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IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA CHI CREDE IN ME NON MORIRA' IN ETERNO

 

 

Carissimi amici,

Vivendo in questi giorni le ultime settimane di quaresima che culmineranno nella Settimana Santa, ci scambiamo gioiosamente l’augurio di Buona Pasqua. Siamo nell’ anno in cui siamo invitati a mettere al centro della nostra vita la parola di Dio e già negli auguri di Natale ci siamo ricordati a vicenda la buona notizia della venuta di Gesù: in Lui noi ci rendiamo conto che non solo Dio non ci abbandona, ma viene a porre la sua dimora in mezzo a noi; ora, celebrando la Pasqua, se si può dire, la notizia diventa ancora più buona, perché attraverso la morte del giusto (cosa terribile) avviene la sconfitta definitiva della morte. Diciamocelo con chiarezza: la morte ci fa paura, e anche quelli che si dicono impavidi contro di essa, quando la vedono giungere con la sua carica di sofferenze, di riduzioni a impotenza, non possono certo averne un buon concetto. La morte degli altri ci fa soffrire perché è sempre una menomazione della nostra umanità e perché spesso distrugge affetti, sostegni, punti di riferimento. Gesù non ci libera dall’esperienza della morte ma se noi ci mettiamo a seguirlo, ecco l’esperienza della vita. Amici, non ho mai fatto l’incantatore di serpenti, non credo di raccontare fantasie per tener buone le persone, penso di aver i piedi ben piantati sulla terra: la morte c’è, corre lungo le nostre strade, impera nelle corsie degli ospedali, si fa beffa delle “bombe intelligenti”, la ritroviamo nelle nefandezze quotidiane, nei tradimenti; eccola anche in quella natura che tanto amiamo che però ha i suoi terremoti, maremoti, disgrazie… Anche quando preghiamo per chiedere la grazia di una guarigione sappiamo che ottenendola o meno, prima o poi dobbiamo morire lo stesso. Lo stesso Lazzaro che Gesù ha risorto dai morti è poi morto nuovamente. MA IO MI FIDO DI GESU’, il Figlio di Dio; anche Lui non faceva l’incantatore di serpenti, ha detto la verità sulla croce, sulla morte ma anche sulla Risurrezione. Non so spiegarvi il come, il perché e il quando, ma ci credo profondamente. Anzi, credo, anche se non mi è sempre facile viverlo, alla possibilità di risorgere ora e di dare fin d’ora alla vita un respiro di eternità. Il mio augurio è allora la buona notizia di Gesù: “ Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morirà in eterno ”. Se davvero ci crediamo, in qualunque situazione ci troviamo, questa è già una Buona Pasqua per noi. Gradite insieme agli auguri anche qualche piccolo spunto, come se fossero “schegge”, per pregustare in tante occasioni la gioia della Pasqua di Gesù. don Franco

 

 

LE GRANDI “VIRTU’”

Ama perché l’amore è la chiave della vita. Credi perché la fede è la chiave della speranza. Sorridi perché il sorriso è la chiave dell’amicizia.

E confida sempre in Dio, è la chiave dell’eternità.

 

 

L’ADDIO

In verità non esiste l’addio. Se si riferisce a persone che furono una cosa sola, è una parola senza senso poiché nel mondo reale dello spirito vi sono solo incontri, mai delle separazioni e perché il ricordo dell’essere amato cresce nell’anima con la distanza come l’eco tra le montagne, al crepuscolo. (K. Gibran)

 

 

PER ESSERE FELICI

1. Liberate il vostro cuore dall’odio

2. Liberate la vostra testa dalle preoccupazioni

3. Vivete con semplicità

4. Date di più

5. Aspettatevi di meno.

 

 

I COLORI DI UNA LACRIMA 

Un giorno in cui piangevo, mi misi a riflettere. Perché le lacrime non hanno colore?

Se la lacrima fosse rossa come il sangue, i miei vestiti potrebbero macchiarsi.

Se fosse azzurra, il colore della serenità, non potrebbe significare pena ed ansia.

