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SCHEGGE E SCINTILLE

PENSIERI, SPUNTI, RIFLESSIONI

DALLA PAROLA DI DIO E DALLA VITA

a cura di don Franco LOCCI

MAGGIO 1999

 

 

SABATO 1 - SAN GIUSEPPE LAVORATORE

Vangelo di oggi : Mt. 13,54-58

GESU', MARIA, GIUSEPPE CI GUIDANO NEL MESE DI MAGGIO

Un giorno, un signore sempre molto polemico, mi disse: "Ma non è ancora ora che la finiate con quella invocazione che dice: 'Lodato sempre sia, il santissimo Nome di Gesù, di Giuseppe e di Maria'. E' solo il nome di Dio da lodare. Passi per il nome di Gesù, ma metterci insieme Maria e Giuseppe è una forma idolatrica!". Per me non è affatto idolatria, è lodare la grandezza di Dio che per incarnarsi ha scelto una famiglia che si è dichiarata totalmente disponibile al suo volere. Lodo Dio, lodo l'umanità di Gesù e coloro che, salvati per primi da Lui, hanno permesso alla sua gloria e al suo amore di manifestarsi. Anche per questo non mi scandalizza che il mese di Maggio, dedicato a Maria, inizi con la festa di San Giuseppe: Gesù non è geloso di loro due, Maria non è gelosa nei confronti del suo sposo. E Giuseppe, quell'uomo di cui sappiamo quasi nulla dai Vangeli, con il suo silenzio operoso e fedele, ci indica veramente la strada per accogliere e portare Cristo.

Silenzio: i misteri vanno contemplati, non chiacchierati. Finché parla l'uomo, per Dio c'è poco posto. Il silenzio di Giuseppe non è quello del vuoto, è quello dell'amore.

Operosità: Dio ti ha dato intelligenza, gambe e mani. Giuseppe usa la sua intelligenza per comprendere la volontà di Dio su se stesso e sulla sua famiglia. Usa le sue mani e le sue forze per il lavoro necessario a sostenere se stesso e il Creatore del mondo che abita in casa sua.

Fedeltà: che parte dalla giusta umiltà del sentirsi piccolo davanti al Dio grande, ma che, ripercorrendo le strade degli antichi patriarchi, permette a Giuseppe la fedeltà a Dio, ma anche alla sua sposa e a quel Figlio misterioso che Dio gli ha affidato. Davvero allora possiamo lodare il nome di Giuseppe insieme a quello di Maria e di Gesù. Se Maria è la Madre di Dio, Giuseppe è il cammino del popolo ebraico e di quello dei cristiani che nella semplicità silenziosa e operosa accolgono il Cristo per essere fedeli ai suoi doni e alla strada che Egli indica.

 

 

DOMENICA 2 - 5^ DOMENICA DI PASQUA

Vangelo di oggi : Gv.14,1-12

"NEL CIELO APPARVE POI UN SEGNO GRANDIOSO: UNA DONNA VESTITA DI SOLE, CON LA LUNA SOTTO I SUOI PIEDI E SUL CAPO UNA CORONA DI DODICI STELLE".(Ap. 12,1)

C'era una volta, tanti secoli fa, una città famosa. Sorgeva in una prospera vallata e, siccome i suoi abitanti erano decisi e laboriosi, in poco tempo crebbe enormemente. Ma un brutto giorno, i suoi abitanti decisero di eleggere un re. Le trombe d'oro degli araldi li riunirono tutti davanti al Municipio. Non mancava nessuno. Poveri e ricchi, giovani e vecchi si guardavano in faccia e parlottavano a bassa voce. Lo squillo argentino di una tromba impose il silenzio a tutta l'assemblea. Si fece avanti allora un tipo basso e grasso, vestito superbamente. Era l'uomo più ricco della città. Alzò la mano carica di anelli scintillanti e proclamò: "Cittadini! Noi siamo già immensamente ricchi. Non ci manca il denaro. Il nostro re deve essere un uomo nobile, un conte, un marchese, un principe, perché tutti lo rispettino per il suo alto lignaggio". "No! Vattene! Fatelo tacere! Buuuu!" I meno ricchi della città cominciarono una gazzarra indescrivibile. "Vogliamo come re un uomo ricco e generoso che ponga rimedio ai nostri problemi!". Nello stesso tempo, i soldati issarono sulle loro spalle un gigante muscoloso e gridarono, agitando minacciosamente le picche: "Questo sarà il nostro re! Il più forte!". Nella confusione generale, nessuno capiva più niente. Suonò di nuovo la tromba. Poco a poco, la moltitudine si acquietò. Un anziano, sereno e prudente, salì sul gradino più alto e disse: "Amici, non commettiamo la pazzia di batterci per un re che non esiste ancora. Chiamiamo un bambino innocente e sia lui ad eleggere un re tra noi". . .Presero per mano un bambino e lo condussero davanti a tutti. L'anziano gli chiese: "Chi vuoi che sia il re di questa città così grande?" Il bambinetto li guardò tutti, si succhiò il pollice e poi rispose: " I Re sono brutti. Io non voglio un re. Voglio che sia una regina: la mia mamma". Le mamme al governo. E' un'idea magnifica. Il mondo sarebbe certamente più pulito, si direbbero meno parolacce, tutti darebbero la mano ad uno più grande prima di attraversare la strada... Dio l'ha pensata allo stesso modo. E ha fatto Maria.

 

 

LUNEDI' 3

Vangelo di oggi :Gv. 14,6-14

Spunti per pregare l'AVE MARIA

Avremo ripetuto tante volte questo saluto che inizia una preghiera, penso cara a ciascuno di voi fin dalla vostra infanzia. Qualcuno dice che essa è ripetitiva, che forse è meglio rivolgerci al Padre, che detta nel rosario è la preghiera dei vecchi. Io credo che sia la preghiera di chi ama la Madre, contempla la Madre, parla con la semplicità di un bambino alla Madre, perché sa che questa Madre lo porta a suo Figlio Gesù, perché questa Madre è piena di Spirito Santo, perché questa Madre, con il suo essere sa toccare le corde più profonde del cuore del Padre dei cieli. Allora mi rivolgo a te Madre, con le parole della confidenza e ti saluto, ti dico 'Ave' come ti ha detto Gabriele, l'arcangelo, quel giorno nell'umiltà della tua casetta. Ti dico 'Ave' come certamente ti avrà detto Gesù tante volte nella sua vita di bambino, ragazzo, adulto, e come te lo avrà detto specialmente quella mattina della risurrezione riempiendoti il cuore di gioia perché ancora una volta constatavi la fedeltà di Dio e avevi Tuo Figlio, vivo, davanti a Te. Ti dico 'Ave' insieme a tutti gli angeli del cielo di cui tu sei Regina, insieme ai Troni e alle Dominazioni, ai Cieli e alle Potenze, ai Cherubini e ai Serafini, insieme agli Arcangeli e alla schiera degli Angeli custodi. Ti dico 'Ave' insieme al mio angelo custode che incarico fin da adesso di salutarti così tante volte nella mia giornata, anche quando, per i miei impegni, il mio pensiero non potrà farlo. Ti saluto, o Maria, insieme a tutti gli uomini della terra: sono tanti quelli che oggi si rivolgeranno in molte lingue diverse proprio a Te, con queste parole; ti saluto con loro, ma anche con tutti coloro che non penseranno a te o che non ti conoscono: siamo tutti Figli tuoi perché fratelli di Gesù. Ricevi, dunque, il saluto di tutta l'umanità.

