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LAZZARO E IL RICCO
1
C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. (Lc. 16,19)
2
Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. (Lc. 16,20-21)
3
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto
(Lc. 16,22)
4
Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
(Lc.16,23-24)
5
Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. (Lc. 16,25)
6
Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. (Lc. 16,26)
7
E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.
(Lc. 16,27-28)
8
Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. (Lc. 16,29)
9
E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. (Lc. 16,30)
10
Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi. (Lc. 16,31)