BREVIARIO

 
     
     

NOVEMBRE

 

1

TESTIMONI LUMINOSI

Una beatitudine, molto attuale: «Beati gli operatori di pace» (Mt 5,9), e vediamo come la pace di Gesù sia molto diversa da quella che immaginiamo. Tutti desideriamo la pace, ma spesso quello che noi vogliamo non è proprio la pace, è stare in pace, essere lasciati in pace, non avere problemi ma tranquillità. Gesù, invece, non chiama beati i tranquilli, quelli che stanno in pace, ma quelli che fanno la pace e lottano per fare la pace, i costruttori, gli operatori di pace. Infatti, la pace va costruita e come ogni costruzione richiede impegno, collaborazione, pazienza. Noi vorremmo che la pace piovesse dall'alto, invece la Bibbia parla del “seme della pace” (Zc 8,12), perché essa germoglia dal terreno della vita, dal seme del nostro cuore; cresce nel silenzio, giorno dopo giorno, attraverso opere di giustizia e di misericordia, come ci mostrano i testimoni luminosi che festeggiamo oggi. Ancora, noi siamo portati a credere che la pace arrivi con la forza e la potenza: per Gesù è il contrario. La sua vita e quella dei Santi ci dicono che il seme della pace, per crescere e dare frutto, deve prima morire.

PAPA FRANCESCO, ANGELUS, 1° NOVEMBRE 2022

 

I SANTI DELLA PORTA ACCANTO…

Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della Chiesa militante. Questa è tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio, o, per usare un’altra espressione, “la classe media della santità”. Lasciamoci stimolare dai segni di santità che il Signore ci presenta attraverso i più umili membri di quel popolo che «partecipa pure dell’ufficio profetico di Cristo col diffondere dovunque la viva testimonianza di Lui, soprattutto per mezzo di una vita di fede e di carità» PAPA FRANCESCO

 

2

SPERANZA

Giobbe sconfitto, anzi, finito nella sua esistenza, per la malattia, con la pelle strappata via, quasi sul punto di morire, quasi senza carne, Giobbe ha una certezza e la dice: «Io so che il mio Redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!» (Gb 19,25). Nel momento in cui Giobbe è più giù, giù, giù, c'è quell'abbraccio di luce e calore che lo assicura: Io vedrò il Redentore. Con questi occhi lo vedrò. «Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro» (Gb 19,27). Questa certezza, nel momento proprio quasi finale della vita, è la speranza cristiana. Una speranza che è un dono: noi non possiamo averla. È un dono che dobbiamo chiedere: «Signore, dammi la speranza». Ci sono tante cose brutte che ci portano a disperare, a credere che tutto sarà una sconfitta finale, che dopo la morte non ci sia nulla... E la voce di Giobbe torna, torna: «Io so che il mio Redentore è vivo [...] Io lo vedrò, io stesso», con questi occhi. «La speranza non delude» (Rm 5,5), ci ha detto Paolo. La speranza ci attira e dà un senso alla nostra vita. Io non vedo l'aldilà, ma la speranza è il dono di Dio che ci attira verso la vita, verso la gioia eterna.

PAPA FRANCESCO, OMELIA, MESSA PER I DEFUNTI, 2 NOVEMBRE 2020

 

3

LA MIA ANIMA HA FRETTA  

Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora. Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente.

Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.

Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute. Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta.

Non ho più molti dolci nel pacchetto. Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità. Così si difende la dignità umana e si va verso della verità e onestà È l’essenziale che fa valer la pena di vivere. Voglio circondarmi di persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima. Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare. Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora. Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza. Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una. MARIO DE ANDRADE

 