Come i petali di una rosa, non sarebbe una lacrima, ma una perla preziosa.

Se fosse nera esprimerebbe solo disperazione. Oggi mi pongo nuovamente la domanda:

Perché le lacrime non hanno colore?

Le lacrime non hanno colore perché sono espressione dei sentimenti dell’anima.
Quando lo spirito piange, il cuore sussurra: “Abbi fiducia”

Le lacrime non hanno colore perché sono come l’acqua che invadono l’anima e la purificano.

Le lacrime non hanno colore perché ci avvicinano al Creatore.

Le lacrime non hanno colore perché solo così possono esprimere tutti i colori.

Pertanto nel versare le tue lacrime, o amico, sappi che esse testimoniano che sei qualcuno di importante.

O uomo che piangi, sappi che piangendo stai facendo un’esperienza spirituale, sappi che stai vivendo un’esperienza umana che ti nobilita.

 

 

LA RISPOSTA

Ora so, Signore, perché tu non dai risposte ai nostri dubbi. Tu stesso sei la risposta.

Davanti alla tua croce ogni domanda muore sulle labbra. (C.S. Lewis)

 

 

QUANTI ANNI HAI?

Non domandarmi quanti anni ho.
Domandami quante lettere ho scritto e quante ne ho ricevute. Sia che sia giovane, sia che sia vecchio,

ciò che importa è se sono un uomo ricco di sogni e non porto su di me il fardello di una speranza morta.

Non domandarmi quanti anni ho,
ma quanti baci ho dato
, baci d’amore.

Domandami se la vita per me è ancora una festa, se godo di tutto ad ogni istante                                                   

e se bevo goccia a goccia dalla tazza della vita, poco importa quante gocce rimangano.

Non domandarmi quanti anni ho.

Domandami se ho avuto figli, se li ho saputi educare, se ho compiuto qualcosa di buono nella vita.

Domandami dei miei amici e se sono stato capace  di rendere qualcuno felice.

Domandami che libri ho letto, che sentieri ho percorso, che ne ho fatto della mia vita.

Domandami che fiabe mi raccontarono, quanti versi ho scritto, quanti ne ho letti, quanti ne ho cantati.

Così, e solo così, per quanto i miei capelli possano essere bianchi, per quante rughe possano rigare il mio volto, mi potrai chiamare: Giovane!

 

 

PROBLEMI

Ciao, mi chiamo Salvatore, ho un anno e mezzo di età, anche se non so che che cosa significhi. So invece che cosa significa quando mi cade il ciuccio o il sonaglio, oppure quando non trovo più l’orsacchiotto tra i giocattoli. In questi casi la mia disperazione è tale che grido a squarciagola perché i miei genitori mi facciano caso e risolvano il mio problema. Che sofferenza! Questi sì che sono veri problemi!

 

Ciao, come stai? Ho 14 anni e mi chiamo Salvatore. Qualche volta mi sono chiesto: “Chi sono? Perché sono nato qui? Perché sono io e non tu? Come sarà il mio futuro?”. Mi accorgo che ci sono tante cose a cui pensare e che la vita è un mistero difficile da decifrare. Che sofferenza! Questi sì che sono veri problemi!

 

Salve, mi chiamo Salvatore e sto per compiere  18 anni. Sono stato rimandato in 4 materie e credo che per me è finita: sono un disastro, non servo a niente. Non ho il coraggio di pensare allo sguardo di mio padre, simile a quello di un leone furente. E non è tutto: il peggio è quella ragazza che conobbi qualche tempo fa: credo di esserne innamorato, ma è un po’ timida. Non so come fare, non so che dirle, non so come comportarmi. Questa vita è uno schifo: come mi piacerebbe essere ancora un bambino: allora non avevo problemi. Che sofferenza!

Questi sì che sono veri problemi!

