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DISCORSI DELL’ULTIMA CENA (4)

 

1

Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. (Gv. 15,1)

 

2

Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. (Gv. 15,2)

 

3

Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. (Gv. 15,3-4a)

 

4

Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. (Gv. 15,4b)

 

5

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Gv. 15,5)

 

6

Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. (Gv. 15,6)

 

7

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. (Gv. 15,7)

 

8

In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. (Gv. 15,8-9)

 

9

Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. (Gv. 15,10)

 

10

Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. (Gv. 15,11)

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