Lettere 009

DALLA LETTERA AI ROMANI (9)

 

1

Accogliete tra voi chi è debole nella fede. (Rom 14,1)

 

2

Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. (Rom. 14,7-8)

 

3

Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. (Rom. 14,9)

 

4

Ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso. Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello. (Rom. 14,12-13)

 

5

Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. (Rom. 14,17)

 

6

Diamoci dunque alle opere della pace e alla edificazione vicendevole. (Rom. 14,19)

 

7

Il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. (Rom. 15,5-6)

 

8

Accoglietevi perciò gli uni gli altri come Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. (Rom. 15,7)

 

9

Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo. (Rom. 15,13)

 

10

Mi raccomando poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro. (Rom. 16,17)

 

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