Lettere 011
DALLA PRIMA LETTERA AI CORINTI (2)
1
Quando uno dice: "Io sono di Paolo", e un altro: "Io sono di Apollo", non vi dimostrate semplicemente uomini? (1Cor. 3,4)
2
Ora né chi pianta, né chi irriga è qualche cosa, ma Dio che fa crescere. (1Cor. 3,7)
3
Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio. (1cor. 3,9)
4
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? (1Cor. 3,16)
5
Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. (1Cor. 3,18-19a)
6
Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro. Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. (1Cor. 3,21.23)
7
Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio (1Cor. 4,4b-5)
8
Noi, gli apostoli, insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
(1Cor. 4,12b-13)
9
Il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. (1Cor. 4,20)
10
Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. (1Cor. 5,7)