4

PICCOLE OMBRE

Cerchiamo di alimentare in fondo al nostro cuore un desiderio ardente, una gran voglia di raggiungere la santità, anche se ci vediamo pieni di miserie. Non spaventatevi: quanto più si procede nella vita interiore, tanto più chiaramente ci si accorge dei difetti personali. L'aiuto della grazia diventa come una specie di lente d'ingrandimento, per cui la più piccola inezia di fango, il granello di polvere quasi impercettibile risaltano in dimensioni gigantesche, perché l'anima acquisisce la finezza divina, e così anche la più piccola ombra disturba la coscienza che apprezza soltanto il lindore di Dio. Ripeti con me, dal fondo del cuore: Signore, voglio davvero essere santo, voglio davvero essere un tuo degno discepolo e seguirti incondizionatamente. E subito farai il proposito di rinnovare quotidianamente i grandi ideali da cui in questo momento ti senti animato. Gesù, se tutti noi riuniti nel tuo Amore fossimo perseveranti! Se riuscissimo a tradurre in opere gli slanci che Tu stesso accendi nei nostri cuori! Domandatevi molto spesso: perché sono su questa terra? E in questo modo otterrete di portare a perfetto compimento gli impegni giornalmente intrapresi e la cura delle cose piccole. Faremo tesoro dell'esempio dei santi: persone come noi, di carne e ossa, con fragilità e debolezze, ma che seppero vincere e vincersi per amore di Dio.    JOSEMARÍA ESCRIVA' DE BALAGUER

 

5

LA VITA È BELLA, SIGNORE

La vita è bella Signore, e voglio coglierla come si colgono i fiori in un mattino di primavera.
Ma so, mio Signore, che il fiore nasce solo alla fine di un lungo inverno, in cui la morte ha infierito.
Perdonami Signore, se a volte, non credo abbastanza nella primavera della vita, perché, troppo spesso, mi sembra un lungo inverno che non finisce mai di rimpiangere le sue foglie morte o i suoi fiori scomparsi.
Eppure con tutte le mie forze credo in Te, Signore, ma urto contro il tuo sepolcro e lo scorgo vuoto. E quando gli apostoli d'oggi mi dicono che ti hanno visto vivente sono come San Tommaso, ho bisogno di vedere e di toccare.
Dammi abbastanza fede, ti supplico, Signore, per aspettare la Primavera, e nel momento più duro dell'inverno, per credere alla Pasqua trionfante oltre il venerdì di passione. (...)
Signore tu sei risorto!
Dal sepolcro, grazie a Te, la Vita è uscita trionfante. La sorgente d'ora in poi non si prosciugherà mai, Vita nuova, offerta a tutti, per ricrearci per sempre figli di un Dio che ci attende, per le Pasque di ogni giorno e di una gioia eterna.
E' Pasqua anche oggi ogni volta che accettando di morire in noi stessi, con Te apriamo una breccia nella tomba dei nostri cuori, perché zampilli la Fonte e scorra la Tua Vita.
E se tanti uomini, nel loro sforzo umano purtroppo, non sanno che sei già lì, lo scopriranno più tardi alla tua luce.
E' Pasqua anche oggi, quando un bambino divide le sue caramelle, dopo avere in segreto lottato per non tenersele tutte lui. Quando marito e moglie si abbracciano di nuovo dopo una discussione o una penosa rottura. Quando i ricercatori scoprono il rimedio che guarisce e il medico riaccende la vita che senza di lui si spegneva. Quando le porte della prigione si aprono, perché la pena è terminata, e quando già nella sua cella il carcerato divide le sigarette con i compagni. Quando l'uomo dopo un lungo sforzo trova lavoro e porta a casa un po' di denaro guadagnato. (...)
Sì, Signore, la vita è bella, poiché è tuo Padre che l'ha donata. La vita è bella, poiché sei Tu che ce l'hai ridata quando l'avevamo perduta. La vita è bella, perché è la tua stessa Vita offerta per noi...ma dobbiamo farla fiorire. E per offrirtela ogni sera devo raccoglierla sulle strade degli uomini come quel bimbo che passeggiando, raccoglie i fiori dei campi per farne un mazzo da offrire ai suoi genitori. Oh, sì Signore, fammi scoprire ogni giorno, sempre di più, che la vita è bella!    MICHEL QUOIST

 