 

 

MARTEDI' 4

Vangelo di oggi : Gv.14,27-31

Spunti per pregare l'AVE MARIA

Quell' "Ave" si può tradurre in tanti modi diversi; può voler dire: "Salve", cioè: "Ti auguro buona salute", o anche nella mentalità ebraica e araba: "La pace sia con te". E mentre ti saluto così mi ricordo che tu hai davvero "la salute eterna" perché, Assunta in cielo, vedi la gloria di Dio per sempre; mi ricordo che la pace è davvero nel tuo cuore perché, come nella tua vita la facevi riposare in Dio, ora Dio stesso è la tua pace. Allora, mentre ti saluto così mi immagino che Tu, Maria mi risponda con le stesse parole. E mi riempie di gioia il tuo augurio di buona salute, in quanto essa per me è una delle cose più necessarie: pensaci proprio un po' tu alla mia salute e a quella dei miei cari, alla salute fisica, tu che sei la Salute dei malati, l'Aiuto dei cristiani, la Consolatrice degli afflitti. E pensa anche alla mia salute spirituale: che in questa giornata non mi perda, non mi allontani dalla volontà di Dio. Che oggi, io e tanti uomini possiamo incontrare la sua misericordia, possiamo riconoscere i suoi doni, possiamo lodarlo insieme a te delle cose meravigliose che ci ha donato. E poi 'Ave' vuol anche dire: Buon giorno!

Sia allora oggi una buona giornate per te e per noi, Maria, una giornata vissuta come dono, una giornata in cui attraverso la Sua misericordia e il Suo perdono possiamo ricominciare tutto da capo, sapendo che tu ci tieni per mano e ci porti al Padre. Qualcuno poi, partendo dal greco preferisce tradurre quell' 'Ave' con: "Rallegrati, Maria" e allora quella gioia che è venuta in Te vedendo che Dio ti aveva scelta per l'adempimento delle sue promesse, per la venuta del Messia, sia davvero la gioia evangelica del nostro camminare di oggi. Rallegrati tu, Maria ma non permettere che oggi ci sia la tristezza e il muso lungo nella mia vita, fa' che noi uomini ci rallegriamo nell'ascoltare ancora una volta la fedeltà di Dio nei nostri confronti.

 

 

MERCOLEDI' 5

Vangelo di oggi : Gv. 15,1-8

Spunti per pregare l' AVE MARIA

Oggi riflettiamo e preghiamo con Alessandro Pronzato:

Buon giorno Maria! E salutandoti così ho l'impressione di sentire augurare pure a me: buon giorno! Ed ho tanto bisogno del tuo Buon giorno! Perché è sempre faticoso aprire una giornata. Ci sono lì in agguato gli impegni, l'incontro sgradevole, il problema non risolto, i guai inevitabili, la stanchezza, il lavoro noioso, lo sguardo che mi giudica, l'individuo che mi ruba il tempo, il rumore stridente, l'incomprensione, la volgarità, i comportamenti ambigui, i tradimenti del fratello, l'ingratitudine… Conosco già questa giornata. E' vecchia e non riesco a liberarmene. Pare non ci sia altro da fare che subire questa giornata… E invece no! Devo inventare una nuova giornata, devo rendere buona la giornata banale e pesante. Per questo ho bisogno del tuo: 'Buon giorno!', o Maria, per ritrovare la forza e la gioia di ricominciare. Per inaugurare la giornata in atteggiamento di freschezza, quasi fosse la prima.. Maria, col tuo 'buon giorno!', mi sento in grado di 'inventare' lo straccio per la polvere, la borsa della spesa, la penna, i bicchieri, il secchio dei rifiuti, il ferro da stiro, le strisce pedonali, la coda allo sportello. Con il tuo 'buon giorno!', mi ritrovo capace di 'vedere' la persona che mi vive accanto, fabbricare un bel volto all'individuo che non mi ha mai sorriso, estrarre una voce non funerea quando rispondo al telefono che mi disturba nel momento meno opportuno. Con il tuo 'buon giorno!', potrò dare il buon giorno a questa giornata. Non la sprecherò. Non la sporcherò con la cattiveria. Non la avvilirò con la meschinità. Non la impoverirò con delle stupidità, dei pettegolezzi, dell'effimero. Non la umilierò con l'egoismo. Sarò buono con il mio giorno. Staremo bene insieme. Non ci annoieremo. E alla fine della giornata, chissà, potremo leggere dal libro della Genesi: "…E Dio vide che era stata una giornata buona. E decise di ripetere l'esperimento il giorno dopo…" "Buon giorno", dunque, Maria. E adesso non so più se questo saluto lo rivolgo a te, oppure a me, o al mondo intero. Ma a te sta bene proprio per questo…

 

 

GIOVEDI' 6

Vangelo di oggi : Gv. 15,9-11

"L' ANGELO DEL SIGNORE FU MANDATO AD UNA VERGINE: LA VERGINE SI CHIAMAVA MARIA". ( Lc. 1,26-27 )

Gli artisti, specialmente tanti pittori classici, ci hanno abituati male; sempre, infatti, nelle tele raffiguranti l’Annunciazione vediamo case sontuose, Madonne vestite all’ultima moda del tempo del pittore, angeli svolazzanti… anche secondo la nostra logica ci aspetteremmo che l'annuncio dell'incarnazione del Dio Salvatore avvenga in maniera eclatante, magari in una sontuosa celebrazione del Tempio… e invece tutto si svolge in una piccola casa di un piccolo paese sconosciuto, tra un Angelo e una ragazza piccola ed umile. E' la logica del Vangelo, del Regno di Dio che è piccolo come il granello di senapa ma che se trova il terreno buono diventerà grande pianta. E qui il terreno buono c'è: c'è Maria che offre il suo corpo e se stessa affinché Dio possa operare. Anche per noi Dio opera alla stessa maniera, non cerchiamo dunque il Regno nelle grandi esteriorità, neppure in quelle della Chiesa (il più delle volte confondono invece di illuminare), ma impariamo a cogliere la sua venuta nei piccoli segni quotidiani. Non aspettiamoci Angeli soprannaturali che vengano a parlarci, impariamo a conoscere gli innumerevoli ‘ angeli ‘ che ogni giorno possiamo incrociare nel nostro quotidiano e che sono continue proposte nel realizzare la volontà di Dio. E non andiamo neppure a cercare troppo lontano o in gesti eroici ciò che potremmo fare: come Maria, basta offrire noi stessi, fidarsi che nulla è impossibile a Dio e lasciar fare a Lui, che certamente fa meglio di noi.

 

 

VENERDI' 7

Vangelo di oggi : Gv.15,12-17

"NON TEMERE, O MARIA". ( Lc. 1,30 )

Uno dei più grandi nemici dell'uomo è la paura. Paura del mistero, paura di non farcela, paura che diventa senso di colpa, paura dovuta alla precarietà della nostra vita… Dio conosce queste nostre paure, perciò nella Bibbia molto spesso risuona questa frase: "Non temere", "Non avere paura" . In Dio si vince ogni paura. Lui è la nostra speranza, la nostra forza, la nostra sicurezza. La paura era entrata nel mondo con il peccato. Adamo ed Eva ne fanno esperienza quando, dopo aver disubbidito, non hanno più la serenità di trovarsi con Dio, ma vanno a nascondersi perché si scoprono nudi: Dio, invece di essere serenità e gioia, diventa Colui di cui aver paura. Maria ha timore (e chi non ne avrebbe davanti ad un Angelo che le annuncia una maternità addirittura divina), ma non ha paura di farsi trovare da Dio e, pur rispettandolo nel suo mistero che la sovrasta, trova in Lui il conforto e la sicurezza. Troppe volte abbiamo paura di Dio, lo vediamo come l’inaccessibile e perciò lo fuggiamo, lo pensiamo come giudice insindacabile e perciò lo temiamo, lo consideriamo come padrone e cerchiamo di obbedirlo sentendo però solo il peso delle sue leggi…Se Dio ci fa paura è perché siamo ancora dominati dal peccato. Ma si può aver paura di un Dio che è Padre? Di un Dio che in Gesù ci ha amati fino a dare la sua vita per noi? Di un Dio Spirito che abita nel nostro cuore? Il Dio di Gesù e di Maria non può far paura! E’ il Dio con noi e il Dio per noi.

