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PARABOLA DEGLI INVITATI SCORTESI

 

1

Uno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: "Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!".

(Lc. 14,15)

 

2

Gesù rispose: "Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. (Lc. 14,16)

 

3

All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. (Lc. 14,17)

 

4

Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. (Lc. 14,18)

 

5

Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato.

(Lc. 14,19)

 

6

Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. (Lc. 14,20)

 

7

Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. (Lc. 14,21)

 

8

Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto. Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. (Lc. 14,22-23)

 

9

Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. (Mt. 22,11-12)

 

10

Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti". (Mt. 22,13-14)

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