Lettere 028
DALLA LETTERA AGLI EFESINI (5)
1
Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. (Ef. 4,29)
2
E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione.
(Ef. 4,30)
3
Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. (Ef. 4,31)
4
Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. (Ef. 4,32)
5
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef. 5,1-2)
6
Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! (Ef. 5,3-4)
7
Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro che è roba da idolatri avrà parte al regno di Cristo e di Dio. (Ef. 5,5)
8
Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. (Ef. 5,8-9)
9
Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. (Ef. 5,10-14)
10
Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce. Per questo sta scritto: "Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà". (Ef. 5,13-14)