi avevano imparato da David a dire; Iddio ci vede, ci giudica e ci condanna!! Lo stesso F. Imperiuzzi lavorava con loro come contabile e come Sacerdote. Non voleva il pane senza averlo meritato.

Ogni Asceta Giuris-davidico per merito di questa unione tra Stato e Chiesa Giuris-Davidica, non era diviso in se stesso, ma era tutt'UNO tra Stato e Chiesa! La Santa Lega era lo Stato di vita   Sociale, che nel suo seno avevano fondato nel nome e nella Conoscenza della SS. Trinità di Dio, lo stato di vita Spirituale! Tra lavoro e religione non esisteva divisione, perché il lavoro non era che una continua offerta a Dio per il benessere della vita privata e comune, nell'Amore fraterno in Cristo Gesù (che ora con David).

Questo era il credo, e lo è tutt'ora, per coloro che si considerano Giuris-Davidici e vivono nella fede, affinché si riesca a realizzare quanto fu demolito dai nemici di Dio e di David L.

Sono ormai trascorsi 78 anni dacché avvenne la uccisione di David; nell'Amiata le stesse famiglie si ritrovano legate dal ricordo dei loro vecchi raccontando con calore quanto erano felici nell'Armoniosa famiglia Giuris-davidica, con il loro David Cristo, Duce e Giudice.

 

E. G.

 

 

LA RESURREZIONE DELLA CARNE IN CRISTO

 

Le Sacre Scritture sparse su tutta la Terra per realizzare la Verità Cristica, per noi Giuris-Davidici, non si possono più demolire o adombrare dalle varie correnti di opposizione, antiche e moderne. N. S. Gesù Cristo è una realtà che fu ed è presente, realizzata nel suo intrinseco valore costruttivo e sostanziale. Il Cristo fu l'Unigenito, il primo risorto dai morti, come dice San Paolo di Tarso; e come primogenito si è addossato il peso di tutta la umanità caduta nel baratro e nel caos delle diverse dottrine; conseguenza questa della nostra caduta dalle Leggi di Armonia Divina universale.

Gesù, come primogenito, fu il corpo Mistico di Potenza Spirituale, ricevuta da Iddio Padre: Con Lui IDDIO Padre si è compiaciuto costituirsi corpo “carne”. Il veicolo di congiunzione per noi tutti. In Lui solo, noi tutti costituiamo quelle cellule che formano il Suo grande corpo Vitale Spirituale e dove, nelle Sue membra noi siamo tutti congiunti. Quali eredi delle promesse, fatte da Dio fin dai nostri Padri antichi; Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, e fino al nostro David Lazzaretti.

In Gesù Cristo ognuno diventa un Cristo, per eredità di Potenza di Forza e Sapienza! Ecco la realtà dei molti Cristi ... che vuol dire UNTI; perché divenuti coeredi, con Lui solo, delle promesse fatte dal nostro Padre Iddio l'Altissimo Signore Creatore.

Quando IDDIO parlò ad Abramo disse: «Abramo, offrimi la tua primizia»! Abramo stava per immolare in sacrificio il primogenito Isacco in offerta all'Altissimo IDDIO. Ma l'Angelo del Signore gli fermò la mano e gli disse: «non è così che desidera la tua offerta il tuo Signore». La offerta divenne poi N. S. Gesù Cristo, la vera primizia offerta nel sacrificio, a Dio Padre, per il trionfo del suo Regno sulla Terra; perché in Lui si è compiaciuto manifestarSi nella Sua Potenza di Dominio sul piano terra, cioè sulla carne, perché con Lui noi dovevamo risorgere a Vita Eterna.

È questa ormai una realtà che cammina con i fatti e l'uomo non può né negare né nascondere, in quanto questa salta agli occhi dei più pronti per impugnarla, perché rappresenta la resurrezione dalla carne cioè la conquista dello Spirito di Dio nella materia. Perciò, noi Giuris-Davidici non siamo più crocifissi in Cristo, ma risorti come tanti Cristi. Il sacrificio che si celebra nelle Santa Messa con Lui crocefisso in noi, e noi in Lui, è cessato per dare vita e valore alla nostra Redenzione e Resurrezione della carne nel Suo Spirito Rigeneratore, che era IDDIO Padre in Lui.

