IL
MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO 27
COME
AGISCE LO SPIRITO?
Gesù non fornì dettagli su come lo Spirito Santo avrebbe continuato l’opera da lui iniziata. Ma il Nuovo Testamento ci dice come agisce lo Spirito.
IL
FRUTTO DELLO SPIRITO
Paolo parlò di ‘frutto’ dello Spirito, cioè degli effetti dello Spirito sul nostro comportamento individuale: “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22—23).
L’insegnamento di Gesù sta davanti a noi come un ideale, e sappiamo bene che gli ideali sono difficili da tradurre in realtà. Ma lo Spirito realizza la speranza dell’Antico Testamento, operando in noi per aiutarci a compiere la volontà di Dio. Questo non significa che possiamo sederci e non far nulla, mentre Dio porta avanti la sua opera, ma vuol dire che non dobbiamo lottare da soli. Lavoriamo con Dio per produrre i frutti dello Spirito.
Quando Paolo elenca i frutti dello Spirito, non fa che descrivere la persona di Gesù e il suo modo di vivere su questa terra. Gesù amava tutti, era paziente con i suoi discepoli e sapeva essere vicino ai più deboli. Quando gli altri cominciano a vedere in noi queste qualità, significa che stiamo crescendo nella vita cristiana, il compito dello Spirito è di riprodurre in noi la vita di Gesù, rendendoci sempre più simili a Lui.
LA
CRESCITA RICHIEDE TEMPO
Il frutto dello Spirito, come ogni frutto, richiede tempo per crescere e maturare. Le messi non maturano in un paio di settimane. Ci vuole un anno di attenta pianificazione e di duro lavoro per produrre un buon raccolto. All’inizio dell’anno agricolo, la dura terra viene arata per permettere la semina. il suolo viene fertilizzato e quando le messi cominciano a crescere all’inizio della primavera, il terreno dovrà essere sarchiato. Si spruzzano sostanze sulle piante per proteggerle dagli insetti. Col passare dei mesi, con molto lavoro e clima favorevole, il grano matura fino ad essere pronto per il raccolto. Quando vediamo il cibo in vendita, è facile dimenticare il tempo e lo sforzo che sono stati necessari per produrlo. Allo stesso modo, i cristiani assumono a poco a poco il carattere di Gesù crescendo nell’amore e seguendolo. Non è una cosa che si realizza in un momento. Lo Spirito Santo ci dà il dono della pazienza, egli stesso è paziente con noi durante questa crescita, che spesso è lenta e faticosa.
LA
CHIESA HA BISOGNO DELLO SPIRITO
Come i singoli cristiani, così la Chiesa ha bisogno dell’azione dello Spirito Santo. Senza lo Spirito la Chiesa è come un esercito senza armi. Possiamo elaborare i nostri progetti e le nostre strategie, possiamo avere leader brillanti e oratori persuasivi, ma senza lo Spirito non approderemo a nulla. Lo Spirito fornisce alla Chiesa gli strumenti necessari per la sua missione nel mondo. Non possiamo darci da soli questi strumenti, come un esercito non può creare le armi dal nulla. Lo Spirito non solo vivifica, ma anche unisce la Chiesa. Sin dai primi tempi ci furono disaccordi e discussioni tra i cristiani. Ma c’era ugualmente unità, perché lo Spirito univa la chiesa nell’amore. Non appena distogliamo lo sguardo dall’azione dello Spirito nella chiesa, subito insorgono contrasti e divisioni. Come opera dunque lo Spirito nella Chiesa?
I
DONI DELLO SPIRITO
Molti brani del Nuovo Testamento parlano dei doni che lo Spirito fa alla Chiesa. Sono chiamati “doni”, perché sono elargiti da Dio e non sono talenti o abilità nostre. C’è il dono della “profezia” attraverso cui Dio impartisce particolari direttive in una determinata situazione della chiesa. C’è il dono delle “lingue” che consiste soprattutto nel riuscire a farsi comprendere, a trasmettere il messaggio di Gesù a persone che normalmente non capirebbero. Ci sono i doni della fede, della guarigione, dell’insegnamento e molti altri.
in una delle sue lettere, Paolo dice che la Chiesa è come un corpo composto di parti diverse. Nella Chiesa le diverse capacità date da Dio si completano a vicenda per il bene di tutti. Paolo continua dicendo che bisogna usare questi doni con attenzione, finalizzandoli alla crescita della chiesa nell’amore. Nessuno deve usare questi doni egoisticamente, e la Chiesa non deve servirsene solo per se stessa. La Chiesa esiste per continuare la missione di Gesù Cristo, e i doni le sono elargiti per aiutarla a svolgere questo compito.
“E’
IL SIGNORE E DA’ LA VITA” NEGLI
SCRITTI DEL NUOVO TESTAMENTO
“Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita..” così i cristiani pregano ogni domenica recitando la professione di fede. E l’abitudine, forse, non permette loro di comprendere il “Vangelo”, l’annuncio di salvezza e di pace contenuto in queste brevi e misteriose parole. Il capitolo ottavo della lettera di S. Paolo ai Romani può aiutare a capire il significato e la bellezza di questa frase del Credo, rivelando quanto lo Spirito Santo di Dio sia presente ed operante nella vita di ogni credente.
“Lo Spirito ci ha liberato dalla legge del peccato e della morte (Rom. 8,1-13).
Guidati dallo Spirito, gli uomini possono vivere liberi dal male e da ogni forma di egoismo. Il futuro dell’umanità non è più la morte, ma la vita e la pace.
“Lo Spirito ci assicura che siamo figli di Dio..., eredi di Cristo” (Rm. 8,14-17).
Gli
uomini non sono più fragili creature in balia al destino, sotto il giogo del
peccato. Hanno Dio per “papà!” E il loro destino è la risurrezione.
Proprio come Gesù.
“Siamo salvati, e soltanto nella speranza” (Rm. 8,18-25).
Lo Spirito Santo dà la forza per lottare ogni giorno contro il male e il peccato. Con tutto l’universo, l’umanità è in cammino verso la piena e perfetta libertà, con la forza di affrontare e superare ogni difficoltà.
“Lo Spirito prega per noi” (Rm. 8,26-30).
La
preghiera è dono dello Spirito. E’ il dialogo che lo Spirito di Gesù fa
nascere nel cuore degli uomini con l’Onnipotente; è la scoperta, sempre nuova
e gioiosa, che ogni uomo e figlio, chiamato a vivere e ad essere simile al
Figlio
“Niente e nessuno ci potrà separare dall’amore di Dio...” (Rm. 8,31-38).
Lo
Spirito di Cristo rivela e comunica l’amore di Dio. E’ la vita di Dio che
pulsa nelle vene di ogni credente! Niente e nessuno davvero può ormai fare
paura.