Lettere 027

DALLA LETTERA AGLI EFESINI (4)

 

1

Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore (Ef. 4,1-2)

 

2

Cercate di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. (Ef. 4,3)

 

3

Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. (Ef. 4,4-5)

 

4

Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. (Ef. 4,6-7)

 

5

E` lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. (Ef. 4, 11-13)

 

6

Cristo, è il capo dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità. (Ef. 4,16)

 

7

Dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. (Ef. 4,22-24)

 

8

Dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. (Ef. 4,25)

 

9

Nell'ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. (Ef. 4,26-27)

 

10

Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte a chi si trova in necessità. (Ef. 4,28)

 

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