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Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali

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un sogno

 

un castello meraviglioso. fuori un giardino con piante, fiori, uccelli, vegetazione eccezionale, una temperatura incantevole. il sole si faceva tutto d'oro; sembrava il luogo piu' accogliente. si aspettava che passassero gli anni e, dopo l'attesa, finalmente l'erede! un ragazzo di 12 anni, simpatico, allegro e vivace. si seppe nei dintorni che in quel castello era arrivato l'erede. cuoriosi di conoscerlo, andarono tanti...

il ragazzino osservava. dove vedeva persone non s'intrometteva, dove vedeva vecchietti indicava la strada, aiutava i piu' deboli a camminare, e contemporaneamente domandava (senza farsi riconoscere): "perche' venite? cosa volete?". le persone rispondevano: "vogliamo conoscere l'erede, vogliamo fargli tanti auguri". il ragazzo prese l'atteggiamento di servire, prendendo dal castello le cose che potevano far comodo ai venuti, offriva quello che aveva.

intanto le persone che erano entrate nel castello uscivano dicendo: "ma non si vede l'erede! abbiamo cercato, siamo stanchi di cercare, dov'e'? saremmo felici se lo vedessimo!".

il ragazzo sentiva, ma continuava a servire, a dare quello che meglio gradivano le persone. le vecchiette si consolavano con quel ragazzo che le faceva contente e dicevano: "ma l'erede, dov'e'?".

dopo tanto parlare, le persone, soddisfatte dell'accoglienza sentirono il ragazzo: "non cercate piu': l'erede e' tra tutti noi. "

"ma noi vogliamo conoscerlo!" dicevano tutti.

"sentite - riprese il ragazzo - gli avete voluto tanto bene da venire fino qui, affaticandovi e pieni di buona volonta': siete stati felici dell'accoglienza. rimanete qui: e' vostro il castello con i suoi dintorni. io faro' sempre il vostro servitore".

"ma l'erede? vogliamo conoscerlo!"

e il ragazzo:

"l'erede, anzi, gli eredi siete voi! voi che siete venuti!"

 

  IGNAZIO AGNETTA

 

 

 

PREGHIERA

DELLE SORELLE E DEI BARELLIERI

 

O Signore - che ti sei degnato accordarci la grazia di partecipare ai tuoi santi Misteri - e di poterti offrire in comune questa preghiera - degnati di esaudire in questo giorno - le orazioni dei tuoi servi.

Concedi a noi purezza di spirito - ardore di carità - generosità di impegno - per un migliore adempimento del nostro servizio - a vantaggio spirituale e fisico dei nostri fratelli infermi. - Donaci sguardo di fede - per saper riconoscere in loro - il volto sofferente di Gesù.

Rendici umili - pazienti - disponibili.

Fa che sappiamo essere - con sincero affetto - comprensivi - tolleranti - premurosi - con i fratelli e sorelle che condividono il nostro impegno.

La Comunione del Corpo e del Sangue di Cristo ci unisca nella carità. - La Vergine Immacolata ci guidi e ci sostenga nel nostro servizio.

 

 

LA PREGHIERA DEL MALATO

 

Signore Gesù,

la malattia ha bussato alla porta

della mia vita: un'esperienza dura,

una realtà difficile d'accettare.

Ciononostante, ti ringrazio

proprio per questa malattia: mi ha

fatto toccare con mano

la fragilità e la precarietà

dell'umana esistenza.

Ora guardo tutto con altri occhi:

quello che sono, con quello che ho,

non mi appartiene, è un tuo dono.

Ho scoperto che cosa vuol dire

dipendere, aver bisogno di tutto e

di tutti, non poter far nulla da solo.

Ho provato la solitudine e

l'angoscia, ma anche l'affetto e

l'amicizia di tante persone.

Signore!

Anche se mi è difficile,

ripeto: <<Sia fatta la tua volontà!>>

Ti offro le  mie sofferenze

e le unisco a quelle di Cristo.

Benedici le persone che mi

assistono e quelle che soffrono con me.

Maria, nostra Signora

di Lourdes, sono tuo devoto: intercedi

per me presso il Figlio tuo. Amen. 

 

                                                                    

PENSIERINI DELLA SERA

Anche il più piccolo frutto è prezioso, Dio v'è dentro con tutta la sua opera

 
Aggiornato il: 14 marzo 2013