Lettere 040

DALLA SECONDA LETTERA A TIMOTEO

 

1

Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro. (2Tim. 1, 7-8)

 

2

Dio ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma è stata rivelata solo ora con l'apparizione del salvatore nostro Cristo Gesù, che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalità per mezzo del vangelo (2Tim. 1,9-10)

 

3

E` questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno. (2Tim. 1,10)

 

4

Custodisci il buon deposito con l'aiuto dello Spirito santo che abita in noi. (2Tim. 1,14)

 

5

Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù. (2Tim. 2,1)

 

6

Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo. (2Tim. 2,8)

 

7

Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo. (2Tim. 2,11-12a)

 

8

Se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà; se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. (2Tim. 2,12b-13)

 

9

Sforzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità. (2Tim. 2,15)

 

10

Evita le chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più nell'empietà; la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. (2Tim. 2,16-17a)

 

Torna al sommario Lettere