6

IL FILO DEL VESTITO

Nella mia comunità, Signore, aiutami ad amare, ad essere come il filo di un vestito.
Esso tiene insieme i vari pezzi e nessuno lo vede se non il sarto che ce l'ha messo.
Tu, Signore, mio sarto, sarto della comunità, rendimi capace di essere nel mondo
servendo con umiltà perché, se il filo si vede tutto è riuscito male. Rendimi amore in questa tua Chiesa, perché è l'amore che tiene insieme i vari pezzi.    MADELEINE DELBREL

 

7

LA GRAZIA DI RISPETTARE I FRATELLI

Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore,  per non pensar male di nessuno,

per non giudicare prima del tempo,  per non sentir male, per non supporre, né interpretar male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole.
Dacci di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo, sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio.
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l'uno con l'altro, come avremmo fatto con te.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettarci sempre. Così sia. LARRANAGA

 

8

PANE

Dammi, oggi, il pane quotidiano...
Il pane della speranza, per dare speranza.
Il pane della gioia, da poter spartire.
Il pane dell'intelligenza, per varcare l'impossibile.
Il pane del sorriso, da trasmettere agli altri.
Il pane della misericordia, perché possa ricevere e dare perdono.
Il pane del dolore, da condividere.
Il pane della grazia, per non attaccarmi al male.
Il pane della fraternità, per diventare una cosa sola con i miei fratelli.
Il pane del tempo, per conoscerti.
Il pane del silenzio, per amarti. ERNESTO OLIVERO

 

9

ACCENDI IN ME L’AMORE

 Spirito santo, che hai colmato di grazie immense l’anima di Maria e infiammato di santo zelo il cuore degli apostoli, accendi il mio cuore del tuo amore.
Tu sei uno spirito divino: rendimi forte contro gli spiriti cattivi.
Tu sei un fuoco: accendi in me l’amore.
Tu sei una luce: illuminami, fammi conoscere le realtà eterne.
Tu sei una colomba: donami un agire puro.
Tu sei un soffio pieno di dolcezza: dissipa le tempeste delle passioni.
Tu sei una lingua: insegnami il modo di lodarti continuamente.
Tu sei una nube: avvolgimi all’ombra della tua protezione.
Dammi vita con la grazia, santificami con la tua carità, dirigimi con la tua sapienza,
nella tua bontà adottami come figlio e salvami nella tua misericordia,
perché io non mi stanchi di benedirti, di lodarti e di amarti in questa vita terrena e poi in cielo per tutta l’eternità. SANT’ALFONSO MARIA DE’ LIGUORI

 

10

DOVE SEI ?

Dove sei? Non vedo il tuo volto.
Eppure ci sei. I tuoi raggi rimbalzano in mille direzioni. Sei la Presenza nascosta. Tu mi penetri, mi avvolgi, mi ami. Fa' di me una viva trasparenza del tuo essere e del tuo amore.  

IGNAZIO LARRANAGA

 

11

SIGNORE, METTI ORDINE

O Signore, mostrami ciò che in me è disordine, confusione.
Purifica il mio cuore, ordina i miei desideri, rettifica le mie intenzioni;
affinché io scelga prima di tutto te, Bene supremo e affinché io veda tutti gli altri beni che sono necessari a me e agli altri, per i quali bisogna lavorare. Signore, tutte le cose del mondo sono belle, ma nell’ordine dell’amore che Gesù ci insegna, che tu, Gesù, nostro Messia, vero uomo e vero Dio, ci insegni con la tua morte e la tua resurrezione.   CARLO MARIA MARTINI

 

12

SPIRITO SANTO

O Spirito Santo, anima dell'anima mia, in te solo posso esclamare: Abbà, Padre.
Sei tu, o Spirito di Dio, che mi rendi capace di chiedere e mi suggerisci che cosa chiedere.
O Spirito d'amore, suscita in me il desiderio  di camminare con Dio: solo tu lo puoi suscitare.
O Spirito di santità, tu scruti le profondità dell'anima nella quale abiti, e non sopporti in lei neppure le minime imperfezioni: bruciale in me, tutte, con il fuoco del tuo amore.
O Spirito dolce e soave, orienta sempre più la mia volontà verso la tua, perché la possa conoscere chiaramente, amare ardentemente e compiere efficacemente. Amen.