Come e perché noi siamo venuti alla conoscenza di questa realtà di vita spirituale sociale in Cristo Gesù, ce lo dicono i fatti che si sono manifestati positivi ai vaticini. Nell'accettare David nostro Consolatore, venuto per scioglierci dalla crocefissione della carne (apertura del Libro dei 7 Sigilli) noi ci ritroviamo risorti con Lui, alla vita eterna in Cristo Duce e Giudice. L'evento è della massima importanza per non dire il trionfo, della genesi materiale del corpo umano. In quanto i fatti che stanno manifestandosi in questo tempo confermano che la mente e il cuore umano convergono all'unico pulsante di emanazione e aziono che è il Centro Cosmico Universale. Ciò rappresenta che noi Giuris-Davidici ci siamo staccati dalla crocefissione della carne e dai piaceri della materia.

La promessa di N. S. Gesù Cristo fu: «Se mi seguite Io vi condurrò al Padre mio che è nei Cieli» perché «Io sono la VIA, la VERITÀ e la VITA».

In questo tempo per effetto della nostra resurrezione in Lui, noi siamo Uniti al Padre nella Sua Potenza Trina per il raggiungimento della nostra perfezione nella conoscenza dell'Armonia Divina Universale, ed è per questa ragione che noi ora professiamo la Chiesa Universale, già annunziata da N. S. Gesù Cristo!

Il concetto è tanto grande e poterlo descrivere in breve spazio non è possibile, in seguito ci dilungheremo ancora, nel fine di chiarirlo attenendoci soprattutto ai vaticini contenuti nel Vecchio e Nuovo Testamento, affinché possiate controllare la veridicità di quanto andiamo dicendo, perché vi vogliamo bene, e perché possiate comprenderci ancora di più in questa nostra Missione.

 

E. G.

 

I BATTESIMI DI EVOLUZIONE

 

Ora vi parlo dei Battesimi che furono da Dio comandati come Istituzioni da seguire per un determinato Suo fine, e che finalmente si spiegano chiaramente con la Verità che si sono rese palesi ai più pronti. Quale fu il primo Battesimo? Fu la Circoncisione che Iddio comandò ad Abramo, da istituire come principio di ordine per la raccolta del fruttato della terra. Perché dalla sua stirpe, o generazione, Egli avrebbe popolato tutta la Terra. Questa fu la prima promessa che Iddio fece all'uomo Abramo, in quanto in lui avevo notato il Sale della sapienza e il Seme della conoscenza.

Abramo aveva 99 anni quando ebbe l'ordine di circoncidersi e con lui tutti i suoi figli e tutti gli uomini della sua casa. Quando poi nel tempo, Iddio fece parlare Mosè per Lui, e con Lui ha emanato il decalogo o Legge di Giustizia, non ha abolito la Circoncisione ma l'ha confermata di più, attraverso le Leggi scritte sulla pietra del Monte Sinai. In questa forza di fede e di volontà di Circoncidersi, nel volere dell'Altissimo Signore Iddio, per la Sua promessa di Redenzione della carne, i Battesimi si moltiplicavano, attraverso la Legge Scritta da Mosè. Con lui, e dopo di lui, si annunciava la venuta del Salvatore del mondo, il Messia, cioè la Primizia del Frutto terrestre, chiesta dall’Altissimo Iddio al Padre Abramo.

Perciò la Circoncisione, quale istituzione del primo Battesimo rappresentava la carne che si piegava a Dio a costo del sangue, perché la Circoncisione è stata ed è operazione dolorosa, penosa, delicata. N. S. Gesù Cristo fu Egli pure circonciso; ed anche Giovanni Battista, e tutti gli Apostoli e seguaci del Signore. E Gesù Cristo manifestatesi il Salvatore disse ai Suoi seguaci: «Io non sono per demolire la Legge e i Profeti, ma per confermarla e rafforzarli». Alle Leggi di Mosè ne furono aggiunte ancora due: quelle di Amore e Grazia, per merito del primogenito offertosi a Dio per tutti noi.