 

 

SABATO 8

Vangelo di oggi : Gv.15,18-21

"ALLORA MARIA DISSE ALL' ANGELO : COME E' POSSIBILE ?" ( Lc.1,34 )

All'annuncio dell'angelo Maria dice di sì: è pronta, disponibile, gioca la sua vita su Dio; però a me piace molto questa domanda umile, discreta, profondamente umana: "Com'è possibile?" Tu, Signore, mi chiedi di convertirmi. Io mi conosco, so i miei limiti, quante volte ho cercato di cambiare, quante volte dopo la confessione ti ho promesso…: com'è possibile? Tu mi chiedi di perdonare quell'uomo che ha infangato il mio onore e la mia rispettabilità: com'è possibile? Signore, com' è possibile prendere alla lettera il tuo Vangelo ? Com'è possibile che io con le mie poche forze, con il mio soffrire silenzioso, riesca ad aiutare quel mio figlio che si sta allontanando sempre più dalla fede, dai valori? Com'è possibile che io malato continui ancora ad offrirti ogni giorno le mie atroci sofferenze, sapendo che esse mi portano solo alla morte e che sono anche causa di tanta sofferenza per chi mi è vicino? Maria dice di sì ma chiede anche Lei. E come a Lei, anche a noi, Dio risponde non dandoci delle facili formulette di soluzione dei nostri problemi, ma invitandoci a fidarci di Lui e dicendoci: "Impossibile agli uomini! Ma nulla è impossibile a Dio".

 

 

DOMENICA 9 - 6^ DOMENICA DI PASQUA

Vangelo di oggi : Gv. 14,15-21

Spunti per pregare l' AVE MARIA

Nel mondo ebraico "conoscere il nome" di una persona significava essergli intimi, possederla. L'angelo conosce il nome di Maria, la chiama con intimità; e anche noi conosciamo la Madre di Dio non solo come Regina, ma possediamo la sua intimità, infatti Gesù ce l'ha regalata proprio nel momento supremo della sua vita. E' bello poterti chiamare per nome, Maria; è bello potersi sentire davvero familiari, intimi con Te; è bello sapere che anche per te noi non siamo degli estranei, dei numeri, ma tu con altrettanta intimità conosci e chiami ciascuno di noi per nome. Non importa se il tuo nome, Miryam, è ancora un nome su cui gli studiosi stentano a trovare un unico significato, anzi è bello pensare che il grande mistero che ti ha avvolta, quello di essere Madre di Dio avvolga anche il significato del tuo nome. Mi piace pensare che tu sia "L'amata da Dio" perché solo colei che è profondamente amata da Dio può generare il suo Figlio. Mi piace pensare che tu sia "La Signora" perché sei la più grande e la benedetta tra tutte le donne ed è bello saper di poter affidare la casa della nostra vita alle tue preoccupazioni. E' bello pensarti come "La Veggente" in quanto sei la grande profetessa che ha annunciato con il silenzio, le parole e la vita, Colui che viene per la nostra salvezza. Mi è caro pensare che il tuo nome potrebbe significare anche: "mare di amarezza" perché davvero il calice che tu hai bevuto è stato amaro…In fondo, però, mi importa poco sapere l'unico senso del tuo nome, mi importa poterlo pronunciare con gioia, delicatezza, mi importa sapere che, come lo ha pronunciato Gesù con infinito amore, posso pronunciarlo e ripeterlo anch'io infinite volte, senza che la profonda intimità violi il rispetto per il tuo mistero, sapendo che in qualunque situazione gioiosa o dolorosa, sulle mie labbra potrà ritornare l'invocazione del dolce nome di mia Madre.

 

 

LUNEDI' 10

Vangelo di oggi : Gv, 15,26-16,4

Spunti per pregare l' AVE MARIA  "PIENA DI GRAZIA"

Quando bambino dicevo l'Ave Maria e non capivo ancora il senso compiuto delle parole pensavo che Maria di cognome si chiamasse PIENA DI GRAZIA. Non sapevo che nel mondo ebraico i cognomi non c'erano, che "piena di grazia" andava inteso separato, che Grazia non era un ulteriore nome. Ma forse senza saperlo ero un teologo, perché davvero Piena di Grazia può essere il cognome, la piena essenza di Maria..

Maria tu sei colei che è colmata di ogni dono, la favorita da Dio, la preferita da Lui, la gratificata, la privilegiata, la piena di carità, colei che gratuitamente ha ricevuto e gratuitamente dà. Maria, oggi la parola 'gratis' non solo è quasi scomparsa dai dizionari, ma si trova sempre meno nella realtà del nostro vivere. Tutto ha un prezzo, tutto si compra e si vende, E allora ogni volta che giungo a questo punto dell'Ave Maria, è per me prima di tutto una boccata di aria pura. C'è ancora qualcuno che dà gratis e che dà se stessa gratuitamente. Dio ti ha amata gratis, ti ha ricolmata della sua Grazia, gratis. Tu hai accolto Dio gratis, hai donato a Lui il tuo corpo perché si facesse un corpo, e la tua vita perché Egli ti possedesse totalmente. Tu hai donato Gesù gratis, non te lo sei tenuta per te stessa, non ti sei arroccata sui tuoi privilegi. Tu sei stata donata da Gesù a noi gratuitamente. Tu hai detto il tuo sì, gioiosamente vuotandoti di te stessa e a questa offerta Dio ha potuto colmarti di se stesso. Quante cose ci insegni o Maria, senza aver detto ancora una parola. Noi pensiamo che la gioia stia nel possedere, tu ci fai scoprire che le grazie arrivano quando invece siamo capaci di dare, di svuotarci. Davvero tu sei il primo Vangelo, perché Gesù non ha ancora cominciato la sua predicazione e tu la stai già testimoniando in silenzio. A me piace tradurre anche quel "piena di grazia" con "tutta bella". Forse non è la traduzione più giusta, ma rifacendomi ad una antica antifona penso a "Tutta bella sei, o Maria, e la macchia del peccato originale non ti ha toccato" e allora non ho paura di guardare senza ritegno, ma con grande gioia la tua bellezza fisica e le meraviglie dei doni che Dio ti ha fatto e, ancor di più, sento la tua tenerezza di donna e di madre chinarsi amorevolmente su di me.

 

 

MARTEDI' 11

Vangelo di oggi : Gv. 16,5-11

Spunti per pregare l' AVE MARIA "PIENA DI GRAZIA"

Ecco una preghiera di Papa Paolo VI° rivolta a Maria, piena di grazia:

O Maria, piena di grazia, ti preghiamo.

Facci comprendere, desiderare, possedere in tranquillità la purezza dell'anima e del corpo,

nei pensieri e nelle parole, nell'arte e nell'amore;

quella purezza che oggi il mondo attacca e profana con accanimento.

Quella purezza alla quale il Cristo ha concesso una delle sue promesse e beatitudini:

lo sguardo limpido che vede Dio.

Insegnaci il raccoglimento, l'interiorità;

dacci la disposizione ad ascoltare le buone aspirazioni e la parola di Dio;

insegnaci la necessità della meditazione,

della vita interiore personale,

della preghiera che Dio solo vede nel segreto.