SAN BERNARDO

 

13

NON DIMENTICATE….

Non dimenticate mai, genitori, che questa vita l’avete autenticamente donata, non potete mai reclamarla al bambino.

Essa è per lui, è sua.

La vostra vita e diventata un’Altra vita, lui per sempre.

Quando avrete finito di aiutarlo a nascere e a crescere, un giorno prenderà il volo dal seno della famiglia, come un giorno è uscito dal seno della sua mamma… e i vostri cuori sanguineranno, come ha sanguinato il suo,

ma comparirà la gioia, la sola che vi spetti – meravigliosa riuscita dell’amore -

Gioia che questa vita donata egli la donerà a sua volta.  MICHEL QUOIST

 

14

LA GRAZIA DI RISPETTARE I FRATELLI

Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore, per non pensar male di nessuno,

per non giudicare prima del tempo, per non sentir male, per non supporre, né interpretare male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.

Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole.

Dacci di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo,

sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio.

Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l'uno con l'altro, come avremmo fatto con te.

Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettare sempre. Così sia.   IGNACIO LARRAÑAGA

 

15

A GESÙ CROCIFISSO

O Gesù, mi fermo pensoso ai piedi della Croce: anch'io l'ho costruita con i miei peccati!

La tua bontà, che non si difende e si lascia crocifiggere, è un mistero che mi supera e mi commuove profondamente.

Signore, tu sei venuto nel mondo per me, per cercarmi, per portarmi l'abbraccio del Padre.

Tu sei il Volto della bontà e della misericordia: per questo vuoi salvarmi!

Dentro di me ci sono le tenebre: vieni con la tua limpida luce.

Dentro di me c'è tanto egoismo: vieni con la tua sconfinata carità.

Dentro di me c'è rancore e malignità: vieni con la tua mitezza e la tua umiltà.

Signore, il peccatore da salvare sono io:

il figlio prodigo che deve tornare sono io! Signore, concedimi il dono delle lacrime per ritrovare la libertà e la vita, la pace con Te e la gioia in Te. Amen.    CARDINALE ANGELO COMASTRI

 

16

LODI DI DIO ALTISSIMO

Tu sei santo, Signore solo Dio, che operi cose meravigliose
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo
Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine
Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei nostra speranza
Tu sei giustizia.
Tu sei temperanza,
Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede.
Tu se la nostra carità.
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile
Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.      SAN FRANCESCO D’ASSISI

 

17

SO DI ESSERE AMATO

Cristo, so di essere amato per quello che è propriamente mio: la mia povertà; e sento il bisogno di amare per quanto in proporzione mi venne e mi viene ogni giorno perdonato.
Credo nell'inestimabile dono della libertà, che illumina ma non costringe.
So di portare dentro la presenza, il fermento di una speranza che va al di là della brevità della nostra giornata. Sento che la vita ha un ordine di sacrificio a cui non ci si può rifiutare, senza sentirsi colpevoli; la vita è un dovere, la vita è un costo, la vita è un impegno, la vita bisogna guadagnarsela.   DON PRIMO MAZZOLARI

 

18

IL CORAGGIO DI OSARE

Signore Gesù, fammi conoscere chi sei. Fa sentire al mio cuore la santità che è in te.

Fa' che io veda la gloria del tuo volto. Dal tuo essere e dalla tua parola, dal tuo agire e dal tuo disegno, fammi derivare la certezza che la verità e l'amore sono a mia portata per salvarmi.

Tu sei la via, la verità e la vita. Tu sei il principio della nuova creazione.

Dammi il coraggio di osare. Fammi consapevole del mio bisogno di conversazione, e permetti che con serietà lo compia, nella realtà della vita quotidiana.

E se mi riconosco, indegno e peccatore, dammi la tua misericordia.

