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GESU’ DAVANTI A PILATO (1)
1
Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato. (Lc. 23,1)
2
Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò: "Che accusa portate contro quest'uomo?".
(Gv. 18,29)
3
E cominciarono ad accusarlo: "Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re". (Lc. 23,2)
4
Allora Pilato disse loro: "Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge!". Gli risposero i Giudei: "A noi non è consentito mettere a morte nessuno". Così si adempivano le parole che Gesù aveva detto indicando di quale morte doveva morire. (Gv. 18,31-32)
5
Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: "Tu sei il re dei Giudei?". Gesù rispose: "Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?". (Gv. 18,33-34)
6
Pilato rispose: "Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?". Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù". (Gv. 18,35-36)
7
Allora Pilato gli disse: "Dunque tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce". (Gv. 18,37)
8
Gli dice Pilato: "Che cos'è la verità?" ( Gv. 38a)
9
I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. Pilato lo interrogò di nuovo: "Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!". (Mc. 15,3-4)
10
Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato. (Mc. 15,5)