L'annunciatore di queste due Leggi di Amore e Grazia è Giovanni il Battista, quando sul fiume Giordano battezza Gesù e dico: «La Legge è venuta per Mosè, ma l'Amore e la Grazia è per il Figlio». Cioè con la primizia a Dio sul risultato del Seme e del Sale che Iddio mise in Abramo. Poi è ancora Gesù che dice: «Dal tempo di Giovanni Battista (Angelo di Potenza del Padre) fino a oggi il Regno dei Cieli si acquista con la Forza e i violenti se ne impadroniscono» (Matteo 11, 12).

Per questo annuncio profetico sulla violenza dell'acquisto del regno dei cieli, fu istituito il secondo battesimo, quello dell'acqua, che stabilisce la evoluzione cristica, cioè la forza della fede in Dio e nelle Sue promesse.

Come si fa a negare che non fu un vero assalto al Cielo la manifestazione cristica? attraverso gli apostoli, i martiri e i santi, nel tempo di circa 2000 anni? per carpire le verità racchiuse in N. S. Gesù Cristo che ci avrebbero resi liberi dalla schiavitù della materia caduta nel dominio degli influssi dei minerali che ci tenevano incatenati ai piaceri terreni, negativi alle leggi di Dio?

Il battesimo dell'acqua era per enumerare coloro che con la forza della fede ricercavano la verità in Cristo, cioè quella conoscenza che racchiudeva l'armonia divina. Rappresentava un lavacro sulla coscienza umana, cioè un gradino di evoluzione nella conoscenza di Dio, attraverso la grande forza della fede per essere coeredi con Gesù Cristo.

Alla fede costituita nella circoncisione, era subentrata la forza nelle promesse di Gesù Cristo, quale primizia del regno del Padre sulla faccia della Terra. I battesimi si moltiplicavano per la forza della fede di raggiungere questo beato fine per mezzo di Gesù.

Gesù Cristo annunciando questo beato fine, per il risultato del suo sacrificio, e avendo i battesimi enumerati i seguaci Suoi coeredi da unire al Padre Suo, ha vaticinato questo tempo con promesse manifestatesi positive. La prima era che la Sua Chiesa, affidata a Pietro Apostolo, avrebbe resistito fino alla sua consumazione. La seconda che assieme al Padre avrebbe mandato un Consolatore: il Figlio dell’Uomo, (che ha corrispondenza col passo del Vangelo, Matteo 17, 11) nella sua rivelazione sulla venuta di Elia, Giovanni Battista.


Casella di testo: Il rito del Battesimo del fuoco 
dello Spirito Santo nella Chiesa Universale Giurisdavidica
 

Gesù disse: «verrà come figlio dell'Uomo e come Legislatore a ristabilire ogni cosa». (con le tre tende, Matteo 17, 4; cioè per stabilire la SS. Trinità in Terra). Terza promessa: che sarebbe venuto lo Spirito di Verità, Spirito Santo, che avrebbe rinnovato ogni cosa, parlando del Padre e di lui Gesù; che questo spirito di Verità avrebbe formato un solo Ovile, col solo Culto ed unica legge (quella del Diritto Divino e umano affidata alla chiesa Giuris-Davidica dall'Altissimo Signore per mezzo di David L.).

Questo Consolatore promesso, questo Figlio dell'uomo, quale Legislatore venne con David Lazzaretti, il profeta dell'Amiata, Egli con forza di volontà e con risolutezza ha ristabilito il Patto di alleanza con Iddio e per questo fu emanata la unica Legge del Diritto Divino e Umano che era stata violata con la nostra caduta nel peccato e di conseguenza questa Legge fu sigillata con i 7 sigilli (Apocalisse n. 5).

Iddio per mezzo di David Lazzaretti ha vaticinato questo nostro ritorno nella Legge del Diritto Divino e dell'Armonia Universale; con l'applicazione del Terzo Battesimo, chiamato Battesimo del Fuoco dello Spirito Santo. Profetizzato nel Vangelo da Giovanni Battista (Matteo 3, 11).

È questo un dono? un premio? No. È una conquista di trionfo che i più audaci hanno saputo conquistare. Il nostro David fu perfetto nella lotta con Dio ed ha vinto per tutti noi la più audace conquista. Cioè quella di riuscire ad aprire il Libro sigillato con i 7 Sigilli.