 

Sono un nonno. Mio nipotino si chiama Salvatore come me. Grazie a Dio è nato sano. Che fortuna poter essere in salute. Se io avessi la salute sarei l’uomo più felice del mondo, farei tante cose che non posso fare: passeggerei per il parco tenendo per mano quella santa donna che ho da oltre 50 anni, giocherei a palla con mio nipotino, farei dei viaggi grazie al denaro che ho risparmiato, invece di spenderlo tutto in medicine. Che peccato che la vita sia tanto piena di difficoltà e di malanni! La cosa più importante è che ero vivo, avevo sogni e speranze. Purtroppo, mi sono inflitto da solo il castigo peggiore: quello di non vivere in pienezza la mia vita.

 

Solo ora mi accorgo che in realtà non ci sono grossi problemi: mi rendo conto che il segreto della vita è vivere intensamente ogni momento, approfittare di ogni istante ed essere felice con ciò che si ha. Amico mio, che stai vivendo la tua vita, non commettere l’errore che io ho compiuto.

 

 

TROVA IL TEMPO

Trova il tempo di riflettere. E’ la tua forza.

Trova il tempo di giocare. E’ il segreto della giovinezza

Trova il tempo di essere gentile. E’ la strada della felicità.

Trova il tempo di sognare.  E’ il sentiero che porta alle stelle.

Trova il tempo di amare. E’  la vera gioia del vivere.

Trova il tempo di essere contento. E’ la musica dell’anima.

 

 

DUE CASSETTI

Mi piace pensare che ognuno di noi ha nelle stanze dell'anima, due cassetti speciali:il cassetto dei sogni e quello dei rimpianti. Nella giovinezza apriamo spesso il cassetto dei sogni: ci piace sfogliarli, assaporarli, proiettarli mille volte nella mente. Con il passare degli anni, il gesto di aprire quel cassetto diventa meno familiare, come se una ruggine sottile bloccasse i nostri gesti. I sogni mai guardati impallidiscono, diventano trasparenti fino a essere invisibili. Il cassetto dei sogni si svuota piano piano. E pian piano, spesso senza che noi ce ne rendiamo conto, si riempie il cassetto dei rimpianti. Capita poi che un giorno, per un colpo di vento, un incontro, un sorriso, il cassetto dei sogni si riapra d'improvviso, riportando con violenza dolorosa, l'eco dei sogni non vissuti, delle carezze non date, delle parole perdute. Per ragioni misteriose, quel cassetto si riapre spesso intorno ai 40 anni, nelle donne, e intorno ai 50, negli uomini. Forse perché in quei momenti, si trova finalmente il tempo di fermarsi e di fare un bilancio della propria vita. Forse perché un evento esterno mette in discussione le nostre certezze, anche di futuro. Per esempio, quando la malattia o la morte di una persona cara ci obbligano a riconoscere l'assoluta brevità della vita, effimera come un sospiro. O quando una nostra crisi esistenziale sotterranea si veste dei colori dell'innamoramento. In questi momenti di verità con se stessi, è importante fermarsi. Per darsi il tempo di guardare quel cassetto dei sogni e quel cassetto dei rimpianti. Non è detto che si debba assecondare "per forza" o "perché tutti lo fanno" la passione di un sogno antico. Ma è importante riconoscere che c'è fame di emozioni, di tornare a sognare un po', di riaprire quei margini di sorpresa che forse erano scomparsi dalla nostra vita troppo quieta. Passerà? Tutto passa. Ma il punto è come si vive quello che passa.

 

 

IL SEGRETO DI DIO

Che Dio sia buono non è  segreto.
Che Dio sia ben fatto non è un segreto.
Che Dio sia immenso non è un segreto.
Ma allora dove sta il segreto?
Sta qui: Dio è un Dio crocifisso. (Carlo Carretto)

 

 

RICOMINCIA
anche se un tradimento ti ferisce,
anche se il dolore brucia gli occhi,
anche se i tuoi sforzi vengono ignorati,
anche se l’ingratitudine è la tua ricompensa,
anche se l’incomprensione ti mozza il sorriso,

anche se tutto rimane nell’indifferenza ricomincia. (Le madri dei desaparecidos Argentini)