Donami la fedeltà che persevera e la fiducia che comincia sempre, ogni volta che tutto sembra fallire.   ROMANO GUARDINI

 

19

VENGA IL TUO REGNO SU TUTTA LA TERRA

Venga il tuo Regno su tutta la terra, venga in ogni anima...

Tutti gli uomini siano solleciti al tuo servizio, la tua grazia regni padrona assoluta in ogni anima; che tu solo agisca in ogni anima e tutti gli uomini non vivano che per mezzo di te

e per te, perduti in te... Senza dubbio è la più grande felicità di tutti gli uomini che sia così: è ciò che c'è di più desiderabile per il prossimo e per me! Amen.  CHARLES DE FOUCAULD

 

20

PECCARE

Sono caduto, Signore. Ancora. Non ne posso più, mai ce la farò. Ho vergogna di me, non oso più guardarTi.

Pure, ho lottato, Signore, perché Ti sapevo vicino a me, chino su di me, attento.

Ma la tentazione si è scatenata come una tempesta, ed ho voltato il capo, e mi sono allontanato, mentre Tu restavi, silenzioso e dolorante, come un fidanzato tradito che vede il suo amore allontanarsi nelle braccia del rivale.

Quand'è cessato il vento, caduto di colpo come di colpo s'era scatenato, quando s'è spento il fulmine dopo aver fieramente illuminato la penombra, in un momento, mi son ritrovato solo, vergognoso, disgustato, con il mio peccato nelle mani.

Quel peccato che mi nausea, inutile oggetto che vorrei gettar via; quel peccato che ho voluto e che non voglio più, quel peccato che infine ho raggiunto allontanandoTi freddamente, Signore, quel peccato che ho colto, poi consumato, avido.

Ora lo posseggo, anzi mi possiede, come la tela del ragno tiene prigioniero il moscerino.

È mio, mi sta attaccato, è entrato in me, non posso disfarmene.

Mi pare che si veda, ho vergogna di stare in piedi, vorrei strisciare per sfuggire gli sguardi, ho vergogna di comparire davanti al mio amico, ho vergogna di comparire davanti a Te, o Signore, perché Tu mi amavi ed io Ti ho dimenticato.

Ti ho dimenticato perché ho pensato a me.

Signore, non guardarmi così.
Perché sono nudo, sono sporco, sono a terra, lacero, non ho più forze, non oso più promettere nulla, non posso che restare là, curvo, innanzi a Te.

Via, piccolo, rialza il capo. Non è soprattutto il tuo orgoglio ferito?

Se mi amassi, avresti dispiacere, ma avresti fiducia.

Credi che l'amor di Dio abbia limiti? Credi che un solo momento Io abbia cessato di amarti?

Ma fai ancora affidamento su di te, piccolo, non devi fare affidamento che su di Me.

Chiedimi perdono e poi rialzati vivamente, perché, vedi, la cosa più grave non è cadere, ma restare a terra.   MICHEL QUOIST

 

21

CREDO IN DIO E CREDO NELL'UOMO

Credo in Dio e credo nell'uomo, quale immagine di Dio.

Credo negli uomini, nel loro pensiero, nel valore della loro sterminata fatica.

Credo nella vita come dono e come durata, come possibilità illimitata di elevazione, non prestito effimero dominato dalla morte.

Credo nella gioia: la gioia di ogni stagione, di ogni tappa, di ogni aurora, di ogni tramonto, di ogni volto, di ogni raggio di luce che parta dal cervello, dai sensi, dal cuore.

Credo nella famiglia del sangue e nella famiglia prescelta per il mio lavoro.

Credo nel dovere di servire il bene comune perché giustizia, libertà e pace siano a fondamento della vita sociale.

Credo nella possibilità di una grande famiglia umana e nell'unità dei cristiani quale Cristo la volle.

Credo nella gioia dell'amicizia, nella fedeltà e nella parola degli uomini.

Credo in me stesso, nella capacità che Dio mi ha conferito, perché possa sperimentare la più grande fra le gioie, che è quella del donare e del donarsi.

