Lettere 019

SECONDA LETTERA AI CORINTI (2)

 

1

Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi. (2Cor. 4,8-9)

 

2

Portiamo sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. (2Cor. 4,10)

 

3

Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. (2Cor. 4,13-14)

 

4

Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. (2Cor. 4,16)

 

5

Noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne. (2Cor. 4,18)

 

6

Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli. (2Cor. 5,1)

 

7

Finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, e camminiamo nella fede e non ancora in visione. (2Cor. 5,6b-7)

 

8

Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male. (2Cor. 5,10)

 

9

L'amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti (2Cor. 5,14)

 

10

Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. (2Cor. 5,15)

 

Torna al sommario Lettere