Maria, insegna a noi l'amore.

L'amore chiediamo, Maria, l'amore a Cristo,

l'amore unico, l'amore sommo, l'amore totale, l'amore dono, l'amore sacrificio per i fratelli.

Aiutaci amare così.

 

 

MERCOLEDI' 12

Vangelo di oggi : Gv.16,12-15

Spunti per pregare l' AVE MARIA "IL SIGNORE E' CON TE"

Quante volte, in chiesa, abbiamo sentito il prete rivolgere a noi questo saluto! E quante volte troviamo questo augurio nella Bibbia per riconoscere l'opera del Signore nell'azione di qualche suo servo, per indicare l'alleanza di Dio o per sottolineare una chiamata particolare.

Il Signore è con te da sempre e per sempre, o Maria. Egli ha pensato a te (come a ciascuno di noi) fin dall'eternità.

Da sempre sei stata scelta per il progetto di amore di Dio sulla nostra umanità. Da sempre Egli ha gioito pensando a te, a quanto di bello e di buono Lui avrebbe potuto riversare su di te per fare di te la prima redenta, per sentire da te, finalmente, dopo tanti no e qualche ni, un sì generoso e totale, per trovare finalmente chi, abbandonandosi a Lui, gli dava possibilità di operare le sue meraviglie.

E il Signore è stato con te nella maniera più intima che si possa sperimentare sulla terra. Penso a quei nove mesi in cui il Figlio di Dio lievitava dentro di te. Quale comunione di intimità e di mistero c'è già per ogni mamma che attende un figlio! E tu sapevi che questi era il Figlio di Dio. Eppure, anche allora tu avevi già capito che quel Signore era con te perché tu lo portassi agli altri. Eccoti allora in viaggio a portare gioia nella casa di Elisabetta, a portare Gesù al primo incontro con il suo precursore.

Gesù, poi, è stato con te: per trent'anni hai vissuto con Lui. Lo hai visto crescere, per Lui hai trepidato. Chissà quante volte, guardandolo dormire il sonno profondo e sereno dei bambini, sarai rimasta silente, sconvolta di gioia e di tremore davanti a Dio che cresceva come uomo in casa tua.

Ma come il Signore è stato con te, tu sei stata con Lui. Per trent'anni gli hai dato il tuo amore, sei stata la prima maestra ( pensa un po': maestra di Dio!), gli hai insegnato a pregare mentre con Giuseppe gli hai anche insegnato un mestiere (le mani del Creatore che piallavano legna!). Hai accettato che compisse la volontà del Padre lasciando la tua casa, ma anche allora con discrezione e apprensione lo hai seguito. Tu sei stata con Lui soprattutto sul Calvario e lì hai accettato anche di "essere con noi" per sempre, madre di quei figli da tuo Figlio salvati mentre lo mettevano in croce… Sei stata con Gesù morto tra le tue braccia, con il cuore pieno di dolore ma con la speranza fiduciosa nel piano di Dio ed il tuo cuore si è rallegrato quando hai sentito il suo saluto di risorto, il mattino di Pasqua. E anche quando ti è aspettata ancora una separazione perché Gesù è salito al cielo, tu sei stata talmente sicura che Lui non ti abbandonava che hai continuato a stare con Lui stando con la Chiesa primitiva e ricevendo ancora una volta quello Spirito Santo che già all'inizio della tua avventura ti aveva avvolta con la sua potenza.

Anche oggi il Signore è con Te, e per sempre. Ti ha voluto talmente bene che ti ha Assunta in cielo anche con il tuo corpo perché quel corpo che lo ha generato uomo fosse il primo dei corpi redenti a incontrare il Signore dell'eternità.

Maria, il Signore è conTe, ma tu aiutaci a comprendere che Egli è con noi, come con te da sempre e per sempre.

 

 

GIOVEDI' 13 - Nostra Signora di Fatima

Vangelo di oggi : Gv. 16,16-20

Spunti per pregare l' AVE MARIA "IL SIGNORE E' CON TE"

Quanti modi diversi di intendere questa frase. Qualcuno la intende come l'esclusiva: "Noi abbiamo l'esclusiva di Dio; se vuoi Dio devi venire da noi; Dio ci ha scelto, siamo i migliori, la nostra Chiesa è la migliore di tutte; noi conosciamo i pensieri di Dio, vieni da noi e te li spiegheremo…" Qualcun altro si nasconde dietro la presunta sicurezza che Dio sia con noi: pensate alla scritta sui carri armati tedeschi della seconda guerra mondiale o a certi poteri tirannici dell'America latina che mascherandosi con la religiosità ufficiale hanno perpetrato tutti i soprusi immaginabili. Dobbiamo chiederci: il Signore è con noi, ma noi siamo con Lui?

Maria era con il Signore, si è abbandonata fiduciosa nelle sue mani, si è lasciata fare da Lui, gli è stata fedele non per appropriarsi del suo potere, ma per mettersi al suo servizio, come "umile serva". Avere Dio con sé non significa diventare potenti, non è avere la risposta a tutti gli interrogativi, non è esser migliori degli altri, è invece sperimentare la gioia di un Dio che ti accompagna nel mistero, che ti dà forza nel trasformare il male in bene, la sofferenza in amore, è provare la gioia di vivere nella sua Creazione, di sapere che c'è una meta alla nostra storia, è la felicità di poterci assimilare a Lui nel servizio ai fratelli. Possiamo addirittura, come dice San Paolo, rivestirci di Cristo fino a non più "essere io che vivo, ma Cristo che vive in me".

Quando ti saluto, o Maria, ricordandoti che il Signore è con te, mi sembra quasi che Tu, come una buona fedele che partecipa alla Messa mi risponda: "E con il tuo spirito", e mi auguri così di sperimentare nella giornata della mia vita la stessa gioia che tu hai provato, quella di camminare insieme al Dio che per amore si è fatto uomo.

 

 

VENERDI' 14

Vangelo di oggi : Gv.15,9-17

Spunti per pregare l' AVE MARIA "BENEDETTA TRA TUTTE LE DONNE"

Alessandro Pronzato nel suo libro 'C'era la madre di Gesù' ha molte preghiere a Maria; mi piace, commentando questa frase dell'Ave Maria, riportarne una:

Gli artisti - quelli veri e molti altri da strapazzo - non soltanto si sono ostinati a presentare immagini di santi tristi e ammantati di seriosità insopportabile, con una mutria scostante, ma hanno compiuto la stessa operazione nei tuoi confronti: perdonali, Maria.

Anche quando tieni il Bambino in braccio, il tuo volto troppo sovente appare severo, velato da malinconia, da "Mater dolorosa" e non certo da "benedetta fra le donne", la più fortunata tra le mamme. Ho visto addirittura in una cattedrale un affresco intitolato: "Madonna col bambino che gioca". Ma sono rimasto sconcertato nel notare il tuo atteggiamento di composta imperturbabilità, assenza, imbarazzo, quasi disapprovazione di fronte a tuo Figlio, che si trastulla come fanno tutti i piccini di questo mondo. Poco realistico, oltre il resto (e nel resto includo il buon gusto). Eppure sei la Vergine del "sì". E il tuo è stato pure un "sì" alla gioia. Impensabile che Gesù, il quale ha dato la sua gioia ai discepoli, si sia dimenticato di offrirla alla propria Madre…Il tuo rapporto quotidiano con il Figlio è stato un contatto con il mistero. Quindi anche la tua gioia è stata misteriosa, non spiegabile secondo le modalità razionali, ma non per questo meno reale. Nessuno più di te, o Maria, ha partecipato alla Passione di Gesù. Ma proprio per questo hai partecipato più intensamente di ogni altro all'esultanza pasquale. Direi che l'hai anticipata. E allora perché raffigurarti sempre con il volto rigato di lacrime, o con le spade piantate nel petto, e non avvolta dalla gioia dell'Incarnazione e della Pasqua?