David il Legislatore, il Consolatore promesso da N. S. Gesù Cristo, è l'Angelo della Potenza del Padre, venuto per accorciare il nostro cammino nella Resurrezione della carne, (Giovanni 3, 28 «…ma sono stato mandato davanti a Lui…» Isaia 6). Per lui abbiamo riconquistata la verità che avevamo smarrito e causa della nostra caduta dalle leggi dell'Armonia Divina Universale. Lui ci ha staccati dalla crocifissione in Gesù Cristo rendendoci liberi della schiavitù della materia e liberi di spaziare nell'universo e nei suoi mondi abitati.

Quante creature pronte dopo David nella Intuizione delle verità divine e umane; rendendole palesi al mondo con scritture con richiami e con manifestazioni!

Profetando su questi tempi Gesù Cristo disse: «tenete le lanterne accese perché io verrò come un ladro di notte» e intendeva significare che si doveva tenere gli occhi aperti ai fatti che sarebbero avvenuti perché dopo la manifestazione del nostro Consolatore David Lazzaretti molti profeti sono sorti, ed anche in questo movimento di resurrezione della carne nello Spirito Santo, con violenza abbiamo dato assalto al Cielo per carpire le verità Divine e umane.

Ed ora bisogna mettere ordine sul disordine delle ricezioni e comunicazioni. L'unica risorsa per ristabilire l'ordine morale, civile, sociale e spirituale sta ancora nella istituzione della nuova Legge del Diritto Divino, subentrata alle Leggi di Amore e Grazia di Gesù Cristo e nel nuovo Battesimo del Fuoco che ci santifica nello Spirito Santo. Questa esperienza l'abbiamo vissuta nella Chiesa Mosaica, in quella Cristiana ed ora nella Giuris-Davidica del Giovanni in David il Battista, Cristo Duce e Giudice!

Gesù Cristo disse a Nicodemo: «...se non risorgi da acqua e spirito non puoi vedere il Regno dei Cieli, perciò convien che tu nasca di nuovo...» (Giovanni 3, 3).

Se vogliamo risorgere nello Spirito Santo dobbiamo entrare nell'ordine della Legge del Diritto Divino convalidata col Battesimo del fuoco dello Spirito Santo istituito nella Chiesa Giuris-Davidica.

E. G.

 

 

NOTIZIE IN BREVE

 

• Diamo notizia che a Casale Monferrato si è costituita la «UNIONE FORZE DI EVOLUZIONE». Coloro che volessero prendere contatto con questa associazione, che si propone di fare opera di coesione tra tutti coloro che sono animati da una spinta verso il progresso nel   campo spirituale, morale e sociale, si rivolgano al presidente Aurelio Costa, Via Balbo n. 21 - Casale.

• Il notiziario la Torre Davidica vi verrà spedito regolarmente senza alcuna spesa. Scopo della nostra missione di apostolato è che venga compresa l'opera della Chiesa universale Giuris-davidica nel suo valore spirituale sul piano terra.

A fine d'anno vi verrà inviata anche la copertina per la raccolta dei numeri già pubblicati. Qualora questa stampa gratuita non vi giunga gradita, vi preghiamo di rimandarcela. Nei limiti del nostro possibile la invieremo a chi ce la richiede, inviandoci il suo esatto indirizzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DISCHI VOLANTI

 

LA VOCE DEI POPOLI DELLO SPAZIO

a cura di: Terra

 

 

COSA VOGLIAMO FARVI CONOSCERE

 

Questa è una rubrica d'informazione sui dischi volanti, provenienti da altri pianeti che sono popolati da uomini simili a noi, giacché la forza umana, a immagine e somiglianza di Dio è comune a tutto l’universo. Vi sono umanità più progredite di quella terrestre, altre meno. Secondo la legge cosmica, ogni umanità deve evolversi liberamente, senza interferenze coercitive di altri pianeti. Non appena essa è prossima ad una maturità che la renderà atta a entrare nel consesso dei popoli dello spazio (e questa è l'attuale fase dei terrestri, come è riconosciuto dai Giurisdavidici), i popoli esterni intensificano i contatti con essa per una accelerazione della sua evoluzione.