 

 

OROSCOPO CRISTIANO

Non credo assolutamente negli oroscopi, ma questo mi aiuta a pensare con il Signore. Se siete nati tra il  1° gennaio e il 31 dicembre, voi siete sotto il segno della grazia di Dio. (Tito 2,11)

 

 

ASTRO DOMINANTE:

La brillante stella del mattino, Gesù Cristo, “il sole che sorge,verrà a visitarci dall’alto”. (Luca 1,78)

 

 

IN AMORE:

Sempre felici di essere amati, perché nulla “potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore”. (Romani 8,39)

 

 

VIAGGI:

“L’Eterno custodirà la tua partenza e il tuo arrivo, da ora e per sempre”. (Salmo 121,8)

 

 

SALUTE:

“Non angustiatevi per nulla”. (Fil. 4,6)

“Certa è questa parola: se moriamo con Lui, vivremo anche con Lui”. (Tim.2,11)

 

 

DENARO: 

“Dio colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza”. (Filippesi 4,19)

 

 

AVVENIMENTI INTERNAZIONALI:

Voi “sentirete parlare di guerre e di  rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine”... “Frattanto il Vangelo del Regno di Dio sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti”.

(Mt. 24,6 e 14)

 

AVVENIMENTI PARTICOLARI:

“Il mio destino è nelle tue mani”. (Sal.31,16).

“Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”. (Romani 8,28).

 

 

LE COSE CHE HO IMPARATO DALLA VITA

Ho imparato che ignorare i fatti non cambia i fatti.

Ho imparato che quando vuoi vendicarti di qualcuno lasci solo che quel qualcuno continui a farti del male.

Ho imparato che l'amore, non il tempo, guarisce le ferite.

Ho imparato che il modo più facile per crescere come persona, è circondarmi di persone più intelligenti di me.

Ho imparato che ogni persona che conosci merita di essere salutata con un sorriso.

Ho imparato che nessuno è perfetto finché non ti innamori.

Ho imparato che la vita è dura ma io di più!

Ho imparato che le opportunità non vanno mai perse: quelle che lasci andare se le prende qualcun altro.

Ho imparato che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un’altra parte.

Ho imparato che bisognerebbe sempre usare parole buone, perché domani le altre si dovranno rimangiare.

ho imparato che un sorriso é un modo economico  per migliorare il tuo aspetto.

Ho imparato che non posso scegliere come mi sento, ma posso sempre farci qualcosa.

Ho imparato che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno ti ha agganciato per la vita.

Ho imparato che é meglio dare consigli solo in due circostanze: quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.

Ho imparato che meno tempo spreco, più cose faccio.

Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai!

 

 

L’ILLUSIONE E LA VERITA’

Quando la morte bussò alla mia porta, la pregai in ginocchio di non entrare, ma lei entrò, senza esitare.
“Altre volte io venni in questa casa” disse “e sempre mi accogliesti”.

“Venni vestita di verde, cosparsi di fiori il tuo glicine, profumai il tuo giardino, lo bagnai di rugiada, mi chiamasti Natura.

“Venni di bianco vestita, feci brillare i tuoi occhi, sorridere tua moglie ed i tuoi figli, mi chiamasti: Letizia

“Venni di rosso vestita, tremò il tuo cuore, pregasti, qualcuno andò via,altri ti dissero parole buone, mi chiamasti: dolore

“Venni di luce vestita, ti sentisti più vivo e più vero, ti sembrò ogni cosa più chiara, mi chiamasti: Amore

“Ora,perché mi vedi di nero vestita, credi che io spezzi, interrompa, mi credi nemica di ciò che tu ami.

No, non guardare il vestito”. Non parlai, lei prese per mano la mia sposa e si avviò. Allora gridai “Qual è il tuo nome?”.
Rispose la morte di nero vestita “Il mio nome è uno solo, sono la via alla vita!

 

 

Pro manuscripto  -  stampato in proprio 2009_04_P

 

 

 

 

 

 

 

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