"Causa nostrae laetitiae", perdonali. E perdona anche noi quando ti neghiamo e ci neghiamo la gioia.

 

 

SABATO 15

Vangelo di oggi : Gv. 16,23-28

Spunti per pregare l' AVE MARIA "BENEDETTA TU FRA TUTTE LE DONNE"

Maria, grazie per la tua femminilità. Ogni uomo, dicono gli psicologi, ha in sé, in maniera non del tutto definita la maschilità e la femminilità. Abbiamo bisogno di sicurezza e di tenerezza, di ragionamento e di intuizione, di decisione e di dubbio, di affettività, di coraggio…Chissà perché tendiamo a dare a Dio solo caratteristiche maschili, quando Lui "a sua immagine li creò, maschio e femmina li creò"? Grazie a quel Dio che si intenerisce davanti a Te, o Maria, che si innamora della tua bellezza, della tua femminilità. Grazie a Dio che scopre in te quell'arcano legame misterioso che è la maternità, e allora Dio diventa Padre, ma anche Madre. Sii Benedetta (detta bene) perché se, a causa di una donna, Eva, il male (accettato dall'uomo) ha fatto il suo ingresso nell'umanità, grazie a Te, Maria, noi otteniamo nuovamente, attraverso Tuo Figlio la possibilità di entrare in comunione con Dio. Tu sei il nuovo giardino di Eden dove nuovamente Dio, al soffio della brezza serale, può scendere a conversare con la sua creatura. Tu sei la donna che genera la nuova umanità redenta, Tu sei la porta attraverso cui Dio comunica con noi e noi possiamo comunicare con Lui. Benedetta, Maria, e in Te benedette tutte le donne, tutte le mamme porte della vita, della tenerezza forte, dell'amore profondo, concreto e fedele. Tu, la benedetta fra tutte, benedicile perché non solo la femminilità non sia sfruttata e deturpata ma perché davvero possano portare "l'altra metà del cielo" sulla terra, perché le donne ritrovino (non solo come conquista di piccoli poteri) il loro vero ruolo nella famiglia (di cui sono la vera guida), nella società e nella Chiesa.

 

 

DOMENICA 16 - ASCENSIONE DEL SIGNORE

Vangelo di oggi : Mt. 28,16-20

Spunti per pregare l' AVE MARIA "BENEDETTO IL FRUTTO DEL TUO SENO"

Un giorno Gesù dirà: "Li riconoscerete dai loro frutti". La pianta è buona se produce frutti buoni: Tu, o Maria, non puoi che essere pianta buona in quanto il tuo frutto è il migliore di tutta l'umanità. Questo frutto tu lo hai accettato nel mistero: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola". Questo seme si è impiantato nel tuo grembo ma soprattutto nel tuo cuore e come ogni seme, nel silenzio, al buio, col calore, donando e ricevendo, è cresciuto: " Il chicco di frumento caduto in terra buona portò frutto". Ma la tua opera non è finita col partorire il Figlio di Dio. Come ogni madre vera che non ha mai finito di partorire il proprio figlio, tu hai continuato ogni giorno a partorire quel frutto meraviglioso che Dio ti ha dato, fino alla sua maturità. E quel frutto è stato maturo solo quando si è arrossato, si è ricoperto di ferite, ha avuto il colore del sangue e, "chinato il capo", è stato spiccato da quella croce per finire ancora una volta nel tuo grembo accogliente che, come tabernacolo, lo aveva portato durante la gestazione e, ora, come altare, lo accoglie maturo di tutti i peccati degli uomini, ma vittima di espiazione gradita a Dio, pronto non per la tomba ma per la risurrezione sua e nostra. Maria, i nostri frutti spesso sono radi, scadenti, insipidi, qualche volta marci. Eppure anche noi, fin dal Battesimo, "ci siamo rivestiti di Cristo". Maria, accoglici nel tuo grembo e fa' che anche noi possiamo diventare frutti buoni, perché buona è la pianta "in cui siamo stati innestati".

 

 

LUNEDI' 17

Vangelo di oggi : Gv. 16,29-33

Spunti per pregare l' AVE MARIA "BENEDETTO IL FRUTTO DEL TUO SENO: GESU' "

Il senso di Maria è il frutto che Lei ha generato: Gesù. Maria esiste, è grande, è Madre di Dio e nostra, in funzione di Gesù. L'unico scopo di Maria è Gesù e portare Gesù a noi e noi a Gesù, quel Gesù "nel nome del quale ogni ginocchio si pieghi nei cieli e sulla terra e sottoterra e ogni lingua proclami che Egli è Signore, a gloria del divino Padre". Arrivati a questo punto dell' Ave Maria, mi piace fermarmi prima di riprendere la seconda parte e cercare qualche specificazione per quel nome meraviglioso e quel frutto benedetto del grembo di Maria. E mi vengono in mente: Salvatore, Redentore, Dio con noi, Figlio del Padre, Signore, Verbo incarnato, Via, Verità, Vita, Buon Pastore, Pane di vita eterna, Giudice misericordioso, Crocifisso, Risorto… Ed ogni Ave Maria, prima di riprendere il suo percorso, colora quel nome benedetto nel quale c'è salvezza. Nella tua vita, o Maria, chissà quante volte hai meditato e pronunciato quel nome. Quando l'angelo te lo ha donato e poi se ne è andato, quanto avrai pensato a quel nome che ancora aleggiava nell'aria mentre Lui, nel tuo grembo, già stava prendendo corpo. Quante volte lo avrai chiamato il tuo Gesù e magari avrai ripetuto quel nome guardando quel piccolo mistero che ti girava per casa. Quanto lo avrai invocato nei giorni in cui, lontano da casa, temevi per la sua vita. E con quale emozione e dolore lo avrai ripetuto ai piedi di quella croce tremenda. E con quanto affetto e tenerezza avrai parlato di Gesù ai primi apostoli! Anch'io oggi sono ai tuoi piedi di Madre per sentire dalle tue labbra il mio nome, ma anche per ricevere dalle tue labbra il nome del tuo Figlio Gesù perché solo "nel suo nome ogni salvezza è sulla terra".

 

 

MARTEDI' 18

Spunti per pregare l' AVE MARIA "GESU'"

Già ieri accennavamo al fatto che l'unico scopo di Maria è quello di donarci Gesù e di portarci a Lui. Continuiamo questa meditazione con un brano di un grande innamorato di Maria: San Luigi Maria Grignon di Monfort: "Darsi a Gesù per le mani di Maria significa veramente imitare Dio Padre che ci ha dato il Figlio soltanto per mezzo di Maria, e continua a darci le sue grazie soltanto per mezzo di Maria; è imitare Dio Figlio che venne a noi solo per mezzo di Maria e, avendoci dato l'esempio per fare come Egli ha fatto, ci incoraggia ad andare a Lui con lo stesso mezzo col quale Egli è venuto a noi, Maria; è imitare lo Spirito santo che non comunica le grazie e i favori che per mezzo di Maria. Andare a Gesù passando per Maria è onorare veramente Gesù, perché è mettere in risalto la nostra indegnità di avvicinare l'infinita santità in maniera diretta, da soli, a causa dei peccati commessi, è confessare il bisogno che abbiamo di Maria, la sua santa Madre, quale avvocata e mediatrice presso di Lui, nostro Mediatore. Consacrarsi a Gesù per Maria equivale a mettere nelle mani di Maria le nostre opere, le quali, anche quando sembrano buone sono invece spessissimo macchiate e perciò indegne dello sguardo e della accettazione da parte di Dio. Preghiamo dunque la buona Madre, affinché dopo aver accolto la nostra povera offerta, la purifichi, la santifichi, la elevi e abbellisca fino a renderla degna di Dio. "Se vuoi offrire a Dio qualcosa sia pure di poco valore, dice San Bernardo, mettilo nelle mani di Maria se non vuoi essere respinto". Quando ci saremo dati realmente a Lui fino al punto a cui possiamo arrivare, ella si comunicherà a noi interamente, con i suoi meriti e le sue virtù; deporrà la nostra offerta sul vassoio d'oro della sua carità e ci rivestirà degli splendidi abiti del suo Figlio primogenito, Gesù."