In questa fase di graduali contatti, popoli dello spazio moralmente e scientificamente più progrediti di noi, ci avvertono che la nostra evoluzione è minacciata, nel suo momento più delicato, dalle continue esplosioni nucleari. Gli uomini della terra stanno immergendo il pianeta in un bagno di radioattività che minaccia di sterminare ogni creatura vivente e di sconvolgere l'equilibrio del pianeta e di tutto il sistema solare.

Certo la verità di tutto questo (di cui sono convinti molti studiosi di tutto il mondo, come si desume dal centinaio di libri scritti in proposito e dalla ventina di riviste che all'estero si occupano esclusivamente di dischi volanti) non può essere dimostrata su due piedi in questo breve spazio.

Il lettore che avrà la pazienza di seguirci nei prossimi numeri avrà da noi ampie dimostrazioni. Il problema dei dischi volanti, definito «il più grande enigma del nostro secolo», è troppo importante perché non debba ormai penetrare, anche in Italia, nella cultura dell'uomo medio. Non potremo soddisfare, però gli inveterati «bigotti dello scetticismo», i divoti seguaci di comodi dogmi prefabbricati: ai quali consigliamo senz'altro di buttare tranquillamente questo foglio nel cestino.

 

 

FATTI

 

- I dischi volanti non sono una novità del tempo nostro. Nel 1619, a Fluelen (Svizzera) il prefetto Schere vide un enorme oggetto luminoso attraversare il cielo orizzontalmente al di sopra di un lago.

- Nel 1883 l'astronomo Bonilla a Zacatecas (Messico) vede centinaia di oggetti rotondi attraversare il disco solare.

- Il 6 marzo 1912 una sfera luminosissima appare in movimento su Warmley in Inghilterra.

- Il 7 gennaio 1948 su Madisonville (USA) un aereo americano, spintosi nel campo magnetico di un disco volante, si disintegra.

- Prima del 1950 atterrarono nel Nuovo Messico quattro dischi, con 50 uomini alti un metro, che furono trovati morti. I dischi sono al Pentagono, che non ha mai dato spiegazioni.

- Nel luglio 1952, per due notti uno stormo di dischi fece un carosello di parecchie ore su Washington.

- Nel 1953 il californiano Adamski viaggiò per 200 ore complessive in navi spaziali extraterrestri.

- Il lama Rampa del Tibet e sei altri compagni furono portati da un disco volante oltre l'atmosfera.

- Il 6 novembre 1954 il console Perego vide su Roma cento dischi volanti. Conta di stampare prossimamente il resoconto di tremila suoi avvistamenti in Italia.

- Solo nel dopoguerra si calcolano 50.000 avvistamenti di dischi in tutto il mondo.

 

 

DISCHI DI QUEST'ANNO

 

GENNAIO ... Yusuke Matsamura fotografa il 7 a Yokohama, in Giappone, un oggetto rotondo, ferro a bassa quota .………

FEBBRAIO ... Il 4 sera a Bombay due studenti avvistano nel cielo una sfera blu rotante per dieci minuti .………

MARZO ... Il 21 tutta la New England in America vede un enorme sigaro volante immobile per due ore nel cielo ..........

APRILE ... Annette Lefevre e Albine Dupont il 17 vedono atterrare due dischi brillanti presso Brignoles in Francia .....…..

 

 

 

Disco volante fotografato alle 9 del mattino del 13 dicembre 1962 da

G. Adamski alle falde del monte Palomar in California, con un telescopio

di 16 cm di diametro. Al centro del disco è situata una grande lente

d'ingrandimento per l'osservazione e attorno tre sfere che servono da

supporti per l'atterraggio e da accumulatori d'energia.

 

 

... E infine, abbiamo in MAGGIO l'avvistamento di Ferdinando Sebastiani il quale ci racconta che: «Sabato 28 alle 21 io e mia moglie, dalla terrazza della nostra casa di Roma vedemmo a sud, poco al di sopra dell'orizzonte, un piccolo oggetto rotondo, splendente di luce bianca, descrivere un cerchio, procedendo orizzontalmente verso ovest. La luce a un certo momento si fece rossa, variando continuamente d’intensità, con una specie di scintillio tremolante. La “cosa” sparì prima dietro una casa, riapparve dall’altra parte, per poi rimaner occultata da altre case più ad ovest. Nel frattempo la sua luce era divenuta più fioca. Non era certo un aereo ed era più grande di una stella. Se non avessi visto anch'io – mi disse poi mia moglie – non ci avrei creduto».