In questa fede voglio vivere, per questa fede voglio lottare e con questa fede voglio addormentarmi in attesa del grande, gioioso risveglio. PADRE GIULIO BEVILACQUA

 

22

IL SILENZIO COME PRESENZA

Cercare il volto di un Dio che ci cerca e lasciare che questo volto faccia splendere il nostro volto con la luce della sua amabilità: sembra essere questo il dinamismo indicato da ogni preghiera di ricerca del volto “salmo 42”. Questa amabilità è come l’esito normale della definizione che Dio dà di sé stesso, l’amore. Questo volto, imprendibile in sé è manifesto nel Cristo, resta per noi come avvolto da un mistero di indiscrezione, di silenzio, di pudore, com’è di ogni vero amore. Momenti di presenza e di dialogo, ma la normalità è rappresentata da una sorta di assenza luminosa che tuttavia ci fa dire: Dio è qui, quando indugiamo sulla sua Parola. C.MASSA

 

23

PARLARE DI TE, O DIO

Dio della mia vita Dio della mia vita, con te e di te voglio parlare. E di che cosa posso parlare se non di te ? C’è cosa che non sia dall’eternità presso di te, che non abbia la sua patria nel tuo spirito e nel tuo cuore la sua prima sorgente? E perciò tutto quanto io possa dire è sempre un parlare, sommesso e timido, di te. Che posso dire di te, se non che sei il mio Dio, Dio della mia origine e del mio tramonto, Dio del mio gaudio e della mia afflizione, Dio della mia vita? Si, anche nell’adorare in te l’altissimo che non ha bisogno di me, che sta lontano sopra questa valle dove si snoda il mio cammino, ti chiamo pur sempre Dio della mia vita.  K. RAHNER

 

24

IO CREDO NEL TUO AMORE, O MIO DIO.

Guardando la croce fa che possa vedere il Cristo che inclina la testa come per darmi un bacio. Fa’ che possa vedere il suo cuore aperto come per offrirmi un rifugio.

Fa’ che io non abbia più paura: perché tu mi ami e vuoi che noi ci amiamo l’un l’altro.

Anche se siamo peccatori, tu ci ami, il tuo amore è fedele.

Se noi crediamo nel tuo amore, non ci sarà difficile riconoscere i poveri, anche nella nostra stessa casa.   SANTA TERESA DI CALCUTTA

 

 

25

IL DESIDERIO DI COMPIACERTI

Signore mio Dio, non ho alcuna idea di dove sto andando, non vedo la strada che mi è innanzi,
non posso sapere con certezza dove andrà a finire. E non conosco neppure davvero me stesso, e il fatto che penso di seguire la tua volontà non significa che lo stia facendo davvero.
Sono però convinto che il desiderio di compiacerti in realtà ti compiace.
E spero di averlo in tutte le cose. Spero di non fare mai nulla senza un tale desiderio.
E so che, se agirò così la mia volontà mi condurrà per la giusta via, quantunque possa non saperne nulla. Avrò però sempre fiducia in te per quanto mi possa sembrare di essere perduto e avvolto nell’ombra della morte. Non avrò paura, perché tu sei sempre con me e non mi lascerai mai solo di fronte ai pericoli.THOMAS MERTON

 