 

 

MERCOLEDI' 19

Vangelo di oggi : Gv.17,11-19

MARIA E L'EUCARESTIA "Benedetto il frutto del tuo seno, Gesù  "

"Ti piace più la Comunione o contemplare la bella Signora della grotta?"- fu chiesto a Santa Bernardetta Soubirous. La fanciulla, ammaestrata alla scuola delle realtà soprannaturali, rispose senza alcuna esitazione: "Queste due cose vanno insieme". Ed è proprio vero: l' Eucaristia e la Madonna si richiamano a vicenda. Se è vero che si va a Gesù attraverso Maria e se l'Eucaristia è Gesù vivo, vero e reale in mezzo a noi con il suo mistero di morte e di risurrezione per la nostra salvezza, noi allora possiamo dire: "Per mezzo di Maria si arriva all'Eucaristia". Diceva il cardinal Lepicier: "Maria è per noi la via più breve e più sicura per arrivare a Gesù, presente nel sacramento del suo amore". L'Eucaristia è la carne di Gesù offerta a nostro nutrimento, ma la carne di Cristo è la carne generata da Maria, ed è quindi ancora una volta Maria che nell'Eucaristia, come nella grotta di Betlemme, o al Tempio, o al Calvario, ci offre il corpo di suo Figlio.

 

 

GIOVEDI' 20

Vangelo di oggi : Gv. 17,20-26

"COM' E' POSSIBILE? NON CONOSCO UOMO!". ( Lc. 1,34 )

Una idea molto stupida che molti hanno leggendo la storia è che il presente sia sempre migliore del passato e che gli uomini di oggi siano più intelligenti, più furbi di quelli di anni precedenti. Ad esempio, oggi si parla molto di educazione sessuale, ci sentiamo molto eruditi sull'argomento, abbiamo riviste e maestri di ogni specie, guardiamo con sufficienza e sorriso anche solo ai nostri vecchi "pieni di pregiudizi e di ignoranze sull'argomento". Eppure, Maria, una donna di quasi duemila anni fa, che vive in uno sperduto paesello di campagna di uno sperduto paese del medio Oriente, paese 'barbaro', ai confini estremi del grande Impero Romano, senza aver fatto corsi di educazione sessuale, conosce molto concretamente il senso della vita, il ruolo della donna, la maternità. Sa che per avere un bambino ci vuole un rapporto: "Quale strada devo seguire?" domanda all'angelo. E l'angelo le risponderà che sarà lo Spirito Santo di Dio a pensarci. Troppe vite di Maria, inventate o fatte passare come rivelate e troppa falsa spiritualità pelosa hanno teso a presentarci una Maria disincarnata dai problemi, totalmente dedita a Dio quasi che neanche l'ombra dei fatti concreti la tocchi. No! Maria è ben informata, è intelligente, è concreta. Sa che Dio le sta chiedendo qualcosa di straordinario ma che deve realizzarlo nel concreto, sa che dire di sì le darà una gioia e una grazia immensa, ma sa anche che le costerà essere indicata con un sorriso "ragazza madre", sa che dovrà chiedere un grande atto di fede a Giuseppe, sa che non sarà facile avere Dio in casa. A me piace molto pensare alla concretezza di Maria. Nonostante tutti i doni ricevuti per la sua missione, essa è una che chiede all'angelo: "E come posso diventare Madre se non ho marito? se non ho un rapporto?" Se Maria è donna-donna, anche Gesù sarà uomo-uomo e anch'io so di potermi fidare di Maria e di poter affidare a Lei le mie preoccupazioni convinto di non riporle nelle mani di chi mi dice solo: "Pregherò per te", ma di chi, oltre a pregare, ha già cominciato a lavorare per me.

 

 

VENERDI' 21

Vangelo di oggi : Gv. 21,15-19

"ALLORA MARIA DISSE: ECCOMI, SONO LA SERVA DEL SIGNORE". (Lc. 1,38)

"Benedetto il frutto del seno tuo, Gesù "

La porta dell'umanità che si era chiusa dietro le spalle di Adamo ed Eva si riapre grazie alla disponibilità totale di Maria e, quel Dio pellegrino d'amore, trova ospitalità tra gli uomini che viene a salvare. Quante volte ci saremo fatti queste domande: "Che cosa vuoi da me, Signore?", "Facci capire quale sia la tua volontà". Alla fine la risposta è poi semplice: il Dio che viene, non viene a portarmi via qualcosa, non mi chiede cose grandiose, gesti eroici, chiede solo accoglienza per poter abitare con me, in me. Maria, con il suo realismo di donna pratica, ha chiesto alcune spiegazioni all'angelo, ma, come questo le ha detto di lasciar fare allo Spirito Santo, si è fidata. Quanto faremmo bene se, invece di voler salvare noi il mondo con le nostre povere opere, lasciassimo solo la porta aperta perché Dio salvi, perché Gesù operi, perché lo Spirito dia sfogo al suo immenso amore creativo per gli uomini.

Scrive così Sant'Ambrogio: "Che la tua porta sia aperta a Colui che viene! Apri la tua porta, spalanca fino in fondo te stesso, perché Egli veda la ricchezza della tua semplicità, la pace di cui sei ricco, gli effetti sublimi della grazia. Dilata il tuo cuore, va incontro al sole della luce senza fine che illumina ogni uomo. Quella luce infatti brilla per tutti, ma se qualcuno chiude la sua finestra, si priverà da sé di quello splendore incomparabile. Se ti rinchiudi dentro te stesso, Cristo rimarrà fuori. Anche se nessuno potrebbe impedirgli di entrare, egli non vuole introdursi in modo importuno, non vuole costringere chi non vuole aprirgli. Beato dunque colui alla cui porta batte Cristo. La nostra porta è la fede. Se essa è forte difende tutta la casa. Per questa porta entra Cristo.

 

 

SABATO 22

Vangelo di oggi : Gv. 21,20-25

Spunti per pregare l' AVE MARIA "SANTA MARIA"

Quando penso alla tua santità, Maria, mi perdo. Tu hai ricevuto dei doni meravigliosi, sei l'Immacolata, la piena di Grazia e di grazie, sei l'Assunta in cielo… Se guardo a te, sei talmente in alto che.. non ci arriverò mai. E allora tu, santa Maria sembri rispondermi: "La santità non è soltanto affare del cielo. I santi non abitano solo lassù. Essi abitano sulla terra, se vuoi li puoi incontrare dappertutto. Per strada, in ascensore, in chiesa, ma anche al mercato o presso il distributore della benzina. Non sono neanche persone che "sono vissute una volta, ai tempi in cui era più facile essere santi". I santi sono di tutti i tempi. Essi vedono le cose che vedi tu. Prova pensare a quanti uomini in carne, ossa e fastidi come te sono stati capaci a combinare qualcosa che tu non ti sei neanche arrischiato di pensare, persone che hanno dato e danno alla Parola di Dio una risposta più seria di quella che dai tu. Essi portano i tuoi stessi vestiti, ma sotto di essi c'è qualcos'altro. Vanno a fare la spesa come te, se incappano in qualche malanno vanno dal medico e non passeggiano tra le nuvole per farselo passare.. Apri gli occhi e scopri la santità di tutti i giorni e la possibilità di essere santo che Dio offre anche a te. Tu dici che la mia santità è irraggiungibile. Ma di che cos'è fatta? Di amore, di silenzio, di abbandono, di attenzione di tanti piccoli ingredienti quotidiani che sono gli stessi ingredienti che formano la tua vita: basta tirarli fuori, evidenziarli, accettarli, gioire al pensare che Dio con questo umile materiale può ancora forgiare la grande santità. Anche tu sei già santo, perché sei tempio di Dio: siine degno.