 

 

LE ANTENNE UMANE

 

Ogni settimana, un gruppetto di uomini e donne si riunisce in una casa di Napoli per comunicare per telegrafo mentale con gli uomini dello spazio. Sono gli operatori delle antenne umane, in sintonia con i pianeti. Mentre gli animi sono protesi verso i mondi lontanissimi, sfilano, sul nastro magnetico, i messaggi di Marte, di Saturno, di Venere: ... «Un gran numero dei nostri uomini è continuamente inviato sul vostro pianeta, per diffondere l'idea della esistenza di altre umanità che vi conoscono ... Dobbiamo aiutarvi pian piano all'idea, per evitarvi sconvolgimenti sociali a contatto di civiltà molto diverse dalla vostra ... Portiamo fra voi la parole d'amore, la cognizione della possibilità tremende di cui voi state per impossessarvi e di cui non sapete come servirvi. Le vostre conoscenze sull'atomo e sull'universo che vi circonda sono molto limitate … Ma non tutti di noi resistono sul vostro pianeta: alcuni muoiono dopo un corto tempo, altri subito ... La vostra situazione è precaria. Lo sforzo di tutti i fratelli del sistema planetario è immane, ma può bastare una scintilla per fare avvenire il terribile incendio. Un intero pianeta sovraccarico di esseri umani quale è il vostro, è in grave pericolo ... Una parte del vostro mondo non vuole arrendersi alla dottrina Divina e fomenta discordie, approfittando dello stato di ignoranza di popoli che vivono in tremenda povertà materiale e spirituale ... Noi possiamo agire nel nome di Dio, ma non possiamo costringere materialmente. Soltanto se da Lui riceviamo ordine di agire, agiremo ...».

Dal Circolo Spiritus di Napoli sta sortendo tutta una scienza delle stelle ed una specie di etnologia planetaria che prende corpo in centinaia di pagine di comunicazioni medianiche di estremo interesse. Contiamo di pubblicare quanto prima il testo di queste eccezionali conversazioni interplanetarie. Questo cenacolo che fa capo a Ciro Cirillo (Via Piedigrotta 9, Napoli) si metterà in contatto con altri gruppi simili, di Oxford e del Brasile, per una collaborazione e scambi d'idee sulla tecnica delle comunicazioni.

 

 

NON ABBIATE PAURA DI QUELLO CHE SENTITE

 

Questa moderna civiltà di tecnici, che vive sotto il segno dello atomo, dell'elettronica, dell’automazione, è più vicina all’occultismo di quanto non si creda. Da tempo la scienza ha abbattuto gli idoli delle tre dimensioni, dello scorrere uniforme del tempo, dell'indistruttibilità della materia. L'asino che vola esiste: è il missile teleguidato che va dove lo spirito comanda, cioè dove le onde elettromagnetiche, che non hanno corpo, dicono al pilota automatico di andare. Nel Medio Evo, chi si dava a pratiche occulte di smaterializzazione, veniva accusato di stregoneria e condannato a morte. Oggi vi sono navi che vanno avanti col motore a smaterializzazione. Il 'Nautilus', il primo sommergibile atomico americano, è capace di compiere migliaia di chilometri in continua immersione, grazie alla sparizione di pochi grammi di materiale radiattivo. I dottori delle università dicono che quella materia si trasforma in energia. Un tempo questa energia sarebbe stata chiamata spirito: questione di linguaggio.

