Mediolanum a Palazzo Chigi
di Bruno Ugolini

È il primo effetto delle Primarie, l'oceanico affollamento di seggi da parte del popolo del centrosinistra per scegliere Prodi. Una visione che ha annebbiato le pupille del presidente del Consiglio. Così nell'affannoso tentativo di recuperare consensi ha deciso di iniziare un attacco senza precedenti nei confronti dei nuovi ricchi.

Chi sono mai costoro? Voi penserete ai vari Ricucci, a quelli che giocano a Monopoli tra una banca e l'altra. Ai famosi evasori fiscali di cui da secoli si sta parlando. A quelli che non rilasciano le ricevute ma incassano il denaro. A quelli che raddoppiano i prezzi come se fossero bruscolini. Niente di tutto questo. Il cosiddetto premier ha avuto una pensata originale. Ha puntato l'indice nei confronti di metalmeccanici, braccianti, tessili, lavoratori in affitto e in subaffitto e ha intimato, pressappoco: "Fuori la grana!".Era ora. A dire il vero non ha parlato direttamente ad uno ad uno dei milioni di donne e uomini salariati. Ha interloquito però con i loro rappresentanti di destra, di sinistra e di centro, cioè a Cgil Cisl Uil e Ugl. Ha detto: «Non bisogna fare altri regali, su Tfr, Inps perché così regaliamo montagne di soldi ai sindacati che sono in opposizione a noi e non li usano per il bene di tutti».Molti a sentire queste parole, a dire il vero, si sono guardati stupefatti. Cosa voleva dire Silvio Berlusconi con quell'accenno al Tfr, cioè al trattamento di fine rapporto?Sono le cosiddette "liquidazioni". Somme di denaro risparmiate durante una vita di sacrifici e di proprietà dei lavoratori. I sindacati si ostinano a non voler assicurare questi mucchi di sudati Euro alle tasche delle potenti Compagnie di assicurazione. E a questo punto, qualcuno tra chi ascoltava Berlusconi, ha avuto un lampo di genio, ha capito. Il riferimento, per il Tfr, era a Mediolanum, una tra le più potenti Compagnie di assicurazioni. E Mediolanum ha un padrone. Che abita a Palazzo Chigi e non sta all'opposizione. Per ora, almeno.