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GESU’ DAVANTI A PILATO (5)

 

1

(E Pilato disse loro: "Ecco l'uomo!"). Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa".

(Gv. 19,6)

 

2

Gli risposero i Giudei: "Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio". (Gv. 19,7)

 

3

All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura. (Gv. 19,8)

 

4

Ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: "Di dove sei?". (Gv. 19,9a)

 

5

Ma Gesù non gli diede risposta. (Gv. 19,9b)

 

6

Gli disse allora Pilato: "Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?". (Gv. 19,10)

 

7

Rispose Gesù: "Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande". (Gv. 19,11)

 

8

Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: "Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare". (Gv. 19,12)

 

9

Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstrato, in ebraico Gabbatà. Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!". (Gv. 19,13-14)

 

10

Ma quelli gridarono: "Via, via, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Metterò in croce il vostro re?". Risposero i sommi sacerdoti: "Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare". (Gv. 19,15)

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