Chi torce il muso dinanzi alle stranezze dei fenomeni della metapsichica, ritenendoli parte di generose fantasie, ricordi che la scienza moderna è la vetrina delle stranezze, un tempo chi avesse detto che un corpo che emana calore può essere freddo sarebbe stato compatito: oggi si sa che l'energia termica non è il calore, ma ne è solo la causa... Agli inizi del secolo scorso chi avesse affermato che a x b può non dare lo stesso risultato di b x a sarebbe stato preso per pazzo: ma è proprio questo che insegnano oggi i cultori del calcolo con i “numeri complessi'”1. E che avremmo pensato, cento anni fa, delle onde che si propagano nel vuoto, o dei “fotoni a cavallo di un'onda”, per dirla con Einstein2, dei raggi di luce che hanno un peso e si incurvano, dell'arresto del tempo alla velocità della luce, dei telescopi ciechi che individuano stelle con antenne radio (captatrici di “influssi”) della visione a distanza e della trasmutazione delle sostanze, ora diventate industrie?

La materia stessa ha assunto un aspetto fantomatico: quelli col camice bianco dicono che è fatta d'atomi, i quali non son duri né molli, né tondi né quadrati, ma son cariche elettriche, pura energia. Se tutta la materia è “immateriale” dove è allora questa sua “solidità” che noi contrapponiamo allo “spirito”? Materia, spirito: nient'altro che due forme del linguaggio umano; allo stesso modo noi diciamo “pane” e “broad”, ma intendiamo la stessa cosa.

Oggi assistiamo a una generale avanzata della scienza oltre il mondo dei sensi comuni. È fatale quindi che essa si trovi davanti l'occultismo in tutte le sue forme. Infatti l'occulto in fisico è l’anticamera dell'occulto in biologia, cioè della capacità “parapsicologiche” empiricamente constatate nell'uomo. Gli ultrasuoni che non si sentono, gli ultravioletti e gli infrarossi che non si vedono, la radiattività che non si percepisce, le onde che attraversano il vuoto, il mondo dei protoni e degli elettroni dominato dal calcolo delle probabilità, non sono che strumenti di attacco per facilitare il compito della mente umana che si prepara a invadere col suo ordine logico i campi più recalcitranti alla ragione, quelli della “metapsichica”, dove la gente si sdoppia, i corpi penetrano attraverso i muri, i “posseduti” parlano lingue morte da millenni e i cervelli funzionano da radio e televisori.

E giacché il cosidetto “materialismo” e il cosidetto “spiritualismo” si scambiano oggi larghi sorrisi, noi vediamo nell'umanità una rinata simpatia per tutte le pratiche della metapsichica. Accade che nell'epoca dei robot si moltiplicano i circoli medianici, sorgano un'infinità di scuole esoteriche, miriadi di nuove sette pseudoreligiose, di culti iniziatici; è lo spirito dell'Antichità magica, invano respinto dai secoli “cartesiani” che oggi ribolle e si agita, dopo il sonno millenario, perché IN QUESTO MOMENTO ESSO È EVOCATO DALLA SCIENZA. Il secolo del radar è anche il secolo dei maghi, dei Cristi reincarnati, dei veggenti e guaritori d'ogni specie; ma l'Occultismo si ripresenta, riemerge questa volta per essere modellato dalla ragione umana, per ricevere una legge scientifica, per giustificarsi e distinguersi dalla zavorra delle frottole che lo hanno appesantito durante i secoli dell'ignoranza. E nel periodo di transizione, prima che la purificazione si compia, c'è almeno un momento in cui queste forze, riemerse dal buio dei millenni, sono libere di agire sbrigliate, scatenate, senza alcuna modifica imposta dalla razionalità, in attesa del giogo della scienza che avanza lentamente ma inesorabilmente.

Se oggi questo processo di conquista, da parte della scienza, dei regni dell'ultrasensibile, è accelerato, bisogna dire che esso ha avuto il lento inizio qualche secolo fa. Pasteur che nella seconda metà del 1888 rivelò all'umanità il maleficio di esseri viventi impalpabili, invisibili ad occhio nudo, che causavano le malattie, non iniziò il trionfo dell'uomo su quelle forze occulte che causano la “magica” trasmissione di un morbo per contagio? E un secolo prima Lavoisier, e in epoca più recente Cannizzaro, facendo ordine nell'occulto in chimica, non furono tra i primi ad imbrigliare l'alchimia che permette agli “stregoni” moderni di ricavare seta dal latte e materie plastiche dall'acido dei limoni? Tutta la scienza è una corsa verso la magia, intesa come arte di trasformare in realtà una formulazione del pensiero. In ogni epoca di progresso la “strega” ha partorito il “dottore”.