 

 

DOMENICA 23 - PENTECOSTE

Vangelo di oggi : Gv. 20,19-23

Spunti per pregare l' AVE MARIA "MADRE DI DIO"

Ogni mamma rimane segnata nella sua vita dalla nascita del proprio figlio ed ogni figlio porta nella sua carne e nel suo spirito per tutta la vita i contrassegni di sua madre. Certo, la maternità di Maria è opera di Dio, ma Maria vi ha messo la sua parte, la sua eredità, la sua personalità (d'altra parte l'Incarnazione indica proprio la volontà di Dio di essere nella storia concreta di un popolo). Potremmo dunque dire che la Madre dipende dal Figlio e il Figlio dalla Madre. Ciò che è avvenuto nel segreto delle viscere di Maria è una realtà meravigliosa che non verrà mai più cancellata. Gesù porta per sempre nel proprio essere i segni di sua Madre, la sua accoglienza, la tenerezza, la dedizione totale. E c'è anche un altro pensiero che mi viene, forse teologicamente azzardato, ma che mi piace molto: se Maria è realmente Madre di Dio, e Gesù sulla croce l'ha anche fatta diventare madre nostra, di tutti gli uomini, noi in realtà non solo siamo fratelli di Gesù, reali figli di Dio anche noi, ma anche in noi ci sono le caratteristiche della Madre. Il guaio è che il più delle volte queste restano nascoste. Se solo le lasciassimo emergere, chi ci vedrebbe potrebbe dire: "Non solo quello somiglia a Gesù, ma ha anche tutte le caratteristiche di Maria!".

 

 

LUNEDI' 24 - Beata Vergine Maria Ausiliatrice

Vangelo di oggi : Mc. 10,17-27

"MARIA E GIUSEPPE PORTARONO IL BAMBINO AL TEMPIO PER OFFRIRLO AL SIGNORE". (Lc 2,22)

"MADRE DI DIO"

Commenta Carlo Carretto: Che ne dici tu, Maria, non ti pareva un sogno l'avere un figlio del genere? Ti pareva cosa reale? Averlo generato nella carne era niente in confronto alla fatica di generarlo nella fede. Vedere un bimbo, il tuo Bimbo era facile, ma credere, credere mentre gli facevi fare la pipì, in un angolo, che proprio lui, il tuo Bimbo, era il Figlio di Dio, non era cosa così facile. La fede era certamente oscura, dolorosa anche per te, non solo per i tuoi fratelli su questa terra di viventi. Non c' è fatica più grande sulla terra della fatica di credere, sperare e amare e tu lo sai. "Beata Te che hai creduto", ti ha detto Elisabetta e beata Te che mi aiuti a credere.

 

 

MARTEDI' 25

Vangelo di oggi : Mc.10,28-31

Spunti per pregare l' AVE MARIA "PREGA PER NOI PECCATORI"

Dopo la lode, ecco, nell'Ave Maria, il momento della richiesta. Che cosa chiediamo a nostra Madre? Prima di tutto constatiamo davanti a Lei chi siamo in realtà. Siamo poveri, deboli, pieni di problemi, di difficoltà di ogni genere, impotenti davanti a certi eventi, timorosi davanti alle prove, peccatori, in una parola. Gente in cammino che perciò ogni tanto inciampa e cade. Ma è proprio questo che ci permette di pregare con verità. Ricordate la parabola di Gesù del fariseo e del pubblicano al Tempio? E' riconoscendo la nostra miseria, e mettendoci davanti alla santità più piena che possiamo tendere la mano supplice. Maria non si spaventa delle nostre macchie. Lei, Madre di Gesù, come Lui è nemica del male, ma è per il peccatore. Ci aspetta trepidante, ma non minacciosa. E' il rifugio dei peccatori che sentendosi amati ritrovano la nostalgia del pulito, del bello. E che cosa chiediamo a Maria? Preghiamo affinché Lei preghi! Affinché interceda presso Dio, cioè chieda con forza a Dio la grazia per noi. Non specifichiamo neppure per che cosa deve pregare: Lei sa ciò di cui abbiamo veramente bisogno.

 

 

MERCOLEDI' 26

Vangelo di oggi : Mc.10,32-45

Spunti per pregare l' AVE MARIA "PREGA PER NOI PECCATORI"

Sempre su questo argomento provo a sintetizzare una lunga e bella preghiera di Alessandro Pronzato:

Prega per la nostra vita sbrindellata, sbandata, diminuita. Prega per le nostre imprese fallimentari. Prega per le nostre giornate fitte di stupidaggini. Tu non hai conosciuto il peccato, ma non ti vergogni di avere dei figli peccatori. Prega per quelli che si sono allontanati come il prodigo della parabola. E anche per coloro che sono rimasti in casa, come il maggiore, ma sono lontani, perché ubbidienti senza amore, lavoratori preoccupati della ricompensa, virtuosi senza gioia, figli che non si comportano da fratelli. Tu che ti sei fatta trovare da Lui, prega per noi che troppo spesso siamo… altrove. Maria, fa' che non pensiamo o guardiamo sempre ai peccati degli altri. Fa' che ci sentiamo solidali, responsabili di tutto e di tutti. Maria, accendi in noi la nostalgia della casa paterna e accompagnaci sulla strada del ritorno.

 

 

GIOVEDI' 27

Vangelo di oggi : Mc. 10,46-52

Spunti per pregare l' AVE MARIA "PREGA ADESSO"

Abbiamo bisogno di Te, della tua preghiera, adesso.

Maria, il passato è purtroppo passato, il futuro non è ancora nostra proprietà e non sappiamo se lo sarà: aiutaci, adesso, a scoprire la vita come dono, aiutaci a dire grazie, adesso, a lodare adesso insieme agli angeli del cielo e agli uomini della terra, a magnificare, esultare adesso insieme a tutta la creazione meravigliosa, aiutaci a non abituarci alla vita, allo scorrere delle giornate, alle persone con cui viviamo, alla preghiera. Aiutaci a capire che è "adesso" che Dio ci ama. E aiutaci a capire che è solo 'adesso' che possiamo rispondere al suo amore. E allora, prega perché oggi ci sia il pane quotidiano per tutti, il necessario materiale e spirituale per oggi, perché oggi sentiamo la gioia di essere perdonati e di poter perdonare, perché oggi le tentazioni siano di misura e, con la forza di Dio, possano essere vinte, perché oggi la malattia, il male, il peccato, il maligno non abbiano il sopravvento su di noi, ma possano essere vinti e trasformati. Maria è adesso, oggi, che Gesù bussa alla mia porta e mi chiede di incarnarsi nella mia vita. Fa' che oggi io possa davvero dirgli come Te: "Avvenga di me secondo la tua volontà".

