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IL RISORTO PERDONA PIETRO
1
Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". (Gv. 21,15a)
2
Gli disse: "Pasci i miei agnelli". (Gv. 21,15b)
3
Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". (Gv. 21,16)
4
Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". (Gv. 21,17a)
5
Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle". (Gv. 21,17b)
6
"In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. (Gv. 21,18-19a)
7
E detto questo aggiunse: "Seguimi". (Gv. 21,19b)
8
Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: "Signore, chi è che ti tradisce?". Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: "Signore, e lui?" (Gv. 21,20-21)
9
Gesù gli rispose: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi". (Gv. 21,22)
10
Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: "Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?". (Gv. 21,23)