Oggi è lo spiritismo, il mondo dei medium e dei veggenti, dei telepatici e dei disincarnati, ad accusare le doglie del parto. Dal connubio dell'astrologia con l'astronomia nasce un nuovo tipo di veggente, il “medium planetario”, una specie di antenna biologica delle stelle, che percepisco situazioni e forze che non sono di questa terra. Talvolta lo scienziato lascia fare questo suo fratello un po’ pasticcione ma profondamente onesto, e lo aiuta, lo incoraggia a tentare, anzi se ne serve per curiosare dove il cannocchiale non può giungere. Certo è sorprendente la concordanza tra le rivelazioni fatte da corti “medium interstellari” e certe moderne vedute dall'astrofisica, delle quali essi erano del tutto ignari. Ad esempio un elemento che ricorre con strana frequenza nelle comunicazioni extrasensoriali relative agli spazi siderali, è l’affermazione che, a causa dei campi di energia diffusi nello spazio, la luce che ci giunge dal sole e dalle stelle subisce distorsioni tali che l'immagine risultante dei corpi celesti è alquanto errata3 4. Concordanza singolare: proprio in questi ultimi anni ha acquistato maggior credito tra fisici e astronomi l'ipotesi che lo spazio siderale non sia affatto vuoto, ma pieno di particelle elettromagnetiche cariche di energia considerevole, per cui ogni radiazione, attraversando tale “mare di energia” subirebbe notevoli alterazioni5 ... Tra le tante comunicazioni telepatiche ricevute da un gruppo americano che si proponeva di indagare sul mistero dei dischi volanti figurava questa: la luna ha un'atmosfera3. Nel 1953 l'astronomo Marlow Shapley dell'Osservatorio di Harvard comunicò che contrariamente a quanto si ero prima creduto la luna possiede una tenue cortina atmosferica3. Ma la cosa più strabiliante è che tutti i messaggi medianici e telepatici ricevuti nell'ultimo decennio concordano nell'affermare che i pianeti del sistema solare sono abitati e così pure molti altri sistemi stellari dell'universo! Questi “mezzi” della terra dotati di facoltà supernormali sono realmente in contatto con esseri intelligenti di altri mondi che si palesano durante le sedute medianiche!

Naturalmente, oltre alle concordanze bisogna notare le contraddizioni tra le diverse fonti ultrasensoriali d'informazione astronomica. Queste del resto sono inevitabili, trattandosi di un mezzo d'informazione imperfetto, dato che la scienza sistematica non ha qui preso ancora il posto dell'empirismo... Ma non importa: per il momento tutto va nel calderone della conoscenza. Occorre sperimentare ogni cosa con spirito agile e vigile, e una volta trovate le prove e la coerenza, credere, altrimenti scartare senza condannare, confutare senza accusare. Migliaia di persone in vari paesi del mondo, anche in Italia, stanno in questo momento sperimentando contatti di “telegrafia mentale” con esseri intelligenti di altri mondi. Questi sperimentatori sono operai del progresso, le pattuglie di punta delle falangi di tecnici del domani. Lasciateli lavorare, e non abbiate paura di quello che sentite!

 

Francesco Polimeni

 

Per questa rubrica, inviate informazioni, documenti, quesiti, critiche alla nostra Redazione: Pubblicheremo e risponderemo nei limiti dello spazio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



NOTE:

1 Vaismana, “Introduzione al pensiero matematico”.

2 Einstein e Infeld, “L’evoluzione della fisica”.

3 Williamson e Bailey, “I dischi parlano”.

4 Il fisico Mancini di Firenze afferma nella sua rivoluzionaria “Dinamica dell’universo” che lo spazio siderale non è vuoto, ma saturo di una tremenda energia che agisce su tutta la materia.

5 Il 10 giugno 1957 Hellivell e Gebrele della Stanford University (USA) comunicarono di aver constatato, mediante radio-onde, una densità di 5000 particelle elettriche per % a 10.000 Km di distanza dalla terra. Un duro colpo alla teoria dello “spazio vuoto”.