 

 

VENERDI' 28

Vangelo di oggi : Mc. 11,11-26

Spunti per pregare l' AVE MARIA "E, PREGA…NELL'ORA DELLA NOSTRA MORTE"

Maria, "adesso" è decisivo e noi abbiamo bisogno di Te ora, ma c'è un altro momento estremamente importante nella nostra vita, un momento di cui abbiamo paura benché credenti, ed è il momento della nostra morte. Molti non ne parlano neppure, altri lo esorcizzano in tutti i modi, la società da una parte ipocritamente lo esalta (Telegiornali, film, violenza) e dall'altra vuole nasconderlo dietro al consumismo, ma la morte c'è. E allora, Maria, sii presente in quel momento. Se ci vuole una Madre per nascere, io sento di aver bisogno di Te per morire, cioè, per rinascere definitivamente. Fa' che in quel momento non prevalgano in me i sentimenti della paura. Fa' che non ci sia solo il rimorso e, quindi, il terrore del buio e del giudizio. Come mi hai preso per mano in ogni 'adesso' della mia vita prendimi per mano in quel momento: parlami del Padre misericordioso, del Figlio che è morto in croce per me, dello Spirito che dà la vita nuova e perenne. Aiutami in quel passaggio a fare la Pasqua. Sono sicuro che se mi presenterò a Dio accompagnato da Te, lo splendore della tua purezza coprirà le macchie dei miei peccati, la tua serena bellezza nasconderà le bruttezze della mia cattiveria e le mie imperfezioni Madre, prega adesso e anche nell'adesso dell'ora della mia morte perché essa sia il mio ingresso nella vita.

 

 

SABATO 29

Vangelo di oggi : Mc. 11.27-33

PREGA…NELL'ORA DELLA NOSTRA MORTE

IL FRATE CHE CONSOLAVA LA MADONNA

Così un anonimo senese del 13° secolo racconta: Ci fu un frate, molto devoto della Madonna addolorata. Ogni giorno cercava di consolarla dei suoi molti dolori e le ripeteva continuamente: "Rallegrati, Madre di Dio, perché l'amore del Signore è sempre con Te. Vorrei tanto consolarti come un figlio che ti ama!" Un giorno il frate si ammalò, poiché, prima o dopo, tutti ci ammaliamo e moriamo. Durante l'agonia gemeva, pieno di angoscia e di paura. Allora la Madonna gli apparve e così gli parlò: "Figlio mio, via l'angoscia e la paura! Tu molte volte mi hai consolato; ora sono io che vengo a dirti: Rallegrati! E poiché voglio per te un'allegrezza senza fine, dammi la mano e vieni con me in Paradiso!". Questo racconto può farci riflettere su una cosa che noi abitualmente, più volte al giorno, facciamo. Quando recitiamo l'Ave Maria noi diciamo : "prega per noi adesso e nell'ora della nostra morte". Volete che Maria, la nostra buona Madre che è stata vicina a Gesù nella sua agonia non ci accompagni anche in quell'ora così decisiva per la nostra vita?

 

 

DOMENICA 30 - FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITA'

Vangelo di oggi : Gv. 3,16-18

Spunti per pregare l' AVE MARIA "AMEN"

Tu, o Maria, sei l' Amen. Hai detto: Amen (Così sia). Sei stata l'Amen (il 'così è' di Dio che in Te ha potuto realizzare la sua volontà). Sei il nostro Amen (in Te la nostra umanità ha ricominciato a sperare). Fa' che anche noi siamo 'Amen' abbandonati alla buona e santa volontà di Dio su di noi. Fa' che ci fidiamo e impariamo come Te a vedere in noi e attorno a noi le sue grandi opere. E fa' che Dio, al termine della nostra vita possa dire il suo Amen misericordioso su ciascuno di noi. Ma ti diciamo anche Amen al termine dell'Ave Maria perché siamo sicuri che tu, o Madre, hai ascoltato le nostre richieste e le hai già mandate alla destinazione giusta, e allora, questo Amen della preghiera è anche un segno di pace per me. So che mia Madre mi vuole bene, che Dio ti ha voluto segno concreto del suo amore e della sua tenerezza per noi. E allora questo Amen conclude l'Ave Maria, ma ne ricomincia un'altra perché il filo, il legame tra il figlio e la Madre non sia mai spezzato.

 

 

LUNEDI' 31 - VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Vangelo di oggi : Lc.1,39-56

"ECCO LA MAMMA"

Concludiamo questo mese di Maggio che abbiamo interamente dedicato a Maria, oggi, nella festa mariana della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, con un pezzetto di uno dei tanti pensieri che Papa Giovanni XXIII° ha fatto su Maria. Nel suo discorso dell'udienza generale del 7 settembre 1960 così diceva di Maria:

Per chi crede in nostro Signore Gesù Cristo, per chi appartiene alla Santa Chiesa, ecco la Mamma: Maria! Quando si vuole accennare a qualcosa di attraente e meraviglioso, nell'ambito familiare, si pone mente al primo dischiudersi delle labbra di un bimbo che riesce a pronunziare la sua prima preghiera: l'Ave Maria. E nulla - si osserva giustamente - nulla è più bello e incantevole del saluto alla Vergine detto da un fanciullo. La vita si distende; si esce dall'infanzia, dall'adolescenza; e sempre ricorre, moltiplica, l'invocazione alla Mamma, anzi si fa più frequente, soprattutto nelle circostanze difficili della vita, nelle ore della maturità e delle responsabilità; per decenni e decenni sino a tarda longevità. Nondimeno un giorno bisognerà pur lasciare la vita del tempo. Allora, intorno al vegliardo che muore, che è vissuto assai e porta anche i segni di una esistenza accidentata, e i ricordi di avversità, magari di insuccessi, quale bellezza e quale dolcezza - nella fede in Dio che ci aspetta come già ci ha creati - ricordare la Madre. Bella l'Ave Maria del bambino, ma pur soffusa di commozione l'Ave Maria del morente! Sempre, dunque, sempre il ricordo vivo di Maria. Nella vita del cristiano tutto, dunque, è illuminato da questa nota che tocca il cuore: Maria nostra Madre!

 

 

A MARIA PREGHIERA DI L. DE GRAINDMAISON

Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, trasparente e puro come una sorgente. Ottienimi un cuore semplice, che non assapori la tristezza. Un cuore magnifico nel donarsi, tenero alla compassione. Un cuore fedele e generoso che non dimentichi alcun beneficio, e non serbi rancore per nessuna offesa. Dammi un cuore dolce e umile che ami senza chiedere di essere riamato. Un cuore grande e indomabile, che nessuna ingratitudine possa chiudere, nessuna indifferenza possa stancare. Un cuore tormentato dalla passione della gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo amore, la cui piaga non guarisca che in cielo.

 

A MARIA PREGHIERA DI EVA LAVALLIERE

O Maria, Vergine purissima, mia buona Madre, vengo oggi ad inginocchiarmi ai tuoi piedi per stringere con Te un patto d'amore. Ti consacro il mio corpo, il mio cuore, la mia anima. Ti affido i miei interessi del tempo e dell'eternità. In cambio dammi, o Vergine Immacolata, il tuo cuore per amare Gesù e per compiere come Te, la sua volontà. Aiutami ad acquistare le virtù che Egli desidera da me, a dimenticarmi sempre, a lavorare unicamente per Dio, senza temere il sacrificio. Io sono di Gesù, sono tua, o Madre mia buona; dammi ogni giorno la tua santa e materna benedizione fino all'ultima sera della vita, quando il tuo cuore immacolato mi presenterà nel cielo al Cuore di Gesù, per amarlo e benedirlo senza fine.

     
     
 

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