26

NEL SILENZIO

Soltanto nel silenzio si può sentire la voce di Dio, la si può cogliere come tale, come voce diversa da quella degli uomini, e se ne percepisce il valore e la specificità. Il silenzio, però, non è a portata di mano. Oggi abbiamo paura della solitudine come abbiamo paura del silenzio: rumori, canti, parole, riempiono dappertutto gli ambienti dove viviamo e diventano gli immancabili compagni di ogni nostro movimento. La nostra civiltà ha distrutto la solitudine più feconda e ha creato la solitudine più amara. Solo il silenzio ci rende trasparenti a noi stessi: si comincia a vedere il nostro vero volto, a cogliere i lineamenti concreti del nostro spirito, a misurare la verità di quello che siamo. Emerge finalmente la nostra verità, ed emerge perciò l'estremo bisogno di conversione, di salvezza, di trasformazione che non può provenire da noi. Nella solitudine feconda e nel silenzio emerge il vero sogno di noi stessi: si capisce il perché del nostro esistere, si colgono gli elementi essenziali della propria vocazione. Finalmente si riesce ad accorgersi di Dio: Egli emerge dalla nebbia e dal buio che ci portiamo dentro, Egli diventa luce, verità e forza. Nella solitudine nasce la preghiera, si comincia a parlare, non a proferire parole, ma a parlare, cioè a trovare l'espressione di sé. Nella solitudine Dio parla. L'uomo finalmente è capace di ascoltarlo Nella solitudine che genera il silenzio, ci si apre all'adorazione: l'animo si sente invaso dalla misteriosa e maestosa presenza di Dio, e cresce il desiderio di ascoltare la sua Parola. Bisogna ascoltare questa Parola, bisogna conoscerla, bisogna studiarla; bisogna uscire da un ascolto stanco e annoiato, da un'illusione di conoscere già e di sapere, per arrivare all'incontro con Dio.     GIORGIO BASADONNA

 

27

I SEGNI DI DIO

Vedere i segni di Dio Dio chiede all’uomo la fede. Ma egli non lascia nessuno sul cammino della fede senza dargli dei segni. Maria stessa ne ha ricevuti. E noi? Non siamo spesso troppo ciechi, incapaci di riconoscere i segni che Dio ci dona? Ecco un’altra ragione della nostra tristezza. Noi non vediamo i segni. Non vogliamo vederli. Lungo tutta la storia, perfino nei giorni più oscuri, Dio ha mandato dei segni agli uomini. Oggi non fa eccezione. Li vediamo noi? Mentre la vita nascente viene così spesso rifiutata e perfino uccisa, esistono luoghi benedetti in cui questa stessa vita viene accolta dalle mani

di Dio con immensa gioia e dove è conservata con un rispetto immenso. G. D. ANNEELS

 

28

LA PREGHIERA DELL'ABBANDONO

Padre mio,
Io mi abbandono a te: fa' di me ciò che ti piace!
Qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature.
Non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore,
perché ti amo.
Ed è per me un'esigenza d'amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani senza misura,
con una confidenza infinita, poiché tu sei il Padre mio. CHARLES DE FOUCAULD

 

29

NON GLI OCCHI, MA IL CUORE HA LA TUA VISIONE

Signore, noi  ti cerchiamo e desideriamo il tuo volto, fa’ che un giorno, rimosso il velo, possiamo contemplarlo.

Ti cerchiamo  nelle Scritture che ci parlano di te, e sotto il velo della sapienza, frutto della ricerca delle genti.

Ti cerchiamo nei volti radiosi di fratelli e sorelle,  nelle impronte della Tua Passione
nei corpi sofferenti. Ogni creatura è segnata dalla tua impronta, ogni cosa rivela un raggio
della tua invisibile bellezza. Tu sei rivelato dal servizio del fratello, sei manifestato dall’amore fedele che non viene meno. Non gli occhi ma il cuore la visione di te, con semplicità e veracità noi cerchiamo di parlare con te. DALLA LITURGIA DI BOSE

 

30

VIENI A COLMARE LA NOSTRA ATTESA!

O Atteso da tutte le genti, vieni! Piccoli e poveri, noi ti invochiamo: vieni, Signore, a colmare il nostro cuore della tua dolcissima presenza.

Tutta la nostra vita è un lungo Avvento: il tuo angelo ci trovi a ogni ora là dove tu ci vuoi, aperti allo stupore delle tue visite di grazia.

Scenda su di noi, Signore, la potenza creatrice del tuo Spirito per rendere feconda in ogni tua Parola e plasmare nell’intimo del nostro cuore la creatura nuova: la creatura capace di ascoltare e obbedire, di amare e di servire, la creatura capace di cantare che grande è la tua misericordia, eterna la tua fedeltà, immensa la gioia che tu doni a chi nulla antepone al tuo Amore. Amen. MADRE CÀNOPI ANNA MARIA

     
     
 

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