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GESU’ CACCIATO DA NAZARET

 

 

1

Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. (Mc. 6,1-2a)

 

2

E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: "Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?" (Mc. 6,2b)

 

3

"Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?" E si scandalizzavano di lui. (Mc. 6,3)

 

4

Ma egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso". (Lc. 4,23a)

 

5

"Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria!". (Lc. 4,23b)

 

6

Poi aggiunse: "Nessun profeta è bene accetto in patria." (Lc. 4,24)

 

7

"Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone." (Lc. 4,25-26)

 

8

"C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro". (Lc. 4,27)

 

9

All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. (Lc. 4,28-30)

 

10

E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. (Mc. 